Tormented Souls 2, provata la demo del promettente survival horror cileno

Caroline non può ancora dirsi tranquilla, non con sua sorella rapita e in pericolo

Tormented Souls 2, provata la demo del promettente survival horror cileno

Dopo avermi convinto con il primo Tormented Souls, che seppur per diversi aspetti grezzo ha saputo ben incapsulare l'essenza dei survival horror vecchia scuolva, Dual Effect torna sul campo con un non troppo inaspettato sequel. Con uscita prevista nel 2025, il gioco ci rimette nei panni della precedente protagonista, che del dubbio gusto nel vestire ha fatto il suo marchio di fabbrica, per un'esperienza che si prospetta molto più rifinita della precedente.

Tormented Souls 2 riprende la narrazione direttamente dagli eventi vissuti da Caroline Walker all'Ospedale Wildberger nel primo capitolo. Dopo aver affrontato orrori di un certo peso e aver scoperto verità non meno sconvolgenti, Caroline desidera una vita di normalità e tranquillità al fianco di sua sorella minore, Anna. Tuttavia, questa speranza è destinata a infrangersi perché nei mesi successivi Anna inizia a manifestare sintomi inquietanti: visioni terribili di violenza e morte la perseguitano, spingendola a creare disegni sempre più disturbanti. La cosa più allarmante è che queste rappresentazioni artistiche, frutto del suo tormento interiore, iniziano a manifestarsi rapidamente nella realtà, trasformando la sua afflizione in una minaccia tangibile. La disperazione di Caroline nel voler liberare la sorella da qualsiasi cosa l'affligga la spinge a intraprendere un nuovo, pericoloso viaggio verso la remota città di Villa Hess, situata tra le aspre montagne del Cile meridionale, dove si trova una misteriosa clinica. Questa struttura, un tempo un convento, è stata raccomandata a Caroline dalla sua amica e psichiatra di lunga data, Isabella, il che aggiunge un ulteriore strato di dubbio e vedendo come vanno le cose di lì a poco, non è da escludersi un tradimento da parte di quest'ultima.

Tormented Souls 2, provata la demo del promettente survival horror cileno

All'arrivo, le sorelle vengono accolte da Suor Angelica, una figura benevola solo in apparenza, essendo membro di una segreta e influente sorellanza all'interno del convento. Inizialmente, l'atmosfera sembra rassicurante, e Caroline e Anna vengono accompagnate ai loro alloggi. Esauste dal lungo viaggio, cadono in un sonno profondo. È durante la notte che l'incubo si materializza: Caroline si sveglia e scopre che Anna è scomparsa. Seguendo le grida disperate della sorella, arriva solo per vederla prigioniera di due altre suore mascherate, e nel momento in cui cerca di intervenire viene bloccata da una figura ancora più inquietante per poi essere sopraffatta. Prima di perdere conoscenza, una piccola parte di verità le viene rivelata dalla matriarca stessa della sorellanza, Madre Lucia: catturare le gemelle Wildberger per proseguire il lavoro del loro nonno, Noah.

Caroline si risveglia poco dopo nell'infermeria del convento, sola e disorientata, ma con il fermo obiettivo di trovare la sorella. Ci troveremo dunque a muoverci attraverso i labirintici e claustrofobici passaggi del convento (molto curato nei singoli dettagli), sapendo di non essere davvero soli. Figure minacciose si nascondono nel buio e faranno di tutto per fermarci, ma per chi ha giocato al primo capitolo sa che Caroline è un osso molto