Crimson Dawn, la recensione del nuovo roguelike!

L'italiano Vampire Survivors ha fatto scuola: riuscirà Crimson Dawn a dimostrare di aver imparato la lezione?

Crimson Dawn la recensione del nuovo roguelike

Crimson Dawn: il roguelike che cerca di dire la sua

Dopo l'enorme impatto avuto da Vampire Survivors, è cresciuto l'interesse attorno ai reverse bullet hell roguelike che più che un genere di videogame, sembra uno scioglilingua). Come era ovvio che fosse sono nati diversi progetti a cavalcare l'onda del successo e tra questi si è fatto notare Crimson Dawn, che propone alcune variazioni sul tema. Per chi non lo sapesse parliamo di giochi dove si deve muovere il proprio personaggio in mezzo a mappe stracolme di nemici che ci si buttano contro a ondate.

Il protagonista colpisce in automatico senza che sia necessario dare alcun input e con il passare del tempo può sbloccare nuove armi o accrescere il potere di quelle di cui è in possesso. La meccanica roguelike richiede di resistere il più possibile, magari portando a termine qualche incarico, per mettere via esperienza da utilizzare nelle run successive. Insomma, puro gameplay che riesce facilmente a assuefare il giocatore che, ogni volta, è spinto a fare una nuova partita per vedere dove può giungere con la propria abilità sfruttando l'esperienza fatta.

Crimson Dawn, la recensione del nuovo roguelike!
Per ora la situazione è ancora gestibile

Crimson Dawn è ambientato in un mondo fantasy classico e inizialmente ci chiede di partire scegliendo un personaggio tra un guerriero, una maga o un ladro, ognuno ovviamente con le proprie peculiarità. Il gioco si svolge come tanti altri del suo genere, ma aggiunge alcuni elementi al gameplay che cercano di dare un tocco di originalità. Per prima cosa avremo un hub da cui far iniziare le nostre missioni, cioè un città con tanto di fabbro, locanda e mercato. Qui potremo reclutare nuovi personaggi, evolvere le nostre abilità e scambiare i materiali trovati nelle missioni. 

Oltre ai soldi e ai cristalli necessari per salire di livello, nelle mappe potremo scovare appunto elementi necessari per migliorare le capacità dei vari protagonisti in quelli che si rivelano essere veri e propri alberi delle skill, così da dare a chi schiereremo in battaglia una interessante customizzazione. Le missioni sono composte da obiettivi specifici come riuscire a resistere per un certo periodo di tempo o sconfiggere un dato numero di avversari e più sbloccheremo missioni, più queste si accavalleranno: ad esempio dovremo, dopo aver resistito per 150 secondi, sconfiggere 400 mostri per poi di nuovo dover resistere 500 secondi e via dicendo. Solo se riusciremo a soddisfare ogni requisito richiesto riusciremo a sbloccare il bottino più grande, per poi tornare in città e poter spendere e spandere. 

Crimson Dawn, la recensione del nuovo roguelike!
A noi la scelta di come evolverci

Come da copione, quando durante una partita raccoglieremo abbastanza “cristalli d’esperienza” saliremo di livello e potremo scegliere tra alcuni bonus per creare la nostra build, aumentando la salute, aggiungendo nuove armi o magie via dicendo, così da rendere più letale il nostro personaggio. Interessante notare che ad ogni “pescata” le nuove abilità selezionabili avranno un livello di qualità sempre differente, basato sulla loro rarità e potenza. Ad esempio potremo trovare l’uso di una magia dei fulmini, ma avrà una potenza variabile, perché potrebbe capitarci in versione "normale", "rara" e via a salire.

C’è quindi un ulteriore elemento di strategia per cui sarete portati a non scegliere sempre gli stessi oggetti in base alla loro utilità, ma dovrete anche tenerne d’occhio la rarità. Il tutto è declinato in due dimensioni con grafica che non stupisce più di tanto, nemmeno per quel che riguarda il panorama indie. Stessa cosa per il sonoro che alla lunga risulta abbastanza ripetitivo. Ad ogni modo, spendendo 3,99 euro ci si può portare a casa un titolo onesto e dai buoi spunti che farà la felicità di chi è alla ricerca di un buon reverse bullet hell, per quanto i picchi del genere si trovino su altri titoli. A nostro parere le atmosfere e il divertimento di Vampire Survivors è ancora lontano, senza contare che noi italiani ci siamo goduti tutti i giochi di parole inseriti dal buon Luca Galante. Chiudiamo con una raccomandazione: per giocare è consigliatissimo l’uso di un controller, mentre con la tastiera abbiamo fatto una discreta fatica! Inutile dire che Crimson Dawn gira praticamente su qualsiasi PC, anche sui più datati. 

Crimson Dawn, la recensione del nuovo roguelike!
I nemici più grossi daranno premi più interessanti

 

Versione Testata: PC

7

Voto

Redazione

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Crimson Dawn, la recensione del nuovo roguelike!

Dare un voto a un titolo simile è abbastanza complicato, ma è altrettanto chiaro che vada contestualizzato nella sua essenza di prodotto indipendente che cerca di dire qualcosa di nuovo in un ambito in cui i margini di manovra sono limitati. Buone idee rese abbastanza bene, ma per chi vi scrive, il paragone con Vampire Survivors è ancora difficile da sostenere, sia nell'atmosfera che nell'"effetto assuefazione". Crimson Dawn rimane comunque una intelligente alternativa che potrà farvi divertire.