The Baxters: la cumbia della noia nel mix fra Brothers & Sisters e Settimo Cielo

Se Prime Video si è preso neanche la briga di far doppiare The Baxters, un motivo ci sarà...

The Baxters la cumbia della noia nel mix fra Brothers  Sisters e Settimo Cielo

Tratta dai romanzi bestseller di Karen Kingsbury, The Baxters racconta la storia di una coppia con 5 figli adulti che riaccoglie in casa una delle figlie quando scopre che il marito, professore al college, la tradisce con una studentessa.

La prima stagione, disponibile su Prime Video dal 28 marzo in lingua originale (con sottotitoli in italiano), è incentrata proprio sulla storia di Kari (Ali Cobrin, The Hole) che, nonostante venga a sapere del tradimento del marito, non vuole rinunciare al proprio matrimonio.

La trama di The Baxters

The Baxters: la cumbia della noia nel mix fra Brothers & Sisters e Settimo Cielo

Elizabeth (Roma Downey, la ex Monique de Il tocco di un angelo), casalinga, e John Baxter (Ted McGinley, Sposati con figli, Hope & Faith), medico, sono sposati da sempre. Hanno avuto 5 figli, che ora sono tutti adulti. Uno di loro - l’unico maschio, Luke (Josh Plasse, iCarly), vive ancora con loro. Le altre figlie sono tutte femmine: Kari è sposata con Tim (Brandon Hirsch, Black Lightning) e le cose non vanno bene. La prima stagione è incentrata sulle loro difficoltà di coppia. Poi ci sono le sorelle di Kari: Ashley (Masey McLain, The Resident), Erin (Reilly Anspaugh, Off Days) e Brooke (Emily Peterson, Sirens).

Elizabeth e John sono cristiani, praticanti e molto credenti. Hanno cresciuto i loro figli in una dimensione religiosa, che li guida attraverso le difficoltà e li spinge a guardare sempre tutto con la giusta prospettiva. O, almeno, a provarci.

La recensione di The Baxters

The Baxters: la cumbia della noia nel mix fra Brothers & Sisters e Settimo Cielo

Leggerete il nome di Michael Mann fra i produttori, e vi verrà quasi un colpo, ma non servirà: non è “quel” Michael Mann, ovviamente.

Perché se lo fosse, staremmo parlando di una serie molto, molto diversa da quella disponibile con i primi, interminabili 10 episodi su Prime Video. Le stagioni sono arrivate a 3, grazie all’abbondante materiale letterario disponibile, ma francamente a me ne è bastata una.

Perché The Baxters è una serie certamente curata dal punto di vista visivo, ma risulta patinata. Una patinata serie noiosa. Retorica. Già vista. Un mix fra Brothers & Sisters e Settimo cielo. O magari è soltanto la versione adulta di Settimo Cielo, con due genitori perfino meno simpatici del Reverendo e signora.

Il ruolo della religione è talmente forte da risultare invasivo. Non a caso, ciascun episodio inizia sempre con un versetto della Bibbia. Sentiamo la voce del reverendo di turno che parla con Dio, o la voce di uno dei personaggi che prega a voce alta, o si rivolge al Signore, chiedendo cose che francamente fanno un po’ irritare. In un mondo di guerre e malattie, in cui verrebbe da pregare solo per i bambini malati, chiedere che tuo marito si ravveda dopo aver già iniziato a convivere con la sua amante forse risulta un po’ fuori luogo.

Almeno per noi, ma certamente non per il pubblico americano, fra cui il sentimento religioso diffuso è profondamente diverso dal nostro.

Si afferma continuamente che quanto succede sia (o non sia, a seconda) la volontà di Dio.

Dio non voglia, però, che i tuoi genitori ti portino in chiesa la domenica quando tutti avranno già saputo che tuo marito, professore al college, ti tradisce con un’avvenente studentessa e potrebbero spettegolare. Per carità.

Se avessero puntato sull'ipocrisia, avrebbero vinto

The Baxters: la cumbia della noia nel mix fra Brothers & Sisters e Settimo Cielo

La serie ha il pregio di evidenziare l’ipocrisia e le contraddizioni dei “bravi cristiani americani”. Ma ha il difetto di farlo con dialoghi retorici, situazioni al limite dell’inverosimile, vicini pettegoli che di cristiano sembrano non avere poi molto.

