Luck & Loot: Recensione di un roguelike a base di dadi

Luck & Loot ci porta in un dark fantasy a base di dadi

Luck & Loot: Recensione di un roguelike a base di dadi

Ci siamo recentemente imbattuti in Luck & Loot, un roguelike che osa deviare dai sentieri battuti del genere, proponendo un sistema di progressione basato non su carte, ma su dadi personalizzabili. L’idea, tanto semplice quanto brillante, è quella di trasformare ogni run in un esercizio di strategia e rischio calcolato, dove il caso non è mai davvero cieco, ma sempre influenzato dalle scelte del giocatore.

La (quasi) trama si svolge nel decadente regno di Eldralith, un mondo corrotto da una maledizione che ha trasformato la sua popolazione in creature deformi e ostili. Il giocatore veste i panni di uno dei tre eroi disponibili — un guerriero, un cacciatore o un mago (ebbene sì, lo avreste mai detto?) — ciascuno con un passato tormentato e abilità uniche. Nonostante la narrazione sia volutamente frammentaria, la lore emerge attraverso reliquie, eventi casuali e descrizioni ambientali che dipingono un affresco oscuro e affascinante. Ogni dungeon nasconde frammenti di una verità più grande di questo piccolo mondo, anche se i  testi sono davvero disseminati per bene.

Luck & Loot: Recensione di un roguelike a base di dadi
Questa la grafica del gioco: essenziale ma funzionale

Attacco... di dadi

Ogni eroe dispone di quattro dadi, le cui facce possono essere modificate tra una run e l’altra. Le facce rappresentano azioni come attacchi, cure, buff, debuff e difese, e ognuna ha un costo in capacità. Questo sistema impone scelte ponderate: è meglio avere un dado potentissimo ma incoerente, o uno più equilibrato ma meno esplosivo? Il combattimento a turni si basa sul lancio dei dadi, e ogni tiro determina le azioni disponibili. La casualità è presente, ma mitigata dalla possibilità di costruire i propri dadi con attenzione, rendendo ogni sconfitta una lezione.

Dal punto di vista visivo, Kucj & Loot abbraccia uno stile pixel art 1-bit, minimalista ma evocativo. I dungeon sono generati proceduralmente, ma mantengono una coerenza estetica che contribuisce all’atmosfera decadente del mondo. La colonna sonora, composta da tracce chiptune oscure e distorte, accompagna perfettamente l’azione, amplificando la tensione e il senso di mistero. La varietà di contenuti è notevole: oltre 80 facce di dado, più di 40 reliquie, 5 dungeon con boss unici, eventi casuali e modificatori di difficoltà che alterano radicalmente l’approccio strategico. La rigiocabilità è garantita, e ogni run offre nuove combinazioni, nuove sfide e nuove scoperte.

Luck & Loot: Recensione di un roguelike a base di dadi
A quali dadi vi affiderete?

La parte meno riuscita del gioco non è tanto rivolta alla difficoltà in sé o al concetto che ormai abbiamo imparato a gestire del fallimento nei titoli simili, quanto al fatto che dopo tre, cinque, mille run, si è ottenuto poco e le situazioni sono le medesime, nonostante la grande quantità di cose che si possono conquistare. Dato però il prezzo cheap e la simpatia che ispira è comunque divertente, resta il fatto che se volete esperienze più consolidate e maggiormente profondo, rivolgetevi ad altri giochi.

Luck & Loot

Versione Testata: PC

6.5

Voto

Redazione

cover.jpg

Luck & Loot

Luck & Loot richiede pazienza, sperimentazione e una certa tolleranza al fallimento. Ma per chi è disposto a immergersi nel suo sistema profondo e nella sua atmosfera cupa, offre un’esperienza unica, dove il caso diventa strumento e la strategia si fonde con la narrazione emergente.

Iscriviti alla Newsletter

Resta aggiornato sul mondo Gamesurf: anteprime, recensioni, prove e tanto altro.

ISCRIVITI