Superman Film Collection 4K - La recensione video e audio

Luci e ombre su un cofanetto da collezione con criticità audio, assenza di sottotitoli e limitata attenzione alla lingua italiana

Sono trascorsi 45 anni dal primo Superman di Richard Donner, e quelli con Christopher Reeve sono ancora oggi tra i film più amati non solo dai cinefili che all'epoca li videro in sala. L'intera saga con Reeve è arrivata questo mese da Warner Home Video in uno splendido cofanetto in metallo, che contiene 5 steelbook con gadget da collezione.

Il primo Superman era già stato distribuito in precedenza in 4K, con audio italiano ma non in Italia, mentre ora sono tutti assieme, compreso la tanto bistrattata versione di Richard Donner (2006) per il secondo film. Si tratta di un'uscita piuttosto ricca di extra e aggiornamenti in ambito video, dove per un fattore di completezza manca solo l'estesa di Superman IV.

Dieci anni di Superman al cinema

Superman (1978)

L'avventura di Superman qui raccontata abbraccia 10 anni di Hollywood, dal 1978 al 1987, l'exploit artistico e commerciale del primo film, ad anni luce dall'avvento della computer grafica, fece sognare le platee di milioni di giovani. L'arrivo del bambino dal distrutto pianeta Krypton, il supereroe celato sotto i panni di un timido e impacciato giornalista del Daily Planet, l'amore per la collega Lois Lane (Margot Kidder), lo scontro con Lex Luthor - Gene Hackman. Una storia discretamente interessante che per la presenza tra gli sceneggiatori di Mario Puzo (saga del Padrino) avrebbe potuto dare ancora di più.

L'idea di Donner fu di scegliere un attore sconosciuto per il ruolo principale, mentre c'era che puntava a volti noti come Steve McQueen, Clint Eastwood, Dustin Hoffman, cui venne anche offerto il ruolo di Luthor. Arrivò a proporsi spontaneamente anche Stallone, ma senza ricevere risposta. Fece scalpore il cachet guadagnato da Marlon Brando: per 12 giorni trascorsi sul set si mise in tasca 3,7 milioni di dollari + l'11,75% dell'incasso, portando il suo introito a un totale di circa 19 milioni di dollari. Non contento intentò causa contro la Warner chiedendo un risarcimento di 50 milioni di dollari per non essere stato pagato completamente.

Superman II (1980)

Superman II resta il migliore a partire dalla narrazione, script brillante e divertente sempre con la collaborazione di Puzo. Convincenti gli antagonisti giunti anche loro da Krypton sul pianeta Terra, liberati dall'eterna prigione dopo che Superman ha evitato che una bomba all'idrogeno deflagrasse in quel di Parigi. Il generale Zod (Terence Stamp), Ursa (Sarah Douglas) e Non (Jack O'Halloran) mettono a ferro e fuoco il pianeta, mentre Luthor si spinge fino al Polo Nord in cerca di un modo per indebolire Superman.

Il film originariamente fu diretto da Richard Donner, il quale venne estromesso dai produttori Salkind quando aveva già realizzato quasi per intero il film: la mano passò a Richard Lester, il quale completò il 20% di scene mancanti. In questa edizione è inclusa anche la “Richard Donner Cut”, con diverso approccio narrativo e ancora più interessante rispetto alla theatrical.

Superman III (1983)

Superman III iniziò a mostrare il fianco con un racconto meno efficace, specie nella prima parte. L'intera storia gravita (eccessivamente) attorno allo spiantato August Gorman (Richard Pryor), che si scopre geniale programmatore di computer. Per non finire in galera dopo aver truffato la stessa società che l'ha assunto viene costretto dal titolare a provocare un nubifragio in Sud America prima, e poi a recuperare un frammento di kryptonite. Il misterioso componente tossico genererà un diverso Superman, più cattivo e insensibile, fino a un vero e proprio sdoppiamento.

Tutto sommato anche in questo caso l'opera, tecnicamente sempre figlia di quegli anni, vale la pena di essere percorsa anche se criticabile: lo spazio dato a Pryor mise in ombra lo stesso Reeve, per la ricerca della gag a tutti i costi da parte del regista. Del resto l'attore afroamericano era uno spettacolare stand-up comedian, che dopo un'apparizione televisiva in cui prendeva in giro Superman spinse il produttore Salkind a scritturarlo. Tra gli attori dei primi due film che tornavano in scena c'è ancora l'amata Lois (Kidder), mentre l'antagonista è il grande Robert Vaughn che di fatto prendeva il posto di Gene Hackman anche se con diverso ruolo. Il film incassò decisamente meno, pur restando nella rosa dei più visti specie all'estero, portando a mettere in stand-by l'ipotesi di un nuovo film e in seguito alla cessione dei diritti.

Superman IV (1987)

A riportare in auge il supereroe DC con Superman IV (The Quest For Peace) ci pensarono i proprietari della Cannon Group, Menahem Golan e Yoram Globus, che sognavano il grande salto con un vero blockbuster. Reeve tornò nei panni di Superman a patto che venisse approvato il budget per un altro film di cui sarebbe stato protagonista: Street Smart – Per le strade di New York (1987), interessante thriller di Jerry Schatzberg che fu visto anche a Cannes.

