Predator 5 Movie Collection – Speciale edizione 4K Eagle Pictures
Primo box 4K tutto italiano, con tutti i film della saga principale degli Yautja
La saga di Predator ha attraversato quasi quattro decenni di cinema, evolvendosi da action muscolare anni ’80 a universo narrativo complesso tra rituali alieni, caccia sportiva e un codice d’onore tanto oscuro quanto affascinante. L’arrivo della Predator 5 Movie Collection 4K di 20th Century Studios distribuita da Eagle Pictures vede la saga principale per la prima volta riunita in un cofanetto ufficiale per l'Italia. Occasione per osservare questa evoluzione da una prospettiva privilegiata: quella della resa visiva definitiva, capace di rilanciare l’impatto di ogni capitolo in ambito Home Theater, anche se non tutte le opere sono state girate su pellicola o sono state finalizzate su master 4K nativi.
Il valore della collezione non risiede solo nella qualità tecnica, ma nella possibilità di leggere la saga principale come unico corpo narrativo ripercorrendo i cambiamenti di tono, estetica e poetica costruendo nel tempo la mitologia Yautja.
Il mito nasce nella giungla (Predator – 1987)
Diretto da John McTiernan nel 1987, riscrisse le regole dell’action contaminandolo con il thriller fantascientifico e una tensione che ammiccava al survival horror.
La produzione attraversò una fase iniziale piuttosto travagliata, soprattutto sul fronte della creatività. Prima di arrivare al design ormai leggendario portato in scena dall’indimenticato Kevin Peter Hall, la produzione tentò una strada del tutto differente, affidando il ruolo a Jean-Claude Van Damme. Attorno al suo abbandono del set si sono rincorse nel tempo numerose voci: oltre all’improbabile costume — dalle poche immagini sopravvissute traspare il malriuscito concept — pare che a incidere fu anche un duro attrito con il produttore Joel Silver, intenzionato a evitare qualunque richiamo alle movenze da arti marziali dell’attore belga. La svolta arrivò solo quando il Maestro degli effetti speciali Stan Winston (tra gli altri papà del Terminator) ripensò completamente la creatura, sviluppando un nuovo design assieme niente meno che a James Cameron.
Il film funziona ancora oggi come esempio paradigmatico di “caccia rovesciata”: soldati addestrati e armati fino ai denti che in una soffocante giungla del Centro America diventano prede (in)consapevoli di un cacciatore alieno. Cult assoluto anni '80.
Il salto nella giungla urbana (Predator 2 – 1990)
Con Predator 2 il franchise abbandonava la vegetazione tropicale per immergersi nel caos di una Los Angeles distopica, violenta e altrettanto torrida.
Il tenente Harrigan della polizia metropolitana, interpretato da un meraviglioso Danny Glover, si oppone a un Predator ancor più aggressivo, in un ambiente dove le linee tra criminalità, forze dell’ordine e operazioni segrete governative diventano labili. Tale incursione urbana ebbe una fredda accoglienza iniziale da parte del pubblico, ma resta a oggi il miglior film girato da Stephen Hopkins e avventura che contribuì all'universo narrativo del franchise: nuove armi, nuove tecnologie e soprattutto quel celebre cameo finale con l'esordio del teschio dello xenomorfo che anni dopo avrebbe ispirato il crossover Alien vs Predator.
Accanto a Glover un cast da urlo che vantava la presenza di Bill Paxton, Maria Conchita Alonso, Gary Busey e il cantante sudamericano Rubén Blades. Merita essere riscoperto e rivalutato.
Ritorno al territorio di caccia (Predators – 2010)
Dopo un silenzio fin troppo lungo, nel 2010 arrivava Predators, che puntava a riportare il pubblico a un ambiente selvaggio ma stavolta alieno, dove un gruppo di guerrieri e criminali della Terra viene letteralmente “selezionato” come selvaggina di lusso. Catapultati su un pianeta alieno, dotati delle migliori armi a loro conosciute, realizzano ben presto di essere prede per un vasto territorio maledettamente mortale.
Il film di Nimród Antal recupera la tensione del capostipite e la declina in forma più corale: cast variegato, ritmo serrato e un crescendo che sfocia in un confronto finale degno della tradizione del franchise. Robusta colonna sonora di John Debney con echi del tema di Silvestri che qui riaffiora, quasi a voler chiudere un cerchio ideale con l’originale. Cast anche qui ricco di attori stellari come Adrian Brody, Topher Grace, Danny Trejo e Larry Fishburne.
La reinvenzione fumettistica (The Predator – 2018)
Parte del cast del film del ’87, nel 2018 Shane Black co-sceneggiava e girava il successivo capitolo, che rimescola i toni del franchise introducendo umorismo nero, azione più o meno brillante e una nuova variante genetica degli Yautja.
Geneticamente potenziati grazie alla fusione del DNA di specie differenti, i predatori più micidiali dell’universo tornano più feroci, resistenti e dotati di intelligenza superiore. Quando un giovane ragazzo provoca involontariamente il loro ritorno sulla Terra, un manipolo di ex soldati e una disincantata insegnante di scienze tenta di opporsi alla loro avanzata.
Pur lontano dalle atmosfere più spoglie e primitive dei primi film, The Predator trova un suo spazio, giocando sul ritmo e il carisma del cast al netto di una certa dozzinalità dello script, regalando un intrattenimento energico e consapevole della propria natura fumettistica.
Le origini della caccia (Prey – 2022)
L’ultimo e più recente tassello di questa raccolta 4K è Prey, prequel ambientato nel 1719 tra i territori Comanche pre-colombiani.
Il film ribalta completamente la prospettiva: niente eserciti o metropoli, solo un antico Predator contro una giovane guerriera che lotta per dimostrare il proprio valore in una società dove vige un duro patriarcato. Prey restituisce al franchise una purezza primordiale fatta di caccia, strategia ed equilibrio con la natura, ricordando per certi versi la struttura dell’originale, pur scegliendo una protagonista atipica e una dimensione più intima e rituale. Diretto con notevole piglio da Dan Trachtenberg, la sceneggiatura a cui lui stesso ha collaborato assieme a Patrick Aison e Jim Thomas (co-sceneggiatore del primo film) ha aperto a inaspettati percorsi narrativi, rilanciando il franchise. Di rilievo anche la colonna sonora ad alta tensione della compositrice Sarah Schachner.
Predator 5 Movie Collection
La collezione che racconta l’evoluzione di un mito
Il Predator 5 Movie Collection 4K non è solo un cofanetto celebrativo, ma un percorso nella trasformazione del personaggio e del suo universo. Dalla brutalità mascherata della giungla dell’87 alle radici storiche di Prey, passando per distopie urbane e cacce extraterrestri emerge una saga che ha saputo reinventarsi pur mantenendo intatto il fascino del suo fulcro: la caccia come rito, confronto, sopravvivenza. Dopo qualche sparuta pubblicazione estera in UHD che già contemplava l'italiano, questa è la prima vera occasione per i collezionisti italiani di mettere mano al franchise rivisto e corretto in una superiore veste tecnica, incluso il quarto film.
Predator 5 Movie Collection - Analisi Tecnica
Predator - Come si vede
Celebre per le scelte fotografiche del cinematographer Donald McAlpine, fu girato su pellicola ad alta sensibilità (125/400 ASA), caratteristica che ha sempre donato all'immagine una grana evidente e distintiva. Nel tempo questa grana è stata spesso erroneamente considerata un difetto da correggere. Le prime edizioni Blu-ray 2K hanno fatto un uso invasivo del DNR (Digital Noise Reduction) nel tentativo di eliminarla, producendo un'immagine eccessivamente levigata, fredda e innaturale, con grande disappunto di cinefili e puristi.

