Pasqual Ferry, la conferenza: tra Marvel e libertà creativa | Etna Comics 2025
Pasqual Ferry si racconta a Etna Comics 2025 tra Marvel, libertà creativa, nuovi progetti e influenze artistiche europee.

Durante la terza giornata di Etna Comics 2025, abbiamo avuto l’occasione di assistere a un interessante panel con Pasqual Ferry, artista spagnolo tra i più apprezzati nel panorama internazionale del fumetto. Ferry ha condiviso con il pubblico le sue origini artistiche, il passaggio alla Marvel e una visione profonda del fumetto tra libertà creativa, censure passate e presenti. Non poteva mancare un argomento fondamentale per gli artisti, ovvero la ricerca stilistica personale. Di seguito, un resoconto dell’incontro.
Chi è Pasqual Ferry?
Pasqual Ferry è una delle firme più riconoscibili del fumetto europeo approdato con successo oltreoceano. Illustratore spagnolo, Ferry ha portato nel mondo dei supereroi Marvel un’impronta autoriale tutta europea, fatta di dettagli nei paesaggi, dinamismo nei corpi e una cura quasi pittorica nella costruzione delle tavole. La sua carriera, iniziata in un contesto editoriale spagnolo difficile, lo ha visto emergere con forza grazie a una fortunata scoperta da parte della divisione britannica di Marvel.
Pasqual Ferry, dagli esordi in Spagna a Marvel UK
I primi passi di Ferry nel fumetto avvengono in un’epoca non facile per la Spagna: molte riviste chiudevano e il mercato sembrava in crisi. Il suo talento, però, fu notato da un talent scout della Marvel UK, divisione britannica dell’editore statunitense, che lo contattò dopo aver visto il suo lavoro "Crepuscolo". In poco tempo, Ferry si trovò con un biglietto aereo per Londra tra le mani, pronto a lanciarsi nel mondo dei comics. Marvel UK, in quegli anni, era una realtà vivace e con budget paragonabili a quelli americani, capace di offrire vere opportunità a illustratori europei.
Dalla censura alla nuova "contro-censura"
Durante l’incontro, Ferry ha raccontato anche l’impatto del regime franchista sul fumetto spagnolo, ricordando casi emblematici di censura che colpirono autori che trattavano tematiche come l’omosessualità. La caduta della dittatura ha inaugurato una breve stagione di straordinaria libertà creativa, ma oggi, secondo Ferry, si è entrati in una fase di "contro-censura": il desiderio di veicolare messaggi positivi può talvolta portare a una nuova forma di limitazione espressiva.
Il contributo europeo di Pasqual Ferry al fumetto americano
Quando Ferry iniziò a collaborare con Marvel, il suo background europeo, soprattutto legato al fantasy, rappresentava qualcosa di completamente diverso rispetto al linguaggio visivo americano. La sua attenzione per l’ambientazione e per l’anatomia ha colpito gli editor, tanto che gli fu affidata la regolare produzione mensile di 22 pagine, un ritmo ben diverso da quello delle graphic novel a cui era abituato. Nonostante qualcuno veda influenze manga nei suoi disegni, Ferry ha affermato di non conoscerli così bene, ma ha ammesso che la sua priorità è sempre stata la tridimensionalità immersiva dello sfondo.
Progetti personali e passione per il fumetto: Pasqual Ferry
Per Ferry, il fumetto è una necessità espressiva. Anche se Marvel ha rappresentato una sicurezza lavorativa, ha recentemente concluso un progetto personale da 266 pagine, a cui ha dedicato sette anni. Se avesse maggiore libertà economica, ha dichiarato, si dedicherebbe quasi esclusivamente a progetti del genere, spinto dal desiderio profondo di raccontare storie.
I costumi: tra rispetto e reinterpretazione
Uno dei tratti distintivi di Ferry come artista Marvel è la sua tendenza a reinterpretare i costumi dei personaggi su cui lavora. Non si tratta, secondo lui, di un capriccio, ma di una forma di rispetto creativo: cercare di aggiungere il proprio tocco pur rimanendo fedeli allo spirito dell’eroe. Questo approccio è stato sempre accolto positivamente dai suoi editor.
Pasqual Ferry, il ritorno a Thor (e un piccolo spoiler)
Pasqual Ferry ha anticipato che tornerà a disegnare Thor, ma non ha potuto rivelare molto. Ha soltanto lasciato intendere che ci sarà un cambio anche nel titolo, lasciando il pubblico incuriosito. Lo scopriremo presto, insomma!
L’amore per gli artisti italiani
Tra gli autori italiani che ammira, Ferry ha citato Di Meo, Scalera e Cecchetto (noti anche per il loro lavoro su Spider-Man). Secondo lui, molti italiani si distinguono per uno stile cartoon con elementi riconoscibili e apprezzati a livello globale.
Il panel è stato un’occasione per osservare da vicino la sensibilità e l’intelligenza creativa di un autore capace di muoversi tra due mondi, quello europeo e quello americano, lasciando un segno profondo in entrambi.