Iron Man

Iron Man
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É inevitabile. Il circolo vizioso “lungometraggio - suo conseguente tie-in” pende ancora minaccioso sul mondo videoludico, quasi fosse una proverbiale ed affilatissima spada di Damocle in bilico sulle nostre teste e sul punto di precipitare ad ogni colossal approdato sul grande schermo. La storia dei giochi su licenza, é risaputo, non ha mai avuto dei lieto fine, ma nonostante tutto gli sviluppatori continuano a puntare su questi. Che Iron Man (alla Marvel non hanno mai avuto particolare fantasia con i nomi) sia l'ennesima aberrazione di una lunga serie? Che la software house abbia imparato qualcosa dalle sconfitte di critica a cui sono andati incontro i suoi predecessori?


Il gioco seguirà senza particolari stravolgimenti gli eventi del film, appena sbarcato nelle grandi sale. Il personaggio principale di Iron Man é una sorta di rivoluzione, se vogliamo chiamarla così, in ambito Marvel: Anthony Edward “Tony” Stark é tutto fuorché un “super-hero”. Al contrario, Tony é una normalissimo business-man, ma che si differenzia dai suoi colleghi grazie ad una peculiare abilità: la sua maestria nella costruzione di armi. Maestria che si trasformerà ben presto in un'arma a doppio taglio.

Questa volta la stereotipata lotta tra bene e male vede protagonisti Stark e il Maggia, una compagnia che da tempo punta alla supremazia della costruzione di armi in tutto il globo e che, quindi, vede Tony come una fastidiosa spina nel fianco. Tutto inizia da qui, nel momento preciso in cui il giustiziere comprende come debba lottare da solo contro un'intera armata, munito esclusivamente del proprio senso di giustizia e di un'ingegnosità fuori dal comune. Nasce così l'armatura più forte mai creata da mente umana. Nasce così Iron Man.

Iron Man si presenta come un normalissimo gioco d'azione, casinaro fino al midollo, in cui l'unico scopo é disintegrare nemici su nemici senza la minima cognizione di causa. Ops, abbiamo detto “presenta”? Ci correggiamo: Iron Man E' un normalissimo gioco d'azione in cui l'unico scopo é disintegrare nemici su nemici senza la minima cognizione di causa. Sebbene ogni livello proponga qualche obiettivo secondario capace di spezzare la monotonia del tutto (non vi aspettate chissà che, non é niente che vada oltre le solite prove a tempo) o la possibilità di cambiare l'equipaggiamento del nostro uomo in armatura, tutto il divertimento sfocia sempre nel medesimo concetto: svolazzare da un punto all'altro delle enormi mappe, spazianti dall'Afghanistan (dove il signor Stark é tenuto prigioniero) al Quartier Generale del Maggia, e far esplodere tutto quello che si muove, puntare poi su tutto quello che non si muove, e infine tornare su tutto quello che si muove. Una routine che sebbene in principio possa esaltare, grazie anche alle decine di tecniche da supereroe in nostro possesso, viene a noia dopo appena un paio di missioni.



Il potere distruttivo, comunque, é assicurato: Iron Man potrà esibirsi in spettacolari mosse, dal semplice corpo a corpo ai ben più prestanti raggi laser “pettorali”. Dall'alto della nostra oggettività, bisogna dar merito agli sviluppatori per averci fornito una così vasta scelta di armamentario, sebbene nella maggior parte dei casi la soluzione migliore sia puntare diritto con l'arma primaria e mandare a quel paese orpelli di gameplay al limite dell'inutilità. D'altro canto, ogni azione che ci passerà per la mente sarà praticamente eseguibile: volare in cielo, mantenersi a mezz'aria, fuoco primario e secondario, cazzotti e prese (smaccatamente ispirate a God of War) e chi più ne ha più ne metta.

É forse proprio questo l'aspetto più riuscito del gioco: il senso di potenza sovrumana una volta impugnato il pad. Peccato che qualsiasi buona pretesa venga rovinata da un sistema di controllo legnoso e confusionario. Se apprendere la mappatura dei tasti sarà un'impresa scavalcabile in poche ore, indirizzare il nostro eroe (soprattutto durante le fasi di volo) nella giusta direzione si trasformerà ben presto nel nostro vero obiettivo per tutta la durata della sessione. Gli spostamenti di telecamera in aria, troppo repentini per i nostri poveri occhi, finiscono per impastare il tutto, costringendoci spesso ad andare letteralmente alla cieca mentre ancora speriamo di raggiungere quel dannato elicottero nemico che si sta facendo beffe di noi vedendoci girare incessantemente sul posto.

Nemmeno il comparto tecnico riesce a risollevare le mediocri sorti del prodotto sotto esame: graficamente parlando, andiamo incontro ad alti (si contano sulle dita di una mano) e bassi (si contano sulle dita di un millepiedi). Se ad una rapida occhiata i panorami dall'alto ci appariranno definiti, stilisticamente azzeccati e di grande impatto, aiutati anche da un motore grafico quasi sempre stabile sui 60 fotogrammi al secondo, basterà avvicinarsi un po' per capire che cotanto ben di Dio in realtà non esiste per nulla. Paesaggi naturali a dir poco desolati, texture monocromatiche come non mai, modelli di personaggi e dei veicoli presi di peso dalla passata generazione.

Aggiungiamoci poi effetti particellari praticamente inesistenti e un uso scialbo del poderoso processore Cell per quanto riguarda le scoordinate animazioni ed ecco che vi abbiamo dipinto al meglio il triste quadro della situazione. In poche parole, quasi tutto da buttare. Leggermente migliore il comparto audio, che si bea di un doppiaggio di buon spessore, purtroppo non sorretto da colonne sonore altrettanto incisive.



Iron Man
5.5

Voto

Redazione

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Iron Man

Iron Man non é niente di diverso da quello che ci aspettavamo: un prodotto su licenza che cerca di sfruttare l'ondata di successo ottenuta dalla versione cinematografica, naturalmente per fare più soldi possibili. Il gioco in questione rimane un videogame consigliato solo ed esclusivamente ai fan più sfegatati dell'eroe Marvel e dell'azione nuda e cruda con un background di poche pretese. Un vero peccato, perché effettivamente il gameplay di base c'é (e funzionerebbe anche alla grande se non fosse per il confusionario sistema di controllo), ma un sistema a missioni fin troppo monotono e che non offre niente di nuovo per la manciata di ore necessarie a completare il gioco affossa completamente un titolo che poteva aspirare tranquillamente alla sufficienza. Altro da dire? Sì. Il solo carisma “di ferro” di Iron Man potrebbe spingere ben più di una persona al suo acquisto; peccato che Sega, sotto quella brillante armatura giallo e rossa, abbia ammantato ruggine ovunque. Che sia ora di dare una lucidata a questi benedetti tie-in?

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