Tails of Iron 2: Whiskers of Winter: Recensione di topi vs. pipistrelli

Tails of Iron 2: Whiskers of Winter gioco action Odd Bug Studio

Tails of Iron 2: Whiskers of Winter è dotato di una narrativa molto interessante, come il suo prequel, in cui bastano davvero pochi dialoghi - realizzati da fumetti in cui le parole sono sostituite da disegni, che tratteggiano il pensiero dei protagonisti - mentre un narratore specifica nei dettagli i fatti, per calarci nei panni di una lore profonda e oscura e violenta e ricca di disperazione, ma anche piena di speranza e ironia. La trama, sebbene non particolarmente originale, riesce a catturare l'attenzione grazie a una narrazione ben costruita e a personaggi che, pur nella loro semplicità, riescono a trasmettere emozioni autentiche. La sopravvivenza è una lotta costante e ogni decisione può fare la differenza tra la vita e la morte. Questo sequel, sviluppato da Odd Bug Studio e pubblicato da United Label, riprende le meccaniche di gioco del primo capitolo, ma le espande e le arricchisce con nuove sfide e pericolosissime ambientazioni. La storia infatti ci porta nelle lande ghiacciate del Nord, dove il protagonista, Arlo, un giovane ratto guerriero, deve affrontare una minaccia antica e potente: i pipistrelli ghiacciati e il loro esercito di non-morti. 

Tails of Iron 2: Whiskers of Winter: Recensione di topi vs. pipistrelli
I mostri sono davvero molto, molto cattivi.

Il viaggio di Arlo

Il tutorial funge da apripista non solo per avviare il prologo, ma anche per impartire i primi rudimentali comandi ad un gioco che a tutti gli effetti pesta il giocatore come un fabbro ferraio. Visitare alcuni store non è un banale acquisto di pozioni o equipaggiamento, ma elementi che giocano una precisa strategia nell'upgrade del personaggio che interpretiamo o che permette allo stesso di sopravvivere il più a lungo possibile. Questo è un action a tutti gli effetti, a cui viene richiesta una certa capacità di lettura delle situazioni di gioco in cui parare-contrattaccare, farlo con un'arma o un'altra, prevede di comprendere al meglio il nemico, il territorio e le proprio capacità offensive-difensive.

Il gameplay infatti è una combinazione perfetta di azione e strategia. I combattimenti sono intensi e richiedono una buona dose di abilità e riflessi, ma anche una pianificazione attenta anche e soprattutto all'uso delle trappole, una meccanica che prevede di gestire con estrema precisione questi oggetti, ma anche di osservare sempre il territorio, qualsiasi sia l'arena in cui si combatte. Ecco quindi che ogni scontro è una danza mortale, dove un errore può costare caro. La difficoltà del gioco è bilanciata in modo tale da offrire una sfida appagante, ma mai frustrante, per quanto spesso sia davvero molto ripida, almeno all'inizio. Inoltre, il sistema di progressione del personaggio è ben strutturato, permettendo ai giocatori di personalizzare Arlo in base al proprio stile di gioco. Le armi e le armature possono essere migliorate e potenziate, offrendo una vasta gamma di opzioni tattiche.

RAT-ATTACK

Tecnicamente questo brand si presenta con un buon livello artistico, con linee a matita che tratteggiano personaggi 2D, ma che spiccano nel loro potenziale quando iniziano a muoversi per lo schermo. Il motore di gioco è fluido e le animazioni sono ben fatte, contribuendo a rendere ogni movimento del protagonista e dei nemici perfettamente adeso allo stile di combattimento inizialmente lento, ma fulmineo nei tempi di risposta degli attacchi. Le ambientazioni sono ricche di dettagli e ogni area esplorata racconta una storia. Dai villaggi innevati alle caverne oscure, ogni luogo è unico e pieno di segreti da scoprire. La direzione artistica è semplicemente splendida, con uno stile visivo che mescola elementi dark fantasy con un tocco di fiaba gotica. I colori freddi e le ombre profonde contribuiscono a creare un'atmosfera di tensione e mistero che pervade tutto il gioco.

Tails of Iron 2: Whiskers of Winter: Recensione di topi vs. pipistrelli
Meglio fare rifornimento prima di una nuova avventura.

I motivi di cui sopra, il mix di disegni, gameplay e in generale la loro, sono fondamentali per apprezzare il risultato finale di un prodotto maturo e piacevole. 
La colonna sonora è certamente fonte d'ispirazione, le musiche accompagnano perfettamente le avventure di Arlo, sottolineando i momenti di tensione e di calma con melodie evocative e coinvolgenti. Gli effetti sonori sono altrettanto curati, con suoni realistici che rendono ogni combattimento ancora più immersivo. 

Questo gioco indie è in generale ben fatto, ma l'ispida curva di crescita dei primi momenti potrebbe destabilizzare la "fede" in questo gioco anche di chi spesso ama il genere. A questo è anche corretto aggiungere che non sempre è colpa del giocatore, a volte non è chiarissimo comprendere le meccaniche a schermo, anche se dopo un po' di tempo trascorso sopra di esso si inizia ad anticipare le mosse avversarie, ma soprattutto è ben confezionato in quasi tutti gli aspetti principali, quindi non lasciatevelo scappare.

Tails of Iron 2: Whiskers of Winter

Versione Testata: PS5

8.5

Voto

Redazione

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Tails of Iron 2: Whiskers of Winter

Tails of Iron 2: Whiskers of Winter è quel tipo di action che ti stupisce, nonostante comunque un ottimo primo capitolo. Una bellissima narrazione, anche se semplice e un sistema di combattimento efficace per un indie che è già nel cuore.

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