Fringe

Se non avete vissuto su una galassia lontana lontana o in qualche universo parallelo (che citazioni, eh?), avrete sicuramente sentito parlare di Fringe: la serie Science-fiction messa in onda da Fox (in America, qui ci ha pensato Mediaset) dal 2008 al 2013. Una serie che per la sua stessa natura e per i contenuti portati sullo schermo si poneva a metà tra un X-Files e un Ai confini della Realtà. E in effetti la serie nata dalla geniale mente di JJ Abrams e messa su schermo anche grazie ai due “fidati” Roberto Orci e Alex Kurtzman, riusciva ad andare a riempire un enorme vuoto lasciato in eredità da Mulder e Scully. Fringe riesce a riportare sul piccolo schermo quel sapiente mix capace di mettere assieme teorie cospirative, corporazioni con più di un segreto da nascondere, un mondo ormai prossimo alla catastrofe e, perché no, riesce anche a rivisitare alcune delle icone più classiche dell'ufologia, come i Men In Black. Ma Fringe non é una serie basata su UFO, alieni e affini, quanto piuttosto sui pericoli legati all'accesso praticamente illimitato alla tecnologia e di come i sentimenti umani possano, se possibile, aumentare ancora di più questo potenziale carico di distruzione.

Fringe
Le dotte citazioni del Dott. Bishop. Qui richiama direttamente Twin Peaks.


Cinque stagioni, per un totale di 100 episodi, che mettono sul piatto una commistione di fantascienza, universi paralleli, tecnologia ancestrale e un futuro a dir poco catastrofico. Il tutto tenuto assieme da un rapporto padre/figlio capace di andare oltre l'universo conosciuto, di sfidare la morte e di mantenersi inalterato anche in un futuro lontano. A questo unite un ottimo cast che vede alternarsi attori praticamente esordienti in importanti produzioni come Anna Torv (che interpreta l'agente dell'FBI Olivia Dunham) ad attori più navigati e conosciuti come Joshua Jackson e un monumentale John Noble, che mette in scena il personaggio forse più riuscito dell'intera serie.

Sebbene di ottima fattura sotto il profilo della sceneggiatura e degli effetti speciali messi in campo (il solo pilot é costato oltre 4 milioni di dollari), Fringe ha conosciuto diversi alti e bassi nel corso della sua vita, tanto che la quinta e conclusiva stagione é più una sorta di “omaggio” ai fans della saga, più che una reale esigenza del broadcaster che, a più riprese, ha definito Fringe come una serie problematica dal punto di vista degli ascolti e, quindi, sul costante baratro della cancellazione. Abrams si é comunque dimostrato molto bravo nel gestire la serie sul lungo periodo, riuscendo a chiudere (sebbene non sempre in modo coerente), tutte le sottotrame che si sono sviluppate nel corso dei 5 anni di programmazione.

Fringe
Messaggi subliminali nella sigla d'apertura...


Ovviamente una serie così “di confine”, non poteva conoscere una distribuzione ordinaria e puntuale sul mercato italiano, da sempre in costante rincorsa nei confronti di quelle serie che non hanno conosciuto un riscontro pressoché unanime, costringendo quindi il nostro pubblico ad aspettare l'uscita dei cofanetti per ben due, lunghissimi anni dalla fine della serie e sette dal suo inizio. Non solo. Esattamente come accaduto per la versione DVD, anche la versione Blu Ray arrivata in redazione é scevra da qualsiasi contenuto extra. Un vero smacco per i fan che hanno avuto la pazienza di aspettare per anni i contenuti ufficiali della serie.

Se la mancanza degli stessi poteva essere giustificabile nella versione DVD (ma ci stiamo arrampicando sugli specchi, sia chiaro), la stessa mancanza nella versione Blu Ray é da considerarsi una vera e propria mancanza di rispetto, soprattutto in considerazione dei moltissimi contenuti a cui hanno potuto avere accesso, invece, i fortunati spettatori americani.

Fringe
Peter e Settembre si confrontano davanti allo scorrere del tempo. Una delle scene chiave di tutta la serie.


Del resto, basta farsi un giro su YouTube per vedere quali e quanti contenuti di backstage, bloopers e quant'altro sono stati realizzati per Fringe, per rendersi conto di trovarsi di fronte ad un cofanetto “monco”. E anche il lato tecnico, per quanto di buona fattura, non é certamente all'altezza della situazione, soprattutto per quel che concerne il versante audio, limitato al Dolby 2.0, e una componente video che pur mantenendosi su buoni livelli non fa certo gridare al miracolo ma che presenta in diverse occasioni (specialmente nella prima stagione), una fastidiosa “granulosità”.

Insomma, per quanto Fringe sia una serie fantastica, da guardare rigorosamente in modalità “binge watching”, siamo rimasti piuttosto delusi da questa edizioni in Blu Ray che non solo si presenta in colpevole ritardo, ma che non si fa perdonare nemmeno con qualcuno degli innumerevoli contenuti esclusivi usciti durante e post produzione. Il tentativo di far passare come “extra” l'episodio “Resurrezione” é un po' una presa in giro, dal momento che l'episodio in questione é già andato regolarmente in onda in Italia nel corso della seconda stagione. Peccato davvero.

Fringe
LSD, uno degli episodi più belli della produzione.