War Mongrels: la recensione dello strategico approdato su console

La strategia ai tempi della seconda guerra mondiale. Dopo il PC War Mongrels arriva anche su console. Come sarà andata?

War Mongrels la recensione dello strategico approdato su console

Una guerra da combattere in pochi

Uscito su personal computer nel 2021, War Mongrels arriva adesso anche su console e abbiamo potuto testare l'edizione dedicata a Xbox Series X, così da potervi dire le nostre impressioni. Se amate la tattica in tempo reale e vi intriga calarvi nel buio periodo della seconda guerra mondiale, continuate a leggere per scoprire la nostra recensione di War Mongrels! Ricordate nomi come Commandos, Desperados e il più recente Shadow Tactics? Bene, se avete passato ore e ore della vostra vita su questi titoli sappiate che stiamo parlando di un videogame che attirerà la vostra attenzione. War Mongrels ci cala nel bel mezzo della Seconda Guerra mondiale e ci fa iniziare l'avventura nei panni di Ewald e Manfred, catturati in quanto disertori dell'esercito tedesco. Un caso fortuito darà ai due l'occasione di riprendersi la propria libertà o quantomeno di distanziare il più possibile i feroci soldati alle loro calcagna. Dopo le prime battute di gioco la trama di War Mongrels inizierà a salire di livello e ai nostri due protagonisti si affiancheranno altri personaggi che andranno a formare con loro una squadra estremamente variegata e agguerrita. 

War Mongrels: la recensione dello strategico approdato su console
Possiamo avvicinare considerevolmente la telecamera

La narrazione è di alto livello e non fa nessuno sconto al giocatore: la brutalità della guerra viene mostrata senza troppi filtri e saremo letteralmente accerchiati da quanto di peggio ci sia stato nel secondo conflitto mondiale: fosse comuni, prigionie, esecuzioni sommarie e via dicendo. I personaggi hanno più o meno tutti storie credibili, ben scritte e con discreti percorsi di crescita, fattori che li rendono estremamente umani, per quanto con personalità figlie delle tragedie vissute. L'ambientazione è un altro protagonista, grazie anche a un buon numero di documenti dell'epoca che potremo ritrovare per una atmosfera ancor più immersiva. Tutto questo fa da sfondo al gioco vero e proprio, con il gameplay di War Mongrels che si cala in modo tendenzialmente tradizionale nel campo dei tattici in tempo reale. Osserveremo i livelli da giocare con una visuale isometrica dall'alto e saremo chiamati a svolgere specifici compiti sfruttando il poco che avremo a nostra disposizione cercando di non farci scoprire, fattore che quasi sempre diventerà sinonimo di morte. Raggiungere uno specifico punto, procurarsi un oggetto, passare inosservato dietro le linee avversarie, sabotare un piano nemico o magari mandare al creatore qualche soldato tedesco: tutte situazioni che ci troveremo a dover affrontare senza farci troppi scrupoli.

 

Ecco i nostri protagonisti
Ecco i nostri protagonisti
Tutto ha inizio da qui
Tutto ha inizio da qui
I toni sono mediamente scuri
I toni sono mediamente scuri

Ogni personaggio che avremo a disposizione, oltre a dei comandi di base, possiederà delle abilità uniche e sarà assolutamente necessario imparare a sfruttarle tutte per avere successo nelle missioni. Il ventaglio di possibilità è molto ampio e più incontreremo nuovi personaggi, più azioni potremo usare. Distrarre il nemico, attaccarlo più o meno silenziosamente, scalare, nascondere corpi, usare una bottiglia rotta come arma impropria e tanto altro ancora: questa una breve lista, giusto per capire le nostre potenzialità. Attenzione però, perché la parola “potenzialità” non significa che saremo delle macchine da guerra, anzi. Come nella realtà, essere in netta inferiorità numerica vuol dire essere perennemente in pericolo e avere la propria vita appena a un filo.