Al centro della trama c’è Kari, con il suo matrimonio in pezzi, ma c’è anche il primo amore di Kari, l’ex giocatore di football Ryan (Jake Allyn, No Man’s Land) che in 7 anni - nonostante Kari l’avesse lasciato per sposare Tim - è rimasto lì, da solo, in attesa di un ritorno di fiamma che appariva alquanto improbabile. Soprattutto per gente che va in chiesa ogni domenica e crede fermamente nei valori famigliari e nei voti fatti davanti a Dio. O meglio, gente che ci crede fermamente ma non esita a chiedere il divorzio.

Ripeto: viva la celebrazione dell’ipocrisia, ma sarebbe bellissimo se succedesse con meno ridondanza.

Anche l’ossessiva perfezione di Kari, bellissima e sempre impeccabile, perfino quand’è sconvolta, è esagerata in contrasto con Angela (Taylour Paige, Zola), l’immatura amante di Tim che si comporta come se esistesse solo lei. E al centro c’è lui, il professore che ha conosciuto la moglie a un corso sulla Bibbia, che non esita a convivere con la sua studentessa ma naturalmente non vuole che in Università sappiano di loro.

Se questo l’accento fosse stato posto sulla doppiezza e l’incoerenza fra le parole e le azioni, The Baxters sarebbe potuta essere una gran serie. Ma con questa patina da romanzo rosa, la musica sempre presente, la confezione estetica impeccabile, la luce del sole che filtra costantemente su case e personaggi senza una sbavatura, ottiene il risultato opposto.

Con un ritmo narrativo così lento, non viene neanche voglia di restare a vedere come andrà a finire fra Kari, il marito, l’amante e l’ex fidanzato, né con lo stalker (perché ce n’è uno, ovviamente). Ci vuole troppo tempo. E arrivando in fondo ai 10 episodi della stagione 1 si ottiene solo una riflessione di svariate ore - sembrano infinite, sebbene gli episodi durino mezz’ora - su come Dio ci sia e non ci sia, dia vaghe indicazioni ma non compia miracoli, sia responsabile delle seconde occasioni ma non sia proprio lui a crearle… Tanta confusione. Troppa prevedibilità. Troppi momenti musicali improbabili (come un personaggio che suona la chitarra cantando una canzone imbarazzante per il testo). Troppa recitazione alla Occhi del cuore 3, in particolare nei dialoghi fra madre e figlia. E troppa, davvero troppa approssimazione nel finale drammatico di stagione. Ci sono un’infinità di serie da vedere. Sconsiglierei di perdere del tempo per questa. Se proprio volete vedere una serie triste, guardatene almeno una che sia degna di nota, come This is Us. Perché questa è certamente una This is Us ibridata con Settimo cielo che non ce l’ha fatta.

The Baxters

Rating: TBA

Nazione: USA

4

Voto

Redazione

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The Baxters

The Baxters è disponibile con i 10 episodi della prima stagione su Prime Video. E se Prime Video non si è presa neanche la briga di farla doppiare, distribuendola in lingua originale con i sottotitoli, un motivo ci sarà. La storia di una numerosa famiglia cattolica praticante, in un mix fra Settimo cielo e Brothers & Sisters, è infarcita di retorica, di citazioni bibliche, di lentezza e di noia. La prima stagione si occupa della crisi matrimoniale di Kari (Ali Cobrin), sconvolta dalla scoperta che il marito Tim (Brandon Hirsch), professore al college, la tradisce con una studentessa. Con il supporto dei genitori Elizabeth (Roma Downey) e John (Ted McGinley), e con l’aiuto delle tre sorelle del fratello, Kari cercherà di capire cosa fare mentre rivede l’ex fidanzato storico Ryan (Jake Allyn). Tratta dai romanzi di Karen Kingsbury, la serie è ampiamente perdibile. Manca di coraggio, tanto che perfino chi tradisce lo fa con intenzioni serie. E chi si ubriaca barcolla un po’ e dichiara di avere un problema di alcolismo. Non ci siamo. La patina da soap con il sole sempre presente, le case e gli abiti perfetti perfino nelle situazioni più drammatiche non aiuta, anzi: aumenta solo la noia e il fastidio per l’evidente spreco di mezzi.