Tales of Symphonia Remastered: la nostra recensione!

Torna uno dei capolavori della saga jrpg Bandai Namco!

Tales of Symphonia Remastered la nostra recensione

Tales of Symphonia: la remastered di cui avevamo bisogno?

Tales of Symphonia è probabilmente il più conosciuto tra i jrpg made in Bandai Namco ed è sicuramente tra i migliori esponenti della saga e per molti è addirittura il migliore. Nato nel 2003 su Game Cube da una Namco che ancora non si era fusa con Bandai, grazie a un gameplay ben strutturato, a un'ottima trama e a una direzione artistica di alto livello si guadagnò le attenzioni di gamers e critica. La storia editoriale di Tales of Symphonia è quella di un gioco uscito su una console decisamente poco fortunata del punto di vista delle vendite e che grazie ai propri pregi venne portato su Playstation 2 (ma solo in Giappone), per poi approdare su  PlayStation 3 ben dieci anni dopo in una remastered che comprendeva anche il secondo capitolo, in verità abbastanza mediocre, Tales of Symphonia: Dawn of the New World che sino a quel momento era giocabile solo su Nintendo Wii. Non mancò anche una edizione pc e ci ritroviamo oggi a scrivere la recensione di Tales of Symphonia Remastered, il ritorno del solo capitolo originale per Nintendo Switch, Xbox One e PlayStation 4, con queste ultime due edizioni ovviamente compatibili anche su Xbox Series X/S e PlayStation 5, ed è proprio su quest’ultima console che lo abbiamo giocato.

Tales of Symphonia Remastered: la nostra recensione!
A fine battaglia arrivano soldi e punti esperienza!

Giudicare un simile prodotto mette davanti a una situazione abbastanza particolare: da un lato ci sono tantissimi ricordi (chi vi scrive ha fagocitato e adorato sia l’edizione Game Cube che quella PlayStation 3) e un titolo di grande qualità, dall’altro una nuova remastered che aggiunge davvero poco all’esperienza già vissuta, sia dal punto di vista tecnico che da quello del gameplay. Già il fatto che il prodotto sia stato pensato per il blocco di console di vecchia generazione, mostra un ovvio appiattimento della produzione che, a dirla tutta, sembra discendente quasi diretta dalla versione per personal computer del 2016. Graficamente c’è stato qualche leggero miglioramento da ricercarsi nel frame rate più regolare e nella risoluzione delle immagini, ma per notare davvero gli aggiornamenti si devono confrontare le primissime edizioni con quella attuale. Insomma, ecco la nostra recensione per capire se vale la pena mettere mano al portafogli e spendere questi 39,90 euro

 

La trama di Tales of Symphonia è ancora oggi intrigante, per quanto dai toni young adult, e vede il nostro protagonista, Lloyd, partire per un lungo viaggio assieme a Colette, sua amica prescelta per ripristinare il mana su cui si basa l’equilibrio del mondo. Assieme a loro due c’è un nutrito cast di personaggi che si uniranno al pellegrinaggio, come il giovane Genis e sua sorella Raine, senza dimenticare il mercenario Kratos, Regal, Zelos, Sheena e Presea, una combattente che scoprirete essere davvero… sopra le righe! La storia si dipana seguendo diversi stilemi della narrazione giapponese, ma offre interessanti spunti, come la storia del popolo mezzelfo, i Desiani, e alcuni colpi di scena che chi ancora non conosce Tales of Symphonia, si potrà godere a pieno. Per rendere ancora più immersivo il titolo, è presente un sistema di sketch opzionali a cui potrete assistere per scoprire alcune sfumature delle personalità dei protagonisti e non mancano alcune ripercussioni sulla trama principale derivate dalle vostre scelte, per quanto nulla di paragonabile a sistemi ruolistici di stampo occidentale. I protagonisti sembrano essere stati presi di peso da un manuale per la creazione di un jrpg, ma gli sviluppatori non si sono limitati a creare dei figuranti partendo dagli stereotipi, ma figure "vive" che hanno emozioni da esprimere e parere su quello che stanno vivendo, tanto che a volte anche solo un'espressione del viso sarà sintomo della personalità di un nostro personaggio e di quello che gli passa per la testa. Insomma, una caratterizzazione davvero ottima.

