28 Anni Dopo: il ritorno dell’incubo è più reale che mai
Danny Boyle torna con un sequel disturbante che esplora la sopravvivenza umana 28 anni dopo il virus della rabbia

A distanza di quasi tre decenni da 28 Giorni Dopo, il mondo ideato da Danny Boyle e Alex Garland riemerge con 28 Anni Dopo, un nuovo, disturbante capitolo che non si limita a continuare il racconto, ma lo evolve, lo approfondisce, e lo trasforma in una riflessione cupa e potentemente attuale sulla sopravvivenza, sull’umanità e sui suoi limiti.
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Nazione: Gran Bretagna
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Redazione

28 anni dopo
In conclusione, 28 Anni Dopo è molto più di un sequel: è una riflessione profonda sulla sopravvivenza, sull’identità, sul trauma e sulla possibilità — fragile ma ostinata — di restare umani. È un film che inquieta, interroga, commuove. E che, come i migliori racconti post-apocalittici, ci costringe a guardare dentro noi stessi molto più di quanto vorremmo.