Kiss: Psycho Circus - The Nightmare Child
di
Redazione Gamesurf
QUALCOSA DI NUOVO
Data la relativa novità del genere in ambito console, la curiosità era massima circa il sistema di controllo. Specifichiamo, fin da subito, che Kiss non supporta affatto la combo mouse/tastiera che ha reso felici i neo giocatori di Quake III Arena: una mancanza piuttosto grave. L'unico modo di controllare i vostri movimenti é quello di utilizzare il pad, dunque
Come già avvenuto in Turok, uscito anni fa per N64, il metodo più idoneo in questa circostanza é quello di affidare i movimenti della testa virtuale allo stick analogico, che controlla, quindi, anche la mira. I movimenti in avanti, indietro, destra e sinistra sono affidati invece ad una ipotetica croce direzionale individuata dai quattro tasti sul lato destro del pad. Il grilletto dello stesso lato, invece, servirà a sparare i vostri colpi
Inizialmente macchinoso, il metodo adottato si rivela l'unico possibile, e relativamente comodo se presa la necessaria confidenza. E' proprio il metodo di controllo, infatti, a rappresentare una delle difficoltà più grandi che incontrerete al principio. Munizioni sprecate e morti premature per eccessive "girate di capo" accompagneranno i primi approcci. Nulla di insormontabile, comunque, se avrete la pazienza dovuta
UN BUON LAVORO
L'impatto grafico appare da subito positivo, in primis dal punto di vista dello scrolling, particolarmente fluido. Peraltro, ogni tipo di rallentamento é stato bandito, perfino nelle situazioni in cui anche una ventina di nemici riempie lo schermo di gioco. I modelli poligonali non sono, in verità, costruiti con un numero spropositato di poligoni, ma le texture sono comunque ben realizzate e curate nel loro design. La costruzione dei livelli, invece, delude in alcune circostanze. Poco articolati e relativamente brevi, le ambientazioni subiscono di tanto in tanto delle decise cadute di tono, variando dall'ispirato all'arido. Da rivedere completamente, invece, la simulazione delle superfici liquide, che ricordano, in una brutta versione, quelle sviluppate in Quake 2 nella sua prima edizione. Tra pregi e difetti, comunque, il complesso grafico convince nella sua globalità, risultando senz'altro gradevole
Data la relativa novità del genere in ambito console, la curiosità era massima circa il sistema di controllo. Specifichiamo, fin da subito, che Kiss non supporta affatto la combo mouse/tastiera che ha reso felici i neo giocatori di Quake III Arena: una mancanza piuttosto grave. L'unico modo di controllare i vostri movimenti é quello di utilizzare il pad, dunque
Come già avvenuto in Turok, uscito anni fa per N64, il metodo più idoneo in questa circostanza é quello di affidare i movimenti della testa virtuale allo stick analogico, che controlla, quindi, anche la mira. I movimenti in avanti, indietro, destra e sinistra sono affidati invece ad una ipotetica croce direzionale individuata dai quattro tasti sul lato destro del pad. Il grilletto dello stesso lato, invece, servirà a sparare i vostri colpi
Inizialmente macchinoso, il metodo adottato si rivela l'unico possibile, e relativamente comodo se presa la necessaria confidenza. E' proprio il metodo di controllo, infatti, a rappresentare una delle difficoltà più grandi che incontrerete al principio. Munizioni sprecate e morti premature per eccessive "girate di capo" accompagneranno i primi approcci. Nulla di insormontabile, comunque, se avrete la pazienza dovuta
UN BUON LAVORO
L'impatto grafico appare da subito positivo, in primis dal punto di vista dello scrolling, particolarmente fluido. Peraltro, ogni tipo di rallentamento é stato bandito, perfino nelle situazioni in cui anche una ventina di nemici riempie lo schermo di gioco. I modelli poligonali non sono, in verità, costruiti con un numero spropositato di poligoni, ma le texture sono comunque ben realizzate e curate nel loro design. La costruzione dei livelli, invece, delude in alcune circostanze. Poco articolati e relativamente brevi, le ambientazioni subiscono di tanto in tanto delle decise cadute di tono, variando dall'ispirato all'arido. Da rivedere completamente, invece, la simulazione delle superfici liquide, che ricordano, in una brutta versione, quelle sviluppate in Quake 2 nella sua prima edizione. Tra pregi e difetti, comunque, il complesso grafico convince nella sua globalità, risultando senz'altro gradevole
Kiss: Psycho Circus - The Nightmare Child
Kiss: Psycho Circus - The Nightmare Child
La relativa povertà di sparatutto in prima persona per il panorama console permette certamente a Kiss: Psycho Circus di affermarsi come un valido diversivo. L'avventura è impegnativa, e il livello di difficoltà relativamente alto assicura una discreta longevità. Manca, tuttavia, una modalità multiplayer, ma come lo scarso successo ottenuto su piattaforma PC rivela, se ne sente poco la mancanza. Un titolo classico, in fondo, senza spunti innovativi e con molti cliché riproposti senza troppe preoccupazioni. Il risultato è un titolo divertente solo a tratti, emotivamente poco coinvolgente, da giocarsi per il puro gusto di dare sfogo alla propria inclinazione distruttiva. Sicuramente consigliato ai fanatici degli sparatutto di vecchia scuola, ma gli altri dovrebbero ricordare che su questa piattaforma dovrebbe presto vedere la luce un certo Half Life...