F1 – Recensione dell'edizione 4K italiana
Girato a risoluzione fino 8.6K, spettacolo non solo video ma anche Dolby ATMOS

F1 ha confermato Joseph Kosinski uno dei pochi registi contemporanei capaci di trasformare un genere iper-codificato in un’esperienza sensoriale ad alto voltaggio. Dopo il trionfo di Top Gun: Maverick è tornato a giocare la carta del blockbuster “classico”, costruito su adrenalina pura, personaggi magnetici e un apparato tecnico calibrato al millimetro. Il risultato è un film che non pretende di reinventare le storie di motori e rivalità, ma che sa esaltare ogni singolo cliché fino a farlo brillare come nuovo.
Al centro del racconto Sonny Hayes, interpretato da un Brad Pitt in stato di grazia: veterano delle corse che passa da un circuito all’altro come un mercenario del volante, guidato più dall’istinto che dalla voglia di gloria. La sua vita cambia quando un vecchio amico, dirigente di una squadra corse F1, gli propone di affiancare il giovane fenomeno Joshua Pearce, interpretato con sorprendente carisma da Damson Idris. La dinamica della coppia è la classica collisione tra esperienza e arroganza, tra romanticismo della “vecchia scuola” e tecnicismo dell’era moderna: nulla di nuovo, certo, ma raccontato con un’energia contagiosa.
Il film vive soprattutto attraverso le sequenze di gara, girate da Kosinski con una padronanza che rasenta l’ossessione. Le camere montate sulle monoposto, gli obiettivi grandangolari che accarezzano l’asfalto, i sorpassi vissuti come piccoli terremoti rendono ogni corsa un frammento di cinema immersivo. Il concept visivo IMAX (con formato immagine più esteso in verticale, 1.90:1) aumenta l’esperienza in misura quasi fisica tra vibrazioni, rumori, accelerazioni, catapultando in pista.
Il comparto sonoro è un altro protagonista. Il mix tra rombi di motore, bruschi cambi di marcia e silenzi strategici è un lavoro minuzioso, modellato per esaltare la tensione e accompagnare un montaggio che non concede tregua. Hans Zimmer non si smentisce con una colonna sonora che alterna epicità elettronica, richiami a vecchie partiture e brani musicali pensati per conquistare un pubblico intergenerazionale. Tra Led Zeppelin, pop contemporaneo e una ballata destinata a far parlare di sé, è andata a crearsi una playlist che funziona come collante emotivo.

Il cast di supporto arricchisce ulteriormente il quadro: Javier Bardem porta una dose inaspettata di humor elegante, mentre Kerry Condon infonde al suo personaggio una determinazione incisiva e moderna, trasformandolo in una delle presenze più fresche dell’intero film. Le dinamiche con Pitt, sia in pista che fuori, creano alcune dei momenti più riusciti.
Un blockbuster d’altri tempi confezionato con gli strumenti del presente: lungo ma scorrevolissimo, spettacolare ma non vuoto, emozionante senza scadere nel melodramma, che non punta alla complessità ma all’impatto. Per chi ama il cinema “grande”, quello da sala con una grandezza di schermo (im)possibile da ricreare al di fuori e una corsa impossibile da perdere.

F1 4K - Come si vede
Girato interamente digitale a risoluzione variabile tra 6K e 8.6K con un vasto rig hardware (DJI Ronin 4D, Red Komodo, Sony CineAlta Venice 2 Rialto Mini, Sony CineAlta Venice e Venice 2, iPhone 15 Pro Max), si è poi giunti al master finale 4K usato per la creazione dell'edizione UHD (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-100 triplo strato. La differenza sostanziale tra Home Video e versione cinema è nel formato dell'immagine 2.39:1 per la prima e 1.90:1 IMAX per la seconda.
Tecnicamente siamo a un livello reference per le immagini, rese ancor più fedeli alla cinematografia di Claudio Miranda (Vita di Pi, Top Gun: Maverick) in virtù del Dolby Vision. In tal senso ci si è potuti avvicinare all'originale dinamica delle luci e all'intensità colorimetrica, specie in presenza di schermi 10 bit nativi, possibilmente OLED come nel caso del nostro Panasonic Z85 55” pollici. Neri profondi, solidità d'insieme, dettagli elevati anche in secondo piano e spettacolo che cresce esponenzialmente con le dimensioni dello schermo. Una solida esperienza visiva.

F1 4K - Come si sente
Esperienza che prosegue anche in ambito sonoro, con l'offerta Dolby TrueHD 7.1.4 italiano e inglese (sempre 16 bit), che nonostante le limitazioni del caso sostiene lo spettacolo in misura a tratti anche entusiasmante, tra effetti panning, alcuni elementi verticali, dinamica e il costante rombo dei motori sostenuto dal subwoofer. L'originale sarebbe da preferirsi per la forza dei dialoghi in presa diretta, e ulteriore rifinitura sonora d'insieme.
A meno di non possedere un vero impianto HT con veri canali separati andando ben oltre soundbar+subwoofer, non è possibile vivere tutta l'adrenalina delle sfide su strada in egual misura. Il nervosismo dentro e fuori le monoposto diventa palpabile tra movimenti laterali e posteriori, percependo vibrazioni e la pressione psicologica del momento. C'è tanta “potenza” e presenza quando occorre, lasciando solo immaginare il risultato in 32 bit.

F1 4K - Alla scoperta degli extra
Extra molto interessanti, a partire dal breve dietro le quinte (5'), con immagini della lettura del copione e brevi interviste a parte di cast e troupe. L'anatomia di un incidente (6') vede il regista Joseph Kosinski e il supervisore degli effetti speciali Keith Dawson discutere degli approcci per gli eventi drammatici. Raggiungere la velocità (5') presenta il coreografo delle sequenze Craig Dolby, gli attori Brad Pitt e Damson Idris, il coreografo capo delle sequenze Luciano Bacheta tra gli altri parlare dell'intenso allenamento necessario per preparare i piloti a mettersi al volante.
APXGP Innovations (5') con il regista, il produttore esecutivo Tim Bampton e altri facendo luce sull'approccio di ripresa ad angolazioni multiple. Making It to Silverstone (5') Pitt, Idris, Kosinski tra gli altri esprimono la loro gratitudine per l'opportunità unica di girare nel rinomato circuito di Silverstone nel Regno Unito. Lewis Hamilton produttore (5') è un tributo al pilota nonché co-produttore del film. Set e location di APXGP in tutto il mondo (9') Panoramica sull'accesso senza precedenti a più location. APXGP ed F1, il livello di realismo (6'). Il suono della velocità (5') e l'approccio realistico del sound design e il contributo sonoro di Hans Zimmer. Sottotitoli in italiano.
Rating: Tutti
Nazione: Stati Uniti
Voto
Redazione

F1 (2025)
Girato nativo a risoluzione video fino 8.6K, lo spettacolo prosegue anche con audio Dolby TrueHD con oggetti ATMOS anche per l'italiano, che funziona anche se solo 16 bit. Extra brevi ma tanti e tutti da scoprire.


