Chronicles Of Mystery : il rituale dello scorpione
di
Alessandro Cossu
Un anno fa, giorno più giorno meno, i signori della City Interactive tentarono l'affondo nel mondo delle avventure grafiche con “The Art Of Murder”, un titolo a base di omicidi, indagini, agenti del Federal Bureau of Investigation ed altre amenità. Il risultato non fu dei più convincenti ma, evidentemente, in Polonia non si abbattono facilmente ed eccoci qui, oggi, a recensire la loro ultima ma non ultima fatica, “Il rituale dello Scorpione”.
Alcune location saranno piene zeppe di oggetti : trovare tutto quel che c'e' da trovare richiederà non poca pazienza.
Gli oggetti da trovare saranno molti e tutti utili allo scopo.
Alcuni scorci sono piuttosto evocativi,come nella foto qui sopra.
Il prodotto oggi sotto esame si presenta in una scatola cartonata molto piacevole alla vista, con all'interno la più classica confezione in stile DVD, contenente il manuale ed il disco di gioco; da bravi ragazzi quali a volte siamo, spulciamo il manuale ben redatto in Italiano, ma decisamente scarno : sicuramente, una cura maggiore, così come una maggiore dovizia di dettagli - almeno nella panoramica dei personaggi, ci avrebbe fatto piacere. Sia come sia, iniziamo il relativamente breve processo di installazione (grazie anche all'adozione di una macchina che supera di parecchie lunghezze quella consigliata : per tutti i dettagli vi rimandiamo al nutrito box hardware in fondo a questa pagina), ed ecco che siamo pronti ad iniziare. Il gioco inizia con un lungo filmato invero piuttosto evocativo, che racconta di tempi lontani e miti ormai dimenticati (vale il prezzo del biglietto : da vedere) per poi catapultarci immediatamente nel presente, a casa della nostra bella protagonista, l'archeologa Sylvie Leroux, impegnata in una conversazione con lo zio. Questo famoso archeologo novello Indiana Jones, le rivela concitatamente d'essere entrato in possesso di misteriosi ed antichi artefatti e, quasi di conseguenza, la invita a raggiungerlo nella ridente Malta. Miss Leroux, che vive a Parigi, non ci pensa due volte e si imbarca in un viaggio che la porterà in giro per il mondo, da Roma a Istanbul, passando per Gozo e La Valletta...ed é in questo momento preciso,che entreremo in scena noi, per svelare i segreti del Rituale dello Scorpione.
Il giochino in questione, quindi, apre “col botto” e sulla carta, si appresta a regalare al giocatore un'avventura in stile “Indy”, ma sfortunatamente così non sarà o, almeno, non completamente. Infatti, se é vero, come é vero, che la trama é complessivamente robusta, il titolo distribuito da Leader stenta a decollare, per una serie di ottime ragioni : la prima fra tutte é la qualità altalenante degli enigmi, che spaziano da quelli a difficoltà risibile, a quella dove ogni singolo pixel a schermo può nascondere la risoluzione di un puzzle. Inoltre, anche i personaggi che fanno da contorno alla storia mancano di spessore, finendo fin troppo presto nel dimenticatoio...e, a proposito di “fine”, anche il gioco stesso, specialmente se si é avvezzi al filone in questione, finirà con una certa rapidità : una decina di ore, infatti, permetteranno di venire a capo dell'enigma in questione con, tutto sommato, poca soddisfazione generale.
Il grosso "?" sulla destra,se premuto,indicherà in real-time quali oggetti controllare...il che,non é proprio una cosa buona.
Chi non vorrebbe una rosa dei venti,sul proprio contachilometri?
In alcuni casi - ma non sempre,il livello di dettaglio é piuttosto alto.
