Venezia 80 chi vincerà? Povere creature è favorito, ma deve guardarsi dai film sui migranti
Povere creature sembra aver ipotecato il Leone d’Oro, ma deve guardarsi le spalle da migranti e smemorati.
È il giorno del Leone a Venezia: stasera si chiude la Mostra con la premiazione dei vincitori e la consegna del Leone d’Oro. È il momento dei riti conclusivi, dunque: dopo aver stabilito i film promossi e i bocconi di Venezia 2023, ai giornalisti spetta il compito di provare a predire le mosse della Giuria capitanata da Damien Chazelle.
Un compito non facile ogni anno, che i veri professionisti affrontano al contrario. Non si parte dai film, ma dai giurati, valutando i loro gusti, le possibili alleanze, tentando di indovinare le loro intenzioni. Quest’anno in giuria c’è una forte presenza di registi e nomi del gotha hollywoodiano. Il presidente di giuria è Damien Chazelle di La La Lan, ma è difficile che l'opinione del premio Oscar Jane Champion non abbia molto peso, tanto da poter influenzare le scelte finali tanto quanto, se non più di, chi è il capo nominale della selezione. A difendere i colori italiani ci sarà Gabriele Mainetti,mentre la collega Mia Hansen-Løve si batterà probabilmente per qualche nome francese.
Proviamo dunque a fare un Toto Leone, considerando però che è solo un gioco o poco più: ogni anno le giurie dimostrano di essere impermeabili alle aspettative della critica e del pubblico, dimostrando sensibilità diverse nel valutare i film presentati ai festival.
Povere creature è il super favorito
Con questi nomi in giuria e con la qualità che esprime, "Povere creature" può solo vincerlo il Leone d’Oro. Complice un concorso con un livello medio-basso, Yorgos Lanthimos non ha molti rivali da cui guardarsi. Inoltre, la protagonista del film è la splendida Emma Stone, che ha vinto il suo primo Oscar come attrice proprio grazie a Damien Chazelle. Sin dalla sua prima mondiale, come spiegato nella recensione di "Povere creature", Lanthimos è il candidato forte alla vittoria.
Attenzione però ai film politici. Se la giuria volesse inviare un messaggio forte o comporre un palmares più impegnato e serio, "Green Border" di Agnieszka Holland sarebbe un brutto cliente. È difficile che questo drammatico racconto corale dell’odissea dei migranti sul confine orientale dell’Europa rimanga senza premi.
La bella sorpresa è che c’è anche un film italiano che potrebbe sorprendere: "Io Capitano" di Matteo Garrone è piaciuto alla critica internazionale ed è una via di mezzo perfetta tra la drammaticità di "Green Border" e la visionarietà di "Povere creature." Anche questo film parla d’immigrazione, ma riesce a essere magico e speranzoso anche quando affronta le peggiori violenze subite dai protagonisti.
Nelle ultime ore è emerso un possibile concorrente da tenere d’occhio: "Memory" di Michel Franco, un film drammatico ma sorprendentemente delicato del regista messicano, che racconta i traumi di chi sta perdendo la propria memoria e di chi sopravvive condizionato da ciò che non riesce a dimenticare.
Per quanto riguarda i premi alla regia e alla sceneggiatura, occhi puntati sui lavori di Bertrand Bonello in "The Beast" - molto lynchiano, molto sperimentale, perfetto per la direzione - e "The Devil Does Not Exist" del regista giapponese Hamaguchi, abilissimo nel scrivere le sceneggiature dei suoi film e autore di uno dei migliori finali della Mostra.
Chi vincerà la Coppa Volpi?
In campo attoriale, ci sono parecchi contendenti per la Coppa Volpi, il premio per la miglior interpretazione maschile e femminile. Tra gli attori, Mads Mikkelsen sembrava aver già conquistato il premio con la sua monumentale interpretazione in "Bastarden", ma dovrà fare attenzione al protagonista di "Dogman", Caleb Landry Jones (pare sia già stato avvistato al Lido), e a Peter Sarsgaard per "Memory."
Nel campo femminile, saranno i premi più pesanti a fare la differenza. Infatti, secondo il regolamento, un film non può vincere sia i premi attoriali che il Leone d’Oro. Quindi, se "Povere creature!" vince il concorso, Emma Stone non potrà vincere la Coppa Volpi femminile, ma se "Povere creature!" non dovesse vincere il Leone, Stone avrà di nuovo una possibilità. Bisognerà anche tenere d'occhio Jessica Chastain in "Memory", anche se è improbabile che qualche premio non vada a interpreti non hollywoodiani. Magari Mia Hansen-Løve potrebbe sostenere la connazionale Lea Seydoux in "The Beast"? Nel suo ultimo film da regista, era proprio lei la protagonista.
Per il premio Mastroianni, dedicato ai migliori interpreti esordienti in concorso, i giovanissimi Seydou Sarr e Moustapha Fall di "Io Capitano" potrebbero essere in pole position.
Per riassumere, ecco il possibile palmares di stasera:
- Leone d’Oro - "Povere creature"
- Gran premio della giuria - "Io Capitano" o “Memory”
- Premio speciale della giuria - "Green Border" o "Bastarden"
- Miglior regista - Bertrand Bonello per "La Bête" o Pablo Larraín per “El Conde”
- Miglior sceneggiatura - Ryusuke Hamaguchi per "The Devil Does Not Exist"
- Miglior Attore - Mads Mikkelsen per "Bastarden" o Peter Sarsgaard per "Memory"
- Miglior attrice - Lea Seydoux per "La Bête" o Jessica Chastain per "Memory" o Magorzata Hajewska-Krzysztofik per "Woman of…"
- "Premio Mastroianni" (miglior giovane interprete): Seydou Sarr e Moustapha Fall per "Io Capitano"