Fu imbastita una storia ben poco coinvolgente che poneva al centro la corsa agli armamenti nucleari, messa in scena penalizzata dal dimezzamento del budget da 36 milioni di dollari a 17 milioni, non ultima la fuga di parte delle maestranze che nelle precedenti produzioni si erano occupate degli effetti speciali. Nonostante la buona mano registica di Sidney J. Furie (Entity) e il ritorno di Gene Hackman nei panni di Luthor, il risultato fu impietosamente scadente e non all'altezza delle aspettative del pubblico. L'incasso statunitense non andò oltre i 15 milioni, ma alla fine la produzione cadde in piedi grazie alle entrate complessive su scala mondiale di 36 milioni di dollari.

Superman 5 film 4K - Come si vedono

Il primo film, già editato all'estero in 4K, è la prima volta che viene reso disponibile anche in Italia, accompagnato dal resto del franchise con Reeve. Chi si aspetta un risultato tecnico superlativo rimarrà piuttosto deluso, perché soprattutto i primi due film sono limitati da transizioni dove le immagini riportano una pesante grana mista a eccessi cromatici. Tutti i film sono offerti su dischi BD-100 triplo strato: Superman (aspect ratio 2.40:1), Superman II di 127' minuti (aspect ratio 2.40:1), Superman II “Dick Donner Cut” di 110' minuti (aspect ratio 2.35:1), Superman III (aspect ratio 2.35:1) e Superman IV (aspect ratio 2.40:1). Al netto degli effetti ottico-visivi dell'epoca tra blue screen, retroproiezioni, matte painting e miniature, il livello di contrasto è piuttosto altalenante così come il dettaglio, per quanto superiore almeno in parte alla controparte Blu-ray Full HD /SDR.

L'unico a includere il Dolby Vision è il primo film, il resto delle opere è presentato in HDR-10, per una superiore resa delle luci e inferiore compressione dinamica, pur senza raggiungere il medesimo livello di precisione. Addirittura nel secondo ci sono lievissimi accenni di banding all'inizio (con non uniformità delle sfumature di bianco), quando viene ripresa la cupola sotto la quale sono detenuti i tre criminali spaziali. La resa tecnica migliora da Superman III, ma nel quarto saltano fuori ancor di più tutte le magagne legate a effetti speciali non così all'altezza della situazione, ponendo l'accento sul limitato budget.

Superman 5 film 4K - Come si sentono

L'audio italiano in una parola? Mediocre. Proporre i film in 4K con tracce identiche se non peggiori di quanto ascoltato sui vecchi DVD è piuttosto imbarazzante. Ci sono passaggi in cui il parlato è opaco e critico, specie per i primi due film, dove non vale il ragionamento sulla progressione tecnica riscontrata nelle immagini. Superman II è in Dolby Digital mono contro il Dolby Digital stereo del primo Superman e dei rimanenti due.

Per tutti un ascolto che non vale il transito per l'impianto Home Theater, a meno di non scegliere l'originale Dolby ATMOS. Solo in quest'ultimo caso si apre a un vero panorama stereofonico, con alcuni efficaci elementi discreti, bassi, effetti posteriori e nel complesso un interessante ingaggio multicanale anche se privo di elementi verticali. Sul podio dell'ascolto inglese sale Superman II, entrambi i montaggi, con ulteriore dinamica e sonicità degli elementi, mentre la medaglia di legno va insospettabilmente al quarto film, che anche in originale offre una presentazione piuttosto datata. Per inciso la “Dick Donner Cut” è priva di lingua italiana e accompagnata unicamente da sottotitoli.

Superman 5 film 4K - Gli extra

A peggiorare la situazione l'assenza di sottotitoli in italiano dai commenti sui cinque i film. Unica eccezione l'introduzione di Dick Donner alla versione con il suo montaggio di Superman II, ringraziando coloro che lo hanno convinto a curarne la 'riesumazione'. 

Ogni singola steelbook offre anche la versione Full HD su Blu-ray del film, con vari extra a corredo ma tutti già pubblicati. Ricordiamo per ciascuno un ampio making of attorno ai 50' minuti con interventi di parte di cast e troupe; raccolte di cartoni animati più o meno legati al supereroe; il restauro della “Dick Donner Cut” (13'); 20' minuti di scene tagliate per Superman III e 31' minuti da Superman IV. Sottotitoli parziali in italiano.

All'interno della quinta steelbook sono presenti: certificato di numerazione limited, fumetto dell'epoca, libretto con raccolta fotografica dai film e cartolina pseudo lenticolare con i tre criminali del secondo film.

6.5

Voto

Redazione

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Superman Film Collection 4K - La recensione video e audio

Considerando il valore delle cinque opere presentate si sarebbe potuto fare un maggiore sforzo per andare incontro anche agli appassionati italiani. Sottotitoli assenti sui commenti, tracce audio scadenti, niente italiano sulla "Dick Donner Cut" non giocano a favore di un cofanetto per cui occorre sborsare oltre 100€.