Final Destination: Bloodlines – L'edizione Blu-ray 4K Warner Bros

Girato nativo 6K-12K per una resa tech di alto livello, scegliendo però l'audio inglese

Final Destination: Bloodlines - L'edizione Blu-ray 4K Warner Bros

14 anni dall’ultimo capitolo la saga di Final Destination ha ripreso a macinare cadaveri, film che evita il numero 6 nel titolo per dare più accessibilità ai più giovani. Inizialmente pensato per lo streaming, il progetto ha convinto per qualità e ritmo, guadagnando la distribuzione nelle sale. Dietro la cinepresa Zach Lipovsky e Adam B. Stein (Freaks), registi esperti di horror divertito e sopra le righe, mentre in produzione sorprende il nome di Jon Watts (Wolfs). Davanti alla camera spiccano Brec Bassinger (Stargirl), Kaitlyn Santa Juana (The Friendship Game) e Richard Harmon (The 100), volti freschi che incarnano perfettamente lo spirito “carne da macello” tipico della saga.

La sequenza iniziale ambientata alla fine degli anni ’60 è curata e (fin troppo) lunga, introducendo il nuovo piano della Morte che finisce per collegare l’intera saga. Da lì in poi lo schema è quello conosciuto: elaborati e spesso raccapriccianti decessi, humor nero e colpi di scena volutamente improbabili. Alcune sequenze – l’ospedale, la lite familiare in strada e l’incipit stesso – restano tra le più memorabili.

Sesto film del franchise, senza sorprese

Il compianto Tony Todd (Candyman), presenza storica della saga, regala un’apparizione emozionante e dal valore quasi testamentario. Ottimo il resto del cast, peccato che il personaggio di Brec Bassinger non avrà più spazio, meritava di più. Nel complesso Final Destination: Bloodlines non reinventa la formula ma intrattiene con energia, ironia e una cura inaspettata per i dettagli. Ritorno sorprendentemente riuscito, anche se ci sarebbe piaciuto un colpo di scena finale meno tipico per il franchise.

Sorprendente rig hardware impiegato per le riprese, risoluzione nativa variabile tra 6K e 12K (Blackmagic Design Cinema Camera 6K, Blackmagic URSA Mini Pro 12K, Sony Alpha FX3, Sony CineAlta Venice 2) e aspect ratio 2.39:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-66 doppio strato. Persa l'opportunità di visionare le parti IMAX 1.90:1, la visione riserva un'eccellente qualità d'insieme. Risalto particolari anche in secondo piano, specie nelle numerose sequenze al buio o con luce scarsa, mantenendo la solidità dei neri al netto di poche transizioni in background sembra venire meno e non appartenere a scelte artistiche. Il Dolby Vision favorisce l'originale colorimetria e la maggiore dinamica delle luci. Non un risultato reference, ma pur sempre di eccellente livello.

Final Destination: Bloodlines – L

Solito Dolby Digital 5.1 canali per l'italiano (640 kbps) con una resa a malapena accettabile se l'ascolto avviene tramite impianto Home Theater, sentendo necessità di maggiore presenza specie dai canali posteriori e più in generale una dinamica contenuta che rende meno entusiasmanti le sequenze di morte. Notevole il Dolby TrueHD 7.1 (24 bit) inglese con oggetti ATMOS, che regala scariche di adrenalina, elementi verticali, bassi aggressivi e un'irruenza d'insieme che non manca di sorprendere, a partire dalla distruzione iniziale della Sky Tower.

Extra interessanti: commento audio dei registi Stein e Lipovsky, ricco di aneddoti sulla saga e sul nuovo film; breve featurette sul set con cast e troupe (6'); approfondimento sulle spettacolari scene di morte, in particolare l’apertura alla Sky Tower (7'); omaggio al grande Tony Todd e al suo iconico personaggio Bludworth (5'). Sottotitoli in italiano.

 

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