Con l’avvento della prima edizione Ultra HD 4K è stato realizzato un nuovo scan e intermedio digitale. Questo restauro risolutivo ha affrontato il problema alla radice, restituendo alle immagini la loro integrità e splendore originario. Aspect ratio 1.85:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-66, sorprende sin dalle prime inquadrature. HDR-10, livello di dettaglio, precisione degli elementi e ricchezza cromatica superiori, rendendo maggior giustizia al lavoro di McAlpine. Neri sono più profondi, luminosità e contrasto molto meglio bilanciati, per un risultato complessivo superiore e appagante. Questa nuova versione esalta come mai prima il contrasto tra la fisicità muscolare del maggiore Dutch e l'invisibilità tecnologica del cacciatore alieno. La giungla del Centro America riacquista tutta la sua densità e le sue ombre profonde, all'interno delle quali lo Yautja si mimetizza con disarmante naturalezza.
Predator - Come si sente
L'offerta audio ripropone in parte la configurazione del passato. Per l'italiano traccia DTS 5.1 a bitrate ridotto (754 kbps), sufficiente ma non ampia nella resa spaziale, specialmente per i canali posteriori. La sezione anteriore gestisce in modo dignitoso l'accompagnamento musicale, mentre gli effetti discreti sono poco presenti. I dialoghi del canale centrale risultano parzialmente opachi, risentendo della qualità tecnica dell'epoca, verosimilmente concepita per un mix Dolby Stereo da sala.