Tales of Symphonia Remastered: la nostra recensione!
Filosofia interessante

Perfetto per i neofiti, ma poche novità per la vecchia guardia

Si va avanti nella storia con vero piacere e il tutto si intervalla con l’esplorazione della world map e delle varie località, ma ovviamente molto del focus è puntato sui combattimenti che, come da tradizione Tales Of, sono action in tempo reale. Il gameplay di Tales os Symphonia Remastered ci vede combattere contro avversari ben visibili nella nostra esplorazione e ci trasporta in arene in tre dimensioni dove il movimento è però bidimensionale. Infatti gli spostamenti dei nostri personaggi, che potremo utilizzare uno alla volta mentre i restanti seguiranno le tattiche impostate, si limitano ad essere in avanti e in dietro. Oltre alle varie tecniche che potremo usare combinando tasti e inclinazione della direzione, c’è anche una barra che si riempirà in base ai colpi dati e che permetterà di scatenare l’attacco Unisono, dove ogni compagno eseguirà la propria mossa speciale. A questo si unisce il sistema delle exosfere, pietre che permettono di evolvere le proprie abilità. Visto attualmente, dopo aver giocato a Tales of Arise, il combat system risulta sicuramente limitato e già all’epoca era meno dinamico di quello di Tales of Xillia, ma oggi come ieri risulta comunque godibile e molto ben bilanciato, con la necessità di sfruttare il comando di parata a dovere e comprendere le capacità degli avversari per riuscire a portare a salvare la pellaccia. Insomma, è necessario un po' di ragionamento e non si può caricare a testa bassa.

 

Insomma, il ritorno di Tales of Symphonia è una remastered in senso stretto, né più né meno. Si nota qualche abbellimento visivo, ma davvero poca cosa e durante la nostra prova non sono mancati alcuni piccoli bug grafici come sfarfallii, sebbene con bassa frequenza. Sono stati migliorati i comandi di spostamento per quanto riguarda alcune fasi esplorative che, senza spoilerare, noterete andando avanti con la trama. Permane il fastidioso “effetto scatto” quando muoviamo il protagonista ai margini dei muri della mappa, fattore che si doveva assolutamente eliminare. Le musiche rimangono ottime, i filmati in stile anime anche (nonostante si faccia notare una non perfetta pulizia in alcune scene) e il doppiaggio giapponese è perfetto, soprattutto combinato con i testi a schermo in italiano non deludono. A dirla tutta, facciamo davvero fatica a consigliare questa edizione a chi ha già giocato il titolo, in quanto mancano extra o novità in grado di ingolosire e di giustificare i quasi quaranta euro richiesti. Rimane invece un valido titolo per chi non ha mai provato Tales of Symphonia e vuole scoprire perché è uno dei capitoli più amati della saga. Questi ultimi potrebbero apprezzare molto questa operazione di recupero e passare anche più di cinquanta ore in compagnia di Lloyd e i suoi compagni.

Tales of Symphonia Remastered: la nostra recensione!
Abbiamo fatto arrabbiare la persona sbagliata...

 

Versione Testata: PS4

7.5

Voto

Redazione

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Tales of Symphonia Remastered: la nostra recensione!

Questa nuova remastered di Tales of Symphonia lascia un po' il tempo che trova, in quanto i contenuti sono praticamente identici a quanto già visto e non manca qualche problemino tecnico che al giorno d'oggi si poteva assolutamente eliminare. Il tutto suona da operazione eseguita con il minimo sforzo e manca anche, a differenza della precedente remastered su PlayStation 3, il secondo capitolo, cioè Dawn of the New World. Alla base rimane ovviamente un ottimo titolo con un combat system che, nonostante un minimo svecchiamento, risulta dalle meccaniche un po' datate e che i gamer più giovani potrebbero fare fatica a metabolizzare. In ogni caso se volete provare uno dei Tales of più iconici, questa remastered fa per voi, ma se lo avete già giocato ci sono pochissimi argomenti per fare un nuovo giro sulla giostra.