La storia si dipana via via in modo relativamente anonimo o, comunque, poco convincente, nonostante siano stati chiamati in causa i servizi segreti Israeliani, il Vaticano e i Cavalieri Ospitalieri; il peggio, in tutto questo, é che i momenti clou - i colpi di scena, per intenderci, saranno relegati spesso a meri filmati d'intermezzo (realizzati in bassa risoluzione), relegando il pupazzetto vivente (il giocatore, ndAleNet), al ruolo di spettatore inerme. A corredo di ciò, come detto poche righe più sopra, i personaggi non giocanti - con i quali intavoleremo lunghe discussioni a risposta multipla, sono spesso desolatamente piatti e, nonostante quello che sembra magari un ruolo di primo piano, finiscono per essere delle macchiette, utili allo scopo del proseguire, ma nulla di più. Il cardinale, il linguista, l'ispettore : tutte persone virtuali che dovrebbero avere un ruolo attivo nella storia, ma che, a conti fatti, detto quello che devono, diventano utili come un uovo di Pasqua a Natale.
Una avventura grafica tale non può definirsi, senza una quantità di enigmi da risolvere : “Il Rituale dello Scorpione”, sotto il profilo della quantità di puzzle da risolvere, certamente non lascia a desiderare, mentre pecca un po' nella qualità degli stessi. In pieno stile “Punta & Clicca”, infatti, saremo chiamati a “puntare” e cliccare su ogni oggetto attivo sullo schermo, sia esso un personaggio o un qualcosa da toccare, analizzare, desumere, dirimere. Non ci sono altre cose da fare,non esistono variazioni, non c'e' finale alternativo, ne altro : si chiacchiera con un tizio fino alla fine delle risposte possibili, si raccoglie quanto si deve, si risolve un problema e avanti al prossimo, fino all'inevitabile fine. La presenza di un paio di “easter eggs” nel gioco, tuttavia, dona un minimo di piacere nella scoperta...scoperta che lasciamo, ovviamente,nelle vostre abili mani.
Graficamente parlando, ci troviamo di fronte ad un titolo superiore all'opera prima della City Interactive, di almeno un paio di lunghezze; i fondali prerenderizzati dove ci muoveremo - in una sorta di finto 3D, sono quasi sempre ben realizzati : anzi, alcune location sono al limite dello spettacolare, quasi ci trovassimo di fronte ad uno splendido dipinto ad olio (segno che il caro, vecchio Wintermute Engine fa sempre il suo sporco lavoro). Sui fondali sono stati aggiunti anche degli effetti dinamici, come l'alternarsi del giorno e della notte, cosa questa che dona un tocco di realismo in più all'intera opera. Sono frequenti i filmati d'intermezzo, a volte anche piuttosto evocativi, ma realizzati in bassa risoluzione, il che, purtroppo, sminuisce il lavoro svolto; sul fronte audio, troviamo invece una buona colonna sonora, che si sposa con un buon doppiaggio in Italiano e buona resa dei menù (sempre in Italiano).
In definitiva, questa nuova avventura grafica dei signori della City Interactive, pur essendo sicuramente superiore all'opera prima, non ci ha convinto pienamente : vuoi per la scarsa longevità, per la qualità altalenante dei problemi da risolvere e per il grado di immedesimazione non propriamente elevato, ci sentiamo di consigliarlo essenzialmente a chi vive di pane e avventure grafiche...o, in alternativa, a chi si avvicina a tale mondo per la prima volta.
Il menù iniziale,invero piuttosto evocativo.
Alcuni personaggi saranno piuttosto...reticenti:occorrerà parlare con loro a lungo.
Lo zio della protagonista se la passava piuttosto bene,a giudicare dalla sua casetta!
Chronicles Of Mystery : il rituale dello scorpione
Questa nuova avventura grafica dei signori della City Interactive, pur essendo sicuramente superiore all'opera prima, non ci ha convinto pienamente : vuoi per la scarsa longevità, per la qualità altalenante dei problemi da risolvere e per il grado di immedesimazione non propriamente elevato, ci sentiamo di consigliarlo essenzialmente a chi vive di pane e avventure grafiche...o, in alternativa, a chi si avvicina a tale mondo per la prima volta.
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