Hypnotic, recensione: Ben Affleck e Robert Rodriguez scopiazzano Inception

Hypnotic non ci prova nemmeno a mascherare di ispirarsi a Inception di Christopher Nolan. Al di là dei mezzi tecnici però, oltre all’originalità manca la storia. La recensione.

Hypnotic recensione Ben Affleck e Robert Rodriguez scopiazzano Inception

A Hypnotic di Robert Rodriguez, un film fallimentare e che non convince mai fino in fondo, bisogna almeno riconoscere un merito: sa esattamente che tipo di pellicola sia e non maschera mai la sua natura, fingendosi più di quel che è.

Qualche decennio fa si sarebbe parlato di film da cassetta, oggi di riempitivo da catalogo di piattaforma streaming. Negli Stati Uniti si farà un tentativo di portarlo in sala, staremo a vedere cosa succederà in Italia. I fatti però non cambiano nella sostanza: chi ha messo in piedi questa operazione voleva un titolo di poche pretese e senza troppa ambizione, buono a fornire un thriller godibile a un pubblico che non va tanto per il sottile rispetto alla qualità e alle ambizioni del tipo di intrattenimento da vedere in TV la sera. Hypnotic è pensato per chi vuole di più di un qualcosa di già familiare, anche se magari in versione meno esaltante, piuttosto che provare qualcosa di nuovo.

I nomi coinvolti in realtà sono abbastanza importanti: alla guida di Hypnotic come attore protagonista c’è Ben Affleck, alla regia Robert Rodriguez. Tuttavia in quest’epoca di cataloghi da riempire settimanalmente di novità originali la presenza di nomi percepiti come di livello non è essenzialmente sintomo di qualità, anzi. Hypnotic sembra proprio il tipo di operazione senza grandi pretese che punta ad attrarre lo spettatore e a uscire dall’anonimato grazie alla presenza di facce familiari nel cast e di nomi già sentiti dietro la cinepresa.

Hypnotic, recensione: Ben Affleck e Robert Rodriguez scopiazzano Inception

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Di cosa parla Hypnotic

Protagonista di Hypnotic è Rourke (Ben Affleck), un poliziotto che sta affrontando un percorso psicologico per tentare di accettare un fatto terribile di cui è vittima. Sua figlia infatti è stata rapita proprio davanti ai suoi occhi, approfittando di un breve momento di distrazione paterna mentre giocava al parco giochi.

Il rapitore è stato catturato, ma sembra non ricordare nulla del crimine e non ha fornito indicazioni su dove si trovi la bambina né rassicurazioni sul fatto che sia viva. Rourke quindi non riesce a darsi pace per quanto successo.

Insieme al collega, partecipa a un’operazione per fermare una rapina in banca, che prende il via da una strana soffiata. Una donna ha telefonato alla polizia, facendo sapere quando la banda colpirà e cosa cercherà dentro l’istituto di credito. Durante il colpo, Rourke scopre due informazioni sconcertanti: il rapinatore ha la capacità di far fare alle persone intorno a sé ciò che vuole ed è alla ricerca di una cassetta di sicurezza che contiene solo una foto della figlia rapita del protagonista.

Il poliziotto si mette dunque in contatto con Diana Cruz (Alice Braga), che lo introduce alle arti dell’ipnosi. A differenza dei colleghi manovrati come pedine, Rourke sembra avere un blocco psicologico che lo rende temporaneamente immune ai tentativi di condizionamento dei rapinatore e potente ipnotizzatore.È quindi la persona ideale per scoprire il piano del rapinatore e fare luce su quanto avvenuto alla figlia.

Hypnotic, recensione: Ben Affleck e Robert Rodriguez scopiazzano Inception

Cosa funziona e cosa no in Hypnotic

Hypnotic non nasconde le sue carte né tenta di convincere il suo pubblico di essere un film originale. Lo capiamo più o meno a metà film, quando Affleck insegue e viene inseguito dal rapinatore/ipnotizzatore in una stazione con i treni merci in movimento, tra decine di convogli e rotaie. A un certo punto la realtà “si piega” e vediamo riflessi i binari e i treni nel cielo: difficile creare un riferimento visivo più diretto a Inception di Christopher Nolan.

Robert Rodriguez tra l’altro è uno che le scene d’azione le sa girare (spesso con più chiarezza di Nolan), quindi per vederlo in azione con un incipit accattivante si soprassiede volentieri a tutta la fuffa ridicola nemmeno vagamente pseudoscientifica che il film fa dire a un’imbarazzatissima Alice Braga su condizionamento ipnotico, ipnotisti e blocchi ipnotici.

Va bene, in questa realtà basta fissare una persona e produrre un rumore ritmico per portarla a perdere il proprio libero arbitrio e seguire gli ordini ricevuti, anche a costo della propria incolumità. Non è credibile nemmeno per un battito di ciglia, ma dato il genere di film che si vuole realizzare, potrebbe avere un senso. Da questo genere di thrilleroni che la sparano grossa ci si può aspettare anche una trama così, non è un problema.

I guai Rodriguez li combina in coppia con Max Borenstein, con cui firma una sceneggiatura troppo cavillosa e inutilmente complicata, che nel tentativo di rilanciare continuamente finisce per rendere il film facilone e complottista, oltre il limite del divertimento. Sì, ovviamente c’entra il governo e sì, ovviamente siamo dentro vari livelli di auto-condizionamenti, reset mentali e via dicendo, con tanto di scena extra a metà dei titoli di coda che rilancia ancora.

Hypnotic, recensione: Ben Affleck e Robert Rodriguez scopiazzano Inception

Troppo, considerando le scarse basi narrative del film. Spiegato poco e male, l’evolversi della vicenda diventa via via più ridicolo e nemmeno di quel ridicolo tutto sommato divertente. Hypnotic cavilla sulla sua idea iniziale, senza però riuscire a dire nulla d’interessante. Mancano le idee, mancano le scene brillanti che lascino qualcosa allo spettatore, manca un personaggio (buono o cattivo che sia) che attiri davvero l’attenzione dello spettatore. Manca il film, in parole povere.

Ben Affleck continua la sua spirale di ruoli anonimi in film brutti, in cui dà il peggio di sé a livello recitativo. Dopo la parentesi felice di Air - Il grande salto, lo ritroviamo in un ruolo insulso e sciapo come quello tremendo di Acque Profonde. Che poi alla fine è lo stesso tipo di film: il minimo sindacale di sforzo, forse anche meno, da parte di tutti per tirar fuori un titolo che occupa un piccolo spazio in un catalogo, qualche ora di tempo, ma che in definitiva è uno spreco di risorse.

 

Hypnotic

Nazione: USA

5

Voto

Redazione

TISCALItestatapng

Hypnotic

Dell’epoca dei film in cassetta manca la voglia di fare buon cinema anche se si fanno pessimi film dai presupposti beceri. Questo Hypnotic sembra una scopiazzatura d’ufficio, un compito da fare per tenersi il weekend libero. Nessuno dei coinvolti sembra genuinamente convinto né coinvolto dall’operazione. Sarebbe meglio investire i soldi e le energie in film in cui qualcuno crede.