Final Destination, tutti i film e l’ordine di visione: la saga della Morte inevitabile

Trame, curiosità e l’ordine corretto per vedere la serie horror.

Final Destination tutti i film e lordine di visione la saga della Morte inevitabile

Tra il 2000 e il 2025, la saga Final Destination ha costruito un universo horror tutto suo, in cui il vero antagonista non è una figura mostruosa né un serial killer mascherato, ma il destino stesso: un’entità invisibile e inarrestabile. Sei capitoli, sei catene di eventi innescate da una visione, sei tentativi (inutili) di sfuggire all'inevitabile. Una serie che ha diviso pubblico e critica, capace però di lasciare (nel bene o nel male) un segno indelebile nel cinema horror degli anni Duemila.

Cos’è Final Destination?

Final Destination è una saga cinematografica horror nata nel 2000, basata su un concetto tanto semplice quanto inquietante: non si può sfuggire alla Morte. La trama di ogni film ruota attorno a un protagonista che ha una premonizione di una catastrofe imminente — un incidente aereo, un crollo, un’esplosione — e riesce a salvare sé stesso e un piccolo gruppo di persone. Tuttavia, aver evitato la tragedia non significa essere al sicuro: la Morte torna a reclamare le vitesfuggite”, seguendo un ordine preciso.

A rendere unica la serie è proprio l’antagonista: un’entità invisibile, impersonale e inarrestabile che orchestra eventi fatali attraverso coincidenze, dettagli ambientali e catene di cause-effetto. La saga ha costruito il suo successo su questa formula, unendo tensione, creatività nelle morti e riflessioni sul fato.

Final Destination, quanti film sono?

Attualmente, la saga Final Destination conta sei film, distribuiti tra il 2000 e il 2025. Ecco l’elenco completo:

  • Final Destination (2000) – diretto da James Wong
  • Final Destination 2 (2003) – diretto da David R. Ellis
  • Final Destination 3 (2006) – diretto da James Wong
  • The Final Destination 3D (2009) – diretto da David R. Ellis
  • Final Destination 5 (2011) – diretto da Steven Quale
  • Final Destination: Bloodlines (2025) – diretto da Zach Lipovsky e Adam Stein

L’ordine di visione di Final Destination

Sebbene i film siano stati rilasciati in ordine cronologico, Final Destination: Bloodlines del 2025 è narrativamente un prequel che si colloca prima degli eventi del primo film del 2000. Chi vuole seguire la storia nell’ordine temporale interno dell’universo narrativo, dovrebbe quindi procedere così:

  1. Final Destination: Bloodlines (2025) - ambientato prima di tutti gli altri, esplora le origini della "maledizione".
  2. Final Destination 5 (2011) – nonostante sia il quinto film uscito, si collega direttamente al primo e si svolge in parallelo o poco prima degli eventi originali. Prequel mascherato, si conclude con il volo 180 del primo film.
  3. Final Destination (2000).
  4. Final Destination 2 (2003).
  5. Final Destination 3 (2006).
  6. The Final Destination 3D (2009).

Per i puristi, l’ordine di uscita è comunque consigliato, poiché ogni film si ricollega al precedente e sfrutta le informazioni acquisite man mano dallo spettatore. Ma per chi cerca una prospettiva lineare sulla maledizione che attraversa le generazioni, l’ordine cronologico interno offre una lettura alternativa coerente.

Tutti i film di Final Destination

Ecco tutti i film della saga!

Final Destination (2000, diretto da James Wong)

Final Destination, tutti i film e l’ordine di visione: la saga della Morte inevitabile
Final Destination (2000). Crediti: New Line Cinema, Hard Eight Pictures, Zide/Perry Productions, Nexo Digital.

La pellicola capostipite della saga si apre con un’intuizione fulminante: il giovane Alex Browning ha una premonizione dell’esplosione dell’aereo su cui sta per imbarcarsi per una gita scolastica a Parigi. Dopo aver convinto alcuni compagni a scendere, l'incubo si avvera. Ma la Morte non tollera deviazioni dal suo piano: uno a uno, i sopravvissuti iniziano a morire in incidenti tanto assurdi quanto meticolosamente orchestrati.

Un horror ad alto tasso di tensione che gioca con l’ansia dell’ineluttabile e reinventa la paura dell’incidente casuale. Forse non rivoluzionario nella forma, ma sicuramente originale nel concept.

Final Destination 2 (2003, diretto da David R. Ellis)

Final Destination, tutti i film e l’ordine di visione: la saga della Morte inevitabile
Final Destination 2 (2003). Crediti: New Line Cinema, Zide/Perry Productions, Eagle Pictures.

