Ballerina, perché guardare lo spin-off di John Wick (e perché non farlo) | Taormina Film Festival 2025

Una danza di morte che ammalia e affonda, tra coreografie letali e suggestioni visive. Non tutto convince, ma Ballerina merita il suo posto sul palco del mondo di John Wick.

Ballerina, perche guardare lo spin-off di John Wick (e perche non farlo) | Taormina Film Festival 2025

Con Ballerina, l’universo cinematografico di John Wick compie un passo laterale, ma non minore. Diretto da Len Wiseman e con una magnetica Ana de Armas nei panni della spietata Eve Macarro, questo spin-off si colloca tra Parabellum e Chapter 4, ma non ha timore di mostrare una propria identità, a tratti più elegante, a tratti più brutale. È un film che conosce bene le sue origini, ma ha l’ambizione, e in parte la forza, di dettare nuovi ritmi narrativi e coreografici in una saga che sembrava già completa. Abbiamo partecipato all’anteprima durante il Taormina Film Festival 2025: ecco perché dovresti guardare Ballerina (e perché non farlo).

Perché guardare Ballerina?

Ballerina, perché guardare lo spin-off di John Wick (e perché non farlo) | Taormina Film Festival 2025
Ballerina, Pro del film.

Per la sua eleganza e ferocia: la firma di Eve

Eve Macarro non è una John Wick al femminile. È un personaggio a sé stante, più introspettivo e meno automatico nell’azione. Ana de Armas la interpreta con un equilibrio sorprendente tra grazia (ballerina) e rabbia repressa (killer), portando sullo schermo un personaggio che sa uccidere, ma sa anche fondere la disciplina del balletto alla crudeltà dell’assassinio. La costruzione del personaggio è lineare, a volte prevedibile, ma sorretta da una performance fisica e scenica che lascia il segno.

Per la trama: semplice, ma convincente

La trama di Ballerina è un classico racconto di vendetta: Eve vuole giustizia per la morte del padre e attraversa un inferno coreografato con precisione millimetrica per ottenerla.

Per l’azione (internazionale)

Ballerina dà il meglio di sé nelle sequenze d’azione serrate, creative, che fluiscono come coreografie violente. Si passa da sparatorie in discoteche gelate a inseguimenti notturni tra i vicoli di Praga, tra lanci di granate, fendenti acrobatici e persino rollerblade usati come strumenti di morte. È spettacolare, sì, ma anche compiaciuto, con una regia che a volte si lascia trasportare dall’estetica più che dalla tensione narrativa.

Perché il mondo di John Wick si espande senza snaturarsi

Il film si inserisce con intelligenza nel mondo di John Wick. I richiami alla Ruska Roma, alla Direttrice (una glaciale Anjelica Huston), al Continental Hotel con Winston (Ian McShane) e Charon (Lance Reddick, nella sua ultima toccante apparizione) rafforzano la continuità narrativa. La presenza di Keanu Reeves è misurata e funzionale, senza mai rubare la scena. Al contrario, il suo cameo amplifica il peso del mondo che gravita attorno a Eve, senza farla scomparire.

Per la regia e l’interpretazione di Ana de Armas

Il lungometraggio riesce a colmare le sue lacune con una regia visivamente accattivante e un’interpretazione magnetica di Ana de Armas, che si consacra definitivamente come action star. È uno spin-off che non reinventa la ruota, ma la fa girare con stile. E a volte, in un universo fatto di sangue, codici e pallottole, è abbastanza.

Perché non guardare Ballerina?

Ballerina, perché guardare lo spin-off di John Wick (e perché non farlo) | Taormina Film Festival 2025
Ballerina, Contro del film.

Per un copione che arranca

Il copione, tuttavia, non regge il confronto con la densità simbolica dei film principali. I dialoghi sono essenziali e il percorso emotivo è abbozzato più che approfondito. Dove manca la penna, però, entrano in scena le armi. Ballerina non è perfetto. Ha una scrittura fragile e un ritmo che in alcuni momenti vacilla.

Qui trovi la nostra recensione completa.

 

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