Survival Kids, la recensione dell'avventura Konami per Switch 2

Tra i cinque titoli di lancio per Switch 2, Survival Kids è quello pensato per i più piccoli

Survival Kids, la recensione dell'avventura Konami per Switch 2

Se vi ricordate di Survival Kids, l'avventura proto-survival realizzata da Konami per Game Boy Color nel 1999, con ogni probabilità siete troppo vecchi per Survival Kids, pubblicato sempre da Konami, ma questa volta nel 2025 e per Nintendo Switch 2. La cartuccia per la gloriosa console portatile Nintendo, nella sua incarnazione a colori, è infatti ricordata in particolare modo per la difficoltà, i Survival Kids di oggi si rivolgono invece ai numerosi giovani giocatori alle prime armi in cerca di qualcosa da giocare in autonomia sulla nuova Switch 2 di famiglia. 

I Survival Kids alla deriva su Switch 2

I ragazzini del titolo sono come sempre in cerca di nuove avventure quando si imbattono in una misteriosa mappa del tesoro. Il gruppo si lancia immediatamente a caccia del mitico bottino, ma una brutta mareggiata li disperde naufraghi su un’isola ben lontana dalla loro destinazione. Questo breve incipit serve a giustificare e sorreggere la struttura di gioco composta da una serie di isole in cui i ragazzini, da soli o in coop tra amici, dovranno trovare e raccogliere le risorse necessarie a completare le missioni richieste per sistemare la zattera e procedere verso l’isola successiva. 

Survival Kids, la recensione dell

Tutto è pensato per essere facilmente accessibile anche a chi impugna un controller per la prima volta o quasi. Gli incarichi da svolgere, ad esempio, richiedono sempre la raccolta di un certo qual numero di materiali, visualizzati tramite icone affiancate da un numerino che si aggiorna in tempo reale mentre si consegnano le parti raccolte.

Gameplay semplificato per i più piccoli

Perdersi, più o meno metaforicamente, è abbastanza impossibile, sia per la dimensione contenute delle isole, sia per l’onnipresente indicatore a video che segnala in ogni occasione al giocatore la prossima mossa da compiere. Anche le azioni risultano semplificate: per ricavare legna, ad esempio, basta avvicinarsi a un albero e premere ripetutamente A per ritrovarsi in breve con un tronco reciso, dopo di che premendo nuovamente A per una manciata di volte il nostro personaggio affetterà in tronco in comodo pezzi trasportabili. Poi entra in gioco la stamina: trasportare pesi stanca i ragazzi e l’esaurimento delle forze li costringe a rallentare nei loro compiti mentre l'indicatore della stamina torna a riempirsi. Alcuni compiti per, come arrampicarsi per lunghi tratti sui rampicanti, richiedono invece abbondanti dose di stamina e per procurarsene è necessario raccogliere le risorse naturali presenti sulle isole e cucinarle. 

Come già evidente da queste prime righe, le cose da fare sono parecchie e presto aumentano. Non ci vuole molto prima di trovare una canna da pesca, ad esempio, utile tanto per mettere pesci in tavola, quanto per raccogliere oggetti lontani e risolvere semplici puzzle. In ogni situazione, ad ogni modo, la soluzione al problema che si sta affrontando è sempre a portata di mano e ben evidente, serve solo un po' di pazienza, almeno se si è da soli. Ciascuna azione infatti comporta il consumo di una barra della fatica, che si muoverà molto più velocemente se ad seguirla sono invece tre o più naufraghi in contemporanea (da soli, infatti, si è efficaci come in coppia, per questioni di bilanciamento). In altre occasioni invece è più efficiente dividersi i compiti: se lungo il tragitto ad esempio si trova una parete di piante rampicanti da scalare serviranno più dosi di stamina che si ottengono cucinando del cibo. In presenza di più giocatori, in questo occasioni si piò guadagnare tempo se uno può dedicarsi all’attività di cuoco al campo base mentre l’altro si avventura all’inseguimento dell’indicatore dell’obiettivo sulla mappa. 

Sfide opzionali e obiettivi nascosti

Il livello di sfida si alza leggermente quando si esce dal binario degli obiettivi obbligatori di ciascuna isola e ci si muove alla ricerca di quelli nascosti che fruttano stelle, la cui importanza diventa evidente solo alla fine del gioco, di fronte all’imponente richiesta di queste stesse stelle per sbloccare il livello finale, per altro beffardamente il più ispirato e fantasioso dell’intera esperienza di gioco, che comunque è un bel crescendo, dove nella fase finale appaiono anche sezioni platform e più action. Resta certo un gioco dedicato ai più piccoli e inquadrato in quest’ottica è difficile trovargli dei difetti, anche se ammetto che lo sto sostenendo sulla base della mia percezione di cosa possa piacere a un bambino senza averlo mai fatto provare il gioco a un bambino in carne e ossa, quindi prendete la valutazione con le pinze.

 

Survival Kids

Versione Testata: Switch 2

7

Voto

Redazione

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Survival Kids

Survival Kids è un gioco destinato ai più piccoli e in quest'ottica si rivela molto adatto, proponendo meccaniche chiare, semplici, che nel corso del gioco evolvono e aumentano. In questo senso è interessante il lavoro fatto sul genere survival, scomposto e ricomposto nelle sue parti fondamentali. Risulta però altrettanto vero che al di là dei giocatori alle prime armi, per chiunque altro Survival Kids può risultare un passatempo intrigante a piccole dosi, per poi stancare sulla lunga distanza. 

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