La situazione migliora nettamente con l'audio originale, presentato in qualità lossless DTS-HD Master Audio 5.1 (24 bit). Qui si aggiunge una preziosa traccia 4.0 (24 bit), probabilmente più aderente alla presentazione per la sala. Grazie a queste tracce di qualità superiore, si può riscoprire la potenza della colonna sonora di Alan Silvestri. Le percussioni tribali, fondamentali per evocare il lato rituale della creatura, guadagnano in pulizia e profondità per una resa sonora più vicina allo spettacolo dell'epoca.
Predator - Extra
Sul disco UHD: commento del regista, sottotitolato.
Sul disco 2K: commento del regista John McTiernan; commento testuale del giornalista e storico cinematografico Eric Lichtenfeld, quando selezionato viene visualizzato come sottotitoli nella parte inferiore dello schermo. Predator: Evolution of a Species Hunters of Extreme Perfection (11'): il produttore John Davis e i registi Robert Rodriguez e Nimrod Antal discutono dell'impatto di Predator. If It Bleeds, We Can Kill It: The Making of Predator (29'): prodotto per l'uscita in DVD nel 2001 e contenente numerose interviste e filmati d'epoca. Inside the Predator: 7 featurette d'epoca sulla produzione. Special Effects: circa 3' minuti di test degli effetti e elementi compositi. Short Takes: 4 brevi clip con intervento di John McTiernan, Jessie Ventura, Stan Winston, un simpatico scherzo legato a una rana toro e un consiglio per tutti i viaggiatori in Messico. 4 scene eliminate, trailer del film, galleria fotografica, profilo testuale con foto del predator.

Predator 2 - Come si vede
Girato su pellicola con emulsioni a sensibilità variabile (50, 125 e 500 ASA), questo film presenta da sempre una caratteristica grana di fondo, parte integrante della sua identità tecnico-artistica. Per questa prima edizione UHD, sebbene non vi sia conferma ufficiale, la resa complessiva fa presupporre un nuovo scan e Digital Intermediate 4K, partendo dal negativo originale in formato 1.37:1 e mascherato 1.85:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-66.
Il miglioramento rispetto al precedente Blu-ray in 2K è immediato e marcato. Si notano un contrasto più definito, maggiore leggibilità dei dettagli in secondo piano e un accresciuto senso di tridimensionalità, specialmente nelle scene notturne. Esempio emblematico l’incontro di Hartman con il leggendario “King Willie” in un vicolo buio e degradato: i punti luce sono più diversificati, l’illuminazione dall’alto è resa con maggior precisione e la profondità dei neri contribuisce a ricreare un’esperienza visiva molto vicina a quella della proiezione cinema.

Il balzo qualitativo è favorito dall'HDR-10 e dal wide color gamut, con gamma cromatica più fedele e ricca. Non sembrano essere stati applicati filtri DNR. Il trasferimento 4K esalta in modo particolare il contrasto visivo tra i neon, lo smog e i colori sporchi della metropoli, portando alla luce un’estetica ibrida tra cyberpunk e art déco in precedenza meno apprezzabile.
Predator 2 - Come si sente
Traccia audio italiana DTS 5.1 a bitrate ridotto (754 kbps), di qualità accettabile ma identica alle versioni precedenti. L'ascolto risulta generalmente funzionale, anche se in alcune sequenze d'azione più intense — come lo scontro in metropolitana contro il Predator — si percepisce la mancanza di una maggiore presenza e immersività dai canali 
posteriori.