Sequel diretto e decisamente più spettacolare, Final Destination 2 amplia l’universo narrativo e alza la posta in gioco con una sequenza iniziale iconica: il tamponamento a catena in autostrada. Kimberly Corman ha una visione dell’incidente e riesce a salvare alcune persone, ma ancora una volta la Morte comincia a reclamare ciò che le spetta.

Più grottesco e cinico del primo capitolo, il film abbraccia il tono da black comedy e si concentra maggiormente sulle modalità di morte, ormai veri e propri puzzle sadici.

Final Destination 3 (2006, diretto da James Wong)

Final Destination, tutti i film e l’ordine di visione: la saga della Morte inevitabile
Final Destination 3 (2006). Crediti: New Line Cinema, Hard Eight Pictures, Practical Pictures, Matinee Pictures, Zide/Perry Productions, Eagle Pictures.

Nuovo giro, nuovo disastro: stavolta si tratta di una giostra che deraglia in un luna park. La protagonista Wendy ha una visione e riesce a scampare al destino, insieme a un piccolo gruppo. Ma, come da copione, la Morte è sempre un passo avanti.

Final Destination 3 si presenta come un ritorno alle atmosfere del primo film, ma più dark, meno ironico, con un’estetica adolescenziale fortemente legata agli anni 2000. L’interattività del DVD, che permetteva di "scegliere il destino" dei personaggi, resta una curiosità tecnica degna di nota (considerando l’anno di uscita, l’esperimento “interattivo” è stato replicato alcuni anni dopo da Netflix, n.d.r.).

The Final Destination 3D (2009, diretto da David R. Ellis)

Final Destination, tutti i film e l’ordine di visione: la saga della Morte inevitabile
The Final Destination 3D (2009). Crediti: New Line Cinema, Practical Pictures, Zide/Perry Productions, Warner Bros. Italia.

Il quarto film tenta di chiudere il cerchio (prima del ritorno del 2011) con un titolo ambiguo e una tecnologia d'impatto: il 3D. L’incidente iniziale avviene in un autodromo, dove Nick ha una visione catastrofica e salva un gruppo di persone. Ma anche qui il piano della Morte viene solo temporaneamente deviato.

Il risultato è visivamente aggressivo, ma narrativamente povero. L’uso del 3D esaspera le scene di morte, trasformandole in spettacolo puro, ma a scapito della tensione. Forse il capitolo più debole della saga, privo della sottigliezza (relativa) dei precedenti.

Final Destination 5 (2011, diretto da Steven Quale)

Final Destination, tutti i film e l’ordine di visione: la saga della Morte inevitabile
Final Destination 5 (2011). Crediti: New Line Cinema, Practical Pictures, Parallel Zide, Warner Bros. Italia.

Il film parte da un crollo di un ponte sospeso — altra sequenza iniziale memorabile — e propone un tono più cupo e un finale inaspettato che ricollega tutti i fili narrativi. Sam, il protagonista, cerca di salvare i colleghi dalla catastrofe, ma scopre che forse c’è un modo per ingannare la Morte… a caro prezzo.

Più maturo dei precedenti, meno ironico e dotato di un colpo di scena metacinematografico che rivaluta l’intera saga.

Final Destination: Bloodlines (2025, diretto da Zach Lipovsky e Adam Stein)

Final Destination, tutti i film e l’ordine di visione: la saga della Morte inevitabile
Final Destination: Bloodlines (2025). Crediti: Inzide Media, New Line Cinema, Practical Pictures, Québec Production Services Tax Credit, The Fusion Media.

Ambientato prima degli eventi del film del 2000, Bloodlines segue Stefani Reyes, studentessa tormentata da incubi ricorrenti che preannunciano il crollo di una torre-ristorante. Scavando nel proprio passato, scopre di essere discendente di Iris, una donna che anni prima aveva previsto - e deviato - lo stesso disastro. Ma la Morte è pronta a chiudere i conti con tutta la sua discendenza.

Con questo prequel, la saga prova a dare profondità alla sua mitologia, raccontando le origini della “maledizione”. Il tono è cupo e la narrazione funziona abbastanza bene. Non mancano le morti elaborate, ma qui tornano anche temi di identità, trauma familiare e destino. La regia è più matura, il cast convincente e il ritorno del misterioso William Bludworth aggiunge continuità. Il finale è tragico, coerente e chiude il cerchio con un colpo di scena degno della saga. Qui trovi la nostra recensione.

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