Catherine Deneuve al Taormina Film Festival 2025: cinema, spiritualità e bellezza oltre l’immagine
Il racconto dell'attrice

Abbiamo partecipato alla conferenza di Catherine Deneuve tenutasi al 71° Taormina Film Festival, una delle presenze più attese della rassegna. L’attrice francese, vera icona del cinema europeo, ha condiviso il suo punto di vista sulla sua recente esperienza cinematografica in Giappone, sul valore della bellezza nel suo percorso artistico e sulla passione che ancora la spinge a scegliere ruoli, anche minori, ma profondamente sentiti.
Un viaggio interiore tra le atmosfere del Giappone nel nuovo film con Catherine Deneuve
Tra i momenti più intensi della conversazione, Deneuve ha raccontato l'esperienza vissuta durante le riprese del suo ultimo film, girato interamente in Giappone. Per lei, trascorrere un periodo nel Paese del Sol Levante ha rappresentato un’opportunità preziosa dal punto di vista professionale e anche personale. Ha espresso un forte legame con l’Oriente, dichiarando un affetto sincero sia per la cultura giapponese che per quella cinese, lasciando trasparire quanto queste influenze siano state significative nella sua visione artistica.
Ha poi riflettuto sulla capacità del film di suscitare emozioni profonde nel pubblico, sottolineando come alcune tematiche affrontate abbiano colpito gli spettatori più del previsto. Secondo l’attrice, l’impatto del film deriva anche da una narrazione più spirituale, meno verbosa, in cui le immagini e le sensazioni hanno un ruolo centrale.
Lavorare oltre le barriere linguistiche
Uno degli aspetti più singolari della produzione è stato il lavoro con un regista che non parlava giapponese, creando una dinamica particolare sul set. Inizialmente, questo elemento le aveva suscitato qualche perplessità, ma un’accurata lettura del copione e l’organizzazione efficiente della troupe, che includeva due assistenti per facilitare la comunicazione, hanno presto trasformato l’apparente ostacolo in una risorsa. Deneuve si è detta sorpresa dalla disponibilità e dall’apertura della produzione giapponese, rivelando un clima di collaborazione che ha superato ogni aspettativa.
Una carriera alimentata dalla passione: Catherine Deneuve
Alla domanda se provi ancora passione per il cinema, Deneuve ha risposto senza esitazioni: sì. Ha raccontato di aver spesso scelto ruoli più piccoli, ma guidata da sceneggiature capaci di stimolarla. La selezione dei progetti, dunque, non è mai stata legata alla dimensione del ruolo, ma alla forza della storia e alla sensibilità del regista. Una dimostrazione di coerenza artistica e amore per il mestiere.
Tra registi italiani e stranieri: le differenze sono sottili, secondo Catherine Deneuve
Quando si è parlato delle sue collaborazioni internazionali, e in particolare dei registi italiani con cui ha lavorato, Deneuve ha riconosciuto che la lingua rappresenta spesso la principale “differenza”, ma ha anche sottolineato che ogni regista porta con sé una propria unicità. Più che differenze tra nazionalità, è la personalità di ciascun autore a fare la vera differenza.
Bellezza e percezione: un’evoluzione inevitabile
Non poteva mancare una riflessione sul tema della bellezza, da sempre associata alla sua figura pubblica. L’attrice ha ammesso di essere consapevole del proprio aspetto, ma ha anche evidenziato come la percezione del corpo cambi nel tempo, così come il suo rapporto con il cinema. La relazione tra immagine e carriera, per lei, è sempre stata più complessa di quanto potesse sembrare all’esterno.
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