La situazione migliora con la traccia originale inglese in DTS-HD Master Audio 5.1, anch'essa non nuova rispetto al passato ma tecnicamente superiore. Questa versione offre infatti canali audio più corposi e una dinamica più ricca, sia negli effetti che nella colonna sonora. Presenta alcuni discreti passaggi direzionali e panning fronte-retro, sebbene il canale LFE (bassi) non risulti particolarmente profondo. Entrambe le tracce 24 bit.
Predator 2 - Extra
Sul disco UHD: primo commento del regista, secondo commento degli sceneggiatori Jim e John Thomas. Sottotitolati.
Sul disco 2K: commento al film di Stephen Hopkins; secondo commento di Jim e John Thomas. The Hunters and the Hunted (36') esamina sia Predator 2 che il suo predecessore e include frammenti di entrambi i film e numerose clip di interviste al cast e alla troupe di Predator 2. Evolutions (8') è un dietro le quinte della realizzazione di diversi effetti visivi. Weapons of Choice (7') esamina più da vicino le armi del Predator. Hard Core Segments (7') con le clip televisive incluse nel film. La Promotional Gallery include 3 featurette con immagini dal film e dietro le quinte.
Predators - Come si vede
A distanza di soli 8 anni — un'era in termini tecnologici — Predators veniva girato interamente digitale, con una risoluzione nativa 2K e Digital Intermediate alla stessa risoluzione (Panavision Genesis HD). Il trasferimento 4K, in aspect ratio 2.39:1, deriva quindi da un upscale dell'originale (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-66. Il risultato resta interessante, poiché l'operazione di rescaling pone maggiore accento sui complessi elementi della scenografia, arricchendo anche le scene più scure — come la prolungata sequenza dei fuggitivi nascosti nella pancia dell'astronave abbandonata. Resa quindi più coinvolgente e dettagliata.

La palette cromatica presenta colori accesi e saturi, sebbene in alcune sequenze il rosso tenda a generare un lieve rumore digitale, aspetto ulteriormente percepibile su schermi UHD 8 bit. L'implementazione dell'HDR10 e del wide color gamut ha contribuito a valorizzare la produzione, che data la base di partenza è a oggi la migliore disponibile. Nonostante le origini 2K, l'upscale esalta efficacemente la cinematografia dall'atmosfera aliena e i drammatici contrasti di una giungla letale, mettendo in risalto effetti prostetici e di makeup, che conservano una credibilità tattile spesso assente in molte produzioni digitali contemporanee.
Predators - Come si sente
L'audio ripropone la stessa offerta già presente nella versione Blu-ray 2K italiana: traccia DTS 5.1 lossy (754 kbps) per una resa complessivamente dignitosa ed efficace. Fronte anteriore e posteriore ben gestiti con buona direzionalità, separazione canali e subwoofer sufficientemente aggressivo.

L'eccellenza risiede però nella traccia originale DTS-HD Master Audio 5.1 (24 bit). Questa offre elementi sonori più brillanti e dinamici, una ricchezza superiore e un sostegno più avvolgente dai canali posteriori, per un'esperienza spettacolare e totalizzante. Anche in questo caso trattasi della medesima traccia già ascoltabile nelle edizioni passate. Consigliabile provare entrambe le tracce per apprezzare il diverso carattere conferito dalle diverse voci, rese attraverso un canale centrale piuttosto nitido.
Predators - Extra
Sul disco UHD: commento di Robert Rodriguez e Nimrod Antal, sottotitolato.
Sul disco 2K: stesso commento al film. A cura di Robert Rodriguez le immagini motion comic che espandono storia e personaggi. Evolution of the Species raccoglie 6 featurette sulla realizzazione e l'eredità dei precedenti film, con interventi di parte della produzione. The Chosen (5') sui personaggi della storia; making of tra effetti prostetici e CGI, speciale Fox Movie Channel (7'); 9 scene eliminate o estese.

The Predator - Come si vede
Girato interamente digitale con Arri Alexa Mini e XT a risoluzione nativa 3,4K e finalizzato su DI 2K. Aspect ratio 2.39:1 (3840 x 2160/23.97p) codifica HEVC su BD-66. Benché trattasi di rescaling, la qualità del film si attesta su alti livelli, migliorando la precisione e il risalto dei dettagli anche in secondo piano specie nelle situazioni più buie.
L'HDR-10 wide color gamut aumenta la ricchezza cromatica, la diversificazione e l'intensità dei punti luce rendono la visione UHD in misura sensibilmente migliore rispetto al FHD. In 4K il film mostra in modo più incisivo la differenza estetica tra la creatura “classica” e quella potenziata, enormemente più imponente, con una resa visiva che valorizza i dettagli dell’armatura e gli effetti speciali.

The Predator - Come si sente
DTS 5.1 lossy (754 kbps) per l'italiano, in misura sufficiente e restituendo una minima dignità alla colonna sonora tra musiche ed effetti. La spinta dinamica non è così rilevante ma l'ascolto Home Theater sa come intrattenere in più situazioni. Eccellente l'inglese Dolby TrueHD (24 bit) con oggetti ATMOS sin dalle prime battute, con l'arrivo del secondo cacciatore il panorama sonoro colpisce tra elementi direzionali, panning fronte-retro e un'aggressività rendendo l'intera seconda parte ancora più coinvolgente. Sul disco FHD l'audio italiano è identico, mentre l'inglese passa a DTS-HD Master Audio 7.1 (24bit).
The Predator - Extra
Sul disco UHD: nessuno.
7' minuti di scene eliminate, Shane Black e le motivazioni che l'hanno spinto a tornare al franchise (10'), l'evoluzione della specie aliena (20'), le prede uniscono le forze per combattere gli alieni (16'), galleria fotografica, sezione in cui vengono riassunti i capitoli precedenti del franchise . Sottotitoli in italiano.

Prey - Come si vede
Uscito inizialmente su piattaforma Disney+ ad agosto 2022, il film di Trachtenberg ha beneficiato di una prima uscita 4K Eagle Pictures in steelbook, reinserita in questo box. Girato digitale con camere Arri Alexa Mini LF, master a risoluzione nativa 4K per un risultato spettacolare per le immagini. Formato originale 2.39:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-66 doppio strato.
L'HDR-10 avvicina al concept del cinematographer Jeff Cutter (10 Cloverfield Lane) per inferiore compressione dinamica delle luci e ricchezza colori. Neri profondi, dettaglio elevato anche in secondo piano senza discriminazioni rispetto all'intensità di luce. La visione 4K evidenza la cura pittorica della cinematografia: cieli, praterie, fuochi notturni e dettagli dei costumi tribali brillano più che mai, non più penalizzati dalla compressione dello streaming.

Prey - Come si sente
L'offerta audio per l'italiano resta legata al solo Dolby Digital 5.1 canali (640 kbps), che fatica a favorire un quadro narrativo certo più esaltante. Perlopiù assenti i canali posteriori, limitata dinamica e presenza scenica, dove si può anche evitare di andare oltre l'ascolto tramite soundbar + sub. I molteplici elementi a basso volume, essenziali per aumentare la tensione, sono ascoltabili in Dolby TrueHD 7.1.4 con oggetti ATMOS (24 bit) in inglese, per un vero spettacolo degno di un impianto Home Theater.
Prey - Extra
Sul disco UHD: nessuno.
Making of sulla produzione (12'); riflessioni sull'opera in compagnia del Predator puppeteer Alec Gillis, la montatrice Angela Cantazaro, il cinematographer Jeff Cutter e i produttori Jhane Myers, Amber Midthunder e il regista Dan Trachtenberg. Circa 5' minuti di scene tagliate con commento opzionale del regista, che peraltro offre un imperdibile commento a tutto il film. Come ulteriore extra il film è ascoltabile tramite traccia Dolby Digital 5.1 ma con dialoghi nell'antica lingua Comanche.
Voto
Redazione

Predator 5 Movie Collection – Speciale edizione 4K Eagle Pictures
Primo box 4K italiano dedicato al franchise di Predator, sta andando rapidamente in esaurimento per la gioia degli speculatori. Prima edizione italiana per The Predator, gli altri 4 film sono stati disponibili separatamente o in box in edizioni estere, eccetto l'ultimo. Riproposto l'intero set di tracce audio del passato per l'italiano, tante ore di extra con focus alla scoperta delle produzioni.


