D&D: Dark Alliance, botte d’autore in salsa fantasy. Almeno nelle premesse!

DD Dark Alliance botte dautore in salsa fantasy  Almeno nelle premesse
Se come noi siete amanti del fantasy, sicuramente avete riposto molte aspettative su Dungeons & Dragons: Dark Alliance, titolo basato sui racconti di R.A. Salvatore che hanno dato vita all’universo dei Forgotten Realms. Ci troviamo davanti a un hack & slash dove i protagonisti sono quattro personaggi (attendendo novità nelle prossime espansioni) che hanno lasciato il segno nell'immaginario dei lettori: l’elfo scuro Drizzt, il nano Bruenor, il barbaro Wulfgar e la sempre letale Catti-Brie. Il ben assortito gruppo si lancia in battaglia per cercare di frenare i malvagi istinti di oscure creature attratte dal potere di un cristallo imbevuto della magia di sette lich… si, avete perfettamente capito che ci troviamo nel bel mezzo della trilogia letteraria delle Terre Perdute. Insomma, un ottimo viatico per dare il via a una storia intrigante e coinvolgente, ma come si è comportato questo Dark Alliance, prendendo in mano il controller? Partiamo dall'idea di base: potrete perfettamente giocare da soli (facendo una fatica immane a progredire), ma il titolo è stato espressamente pensato per il multiplayer per dare vita a gruppi di avventurieri pronti a combinare le proprie forze per prendere a mazzate goblin e altre mostruose creature. 
 
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Di per sé l’idea potrebbe anche funzionare (non abbiamo avuto problemi di sorta a giocare online), ma tutto il contorno è decisamente scarno. A salvarsi è la struttura dei personaggi che dispongono di un discreto (discreto, non buono) mix di colpi normali e speciali per dare vita a combo mediamente varie, con la possibilità di crescere e apprendere nuovi talenti. Ad essi si lega un interessante sistema di loot e crafting (con tanti materiali da raccogliere) che permette di accedere a nuove armi e armature capaci di far crescere considerevolmente le nostre potenzialità. Inoltre la giocabilità dei quattro eroi è stata sufficientemente differenziata, così da dare effettivamente la sensazione di utilizzare stili di combattimento diversi. Di volta in volta, partendo da un unico hub che funge da campo base, andremo a esplorare ambientazioni irte di pericoli che potremo affrontare in modo non lineare, grazie a un discreto level design fatto di tesori da scovare, strade differenti da prendere, trappole e tanti nemici da sconfiggere. Interessante l’inserimento di postazioni di riposo che potremo utilizzare per “ricaricarci” o rifiutare per aumentare la probabilità di recuperare un bottino prezioso a fine livello. 
 
Ecco, purtroppo il buono del gioco finisce qui, a causa di alcuni difetti difficilmente perdonabili, a partire da una realizzazione tecnica estremamente rivedibile, con una grafica che non ci avrebbe fatto impazzire nemmeno a metà della scorsa generazione, tra animazioni legnose e movimenti non sempre precisi, anche con il “lock on” ben piantato sugli avversari”. Un vero peccato, perché l’immedesimazione ne risente ampiamente. Ancora peggio notare una intelligenza artificiale avversaria davvero insufficiente, con nemici che raramente sembrano mettere in campo una reale tattica per riuscire a sconfiggerci, puntando quasi sempre sull’attaccarci a testa bassa. Ancora peggio il fatto che si nota una errata calibrazione delle reazioni avversarie, basata unicamente sulla distanza dai giocatori. Se ci terremo a distanza di sicurezza dagli antagonisti, questi non faranno assolutamente nulla nei nostri confronti, magari continuando a discutere tra loro mentre noi li colpiremo con i nostri attacchi a distanza sino a farli morire. Anche a quel punto, i loro compagni non daranno alcun segno di reazione, attaccandoci unicamente quando ci avvicineremo abbastanza. Ecco, in questi elementi si può riassumere il risultato di Dungeons & Dragons: Dark Alliance, cioè una buona base sviluppata in modo grossolano. Magari qualche fan dell’ambientazione e del gioco in cooperativa lo troverà gradevole per qualche serata, ma se non dovessero accadere miracoli in fase di patch ed espansioni, questa avventura non può certo essere definita un successo.
 
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D&D: Dark Alliance, botte d’autore in salsa fantasy. Almeno nelle premesse!

Versione Testata: Xbox Series X

6.5

Voto

Redazione

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D&D: Dark Alliance, botte d’autore in salsa fantasy. Almeno nelle premesse!

Dungeons & Dragons: Dark Alliance arriva sul mercato con diversi problemi al seguito che ne minano il divertimento, per quanto alcuni potranno essere sicuramente limati con patch ed espansioni (già previste). Tecnicamente indietro e con una intelligenza artificiale a dir poco rivedibile, il titolo dedicato ai Forgotten Realms rimane, per ora, divertente solo se avrete un party affiatato di amici con cui giocarlo ma, badate bene, il divertimento non deriva tanto dal gioco stesso, quanto appunto dalla possibilità di avere qualche amico fidato con cui passare un pomeriggio in relax tra chat vocali e meccaniche hack & slash senza particolari pretese. Ad oggi Drittz e compagni portano a casa una sufficienza traballante.