War Mongrels: la recensione dello strategico approdato su console
Lo stile degli intermezzi è davvero affascinante

Sino dal primissimo livello è chiaro come il tasso di difficoltà sia davvero alto, perché dovremo studiare al millimetro le mosse da fare in rapporto ai movimenti e alle postazioni dei nemici, con l’aggiunta che potremo mettere tutto in pausa per programmare i movimenti di ogni nostro personaggio per poi vederli agire all’unisono. Farla sotto al naso a un plotone dell'esercito tedesco però non è affatto semplice e le nostre azioni, spesso, porteranno al game over. Le variabili da tenere d’occhio sono diverse, non solo il campo visivo nemico, ma anche quello auditivo e quanto rumore creerà una data azione o l’uso di un oggetto specifico. Difficile, si, ma quando finalmente riusciremo nel nostro intento, la soddisfazione sarà tanta. Il gameplay però non si limita a questo, ma inserisce una meccanica più action grazie alla quale potremo ingaggiare veri e propri scontri a fuoco, sempre se avremo armi e proiettili.

I dolori della guerra combattuta col controller

Non aspettatevi la possibilità di tramutare lo stile tattico in uno sparatutto, ma in qualche occasione dovrete affrontare la battaglia a viso aperto, una interessante variazione sul tema.  Naturalmente, però, a fronte di qualsiasi buona idea bisogna capire quale sia l’effettivo risultato in game. Purtroppo il passaggio da pc a console non è stato indolore e nelle nostre partite abbiamo notato diversi problemi nell’utilizzo del controller. Fermo restando che si deve tenere a mente un discreto numero di combinazioni per riuscire a compiere quanto desiderato, c’è un macroscopico problema nella gestione delle abilità speciali: una volta aperta la “ruota” delle opzioni con il grilletto destro, il sistema di selezione è estremamente “ballerino”, rendendo difficile posizionarsi sulla skill desiderata in tempo per non perdere l’attimo necessario. C’è poi una certa imprecisione nella selezione degli oggetti da raccogliere a terra e gli scontri a fuoco in tempo reale patiscono un sistema di mira manuale inadeguato. Insomma, purtroppo se già a c'è una grossa difficoltà di base che farà dannare qualsiasi gamer, il passaggio da mouse e tastiera a controller è particolarmente traumatico e il rischio di avere una crisi di nervi con relativo lancio della periferica è spesso dietro l'angolo.

Siamo ben consci che adattare un simile gameplay sia sempre una sfida non facile, ma questa volta gli sviluppatori sembrano aver commesso qualche leggerezza di troppo. Tutto ciò è un vero peccato perché l'atmosfera è ottima e intrigante, una vera gioia per gli amanti di uno dei periodi storici più bui del pianeta. L'aspetto tecnico è ben curato e sfrutta ambientazioni in 2 dimensioni di buona qualità e pregevoli modelli poligonali dei personaggi, che potrete visionare anche da vicino grazie alla telecamera che può sia ruotare che zoommare dove vorrete. Le musiche sono molto di atmosfera e il doppiaggio in inglese è ben fatto, piacevolmente corredato da una traduzione italiana di tutti i testi, ma va detto che i caratteri scelti sono davvero piccoli. Insomma, come avrete capito War Mongrels è un titolo dai molti pregi, ma la qualità generale è minata da difetti non indifferenti che potrebbero mettere a dura prova la pazienza dei giocatori, che già saranno posti davanti a una difficoltà di base alta. Se una patch riuscisse a ridimensionare i problemi legati al gameplay, avremmo tra le mani un tattico non certo a livello dell'edizione PC, ma comunque più fruibile. War Mongrels su console è quindi da prendere in considerazione solo se si è pronti a un esercizio di pazienza, ma va detto che atmosfera e l'idea delle meccaniche risultano affascinanti e quando si inizia a prendere la mano con il gameplay, non mancano le soddisfazioni, anche in compagnia, vista la modalità co-op online. Consigliato, ma con riserva, fermo restando che gli sviluppatori potrebbero riservarci qualche sorpresa con futuri aggiornamenti.

War Mongrels

Versione Testata: Xbox Series X

7

Voto

Redazione

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War Mongrels

L'edizione console di War Mongrels porta con sé molto del buono visto su PC, ma perde tanto a causa di evitabili problemi dovuti ai controlli, che rendono frustrante un gameplay già difficile per propria filosofia. Per il resto abbiamo sottomano uno strategico di buona fattura, adatto a un pubblico hardcore che non si spaventa davanti a una sfida dove è necessario imparare un gran numero di meccaniche e passare svariate sessioni di gioco immersi in un sistema trial and error tanto punitivo quanto soddisfacente una volta giunti alla soluzione. Una buona trama e un discreto comparto tecnico fanno il resto. Guardiamo all'orizzonte sperando in una patch che rimetta d'accordo controller e la fuga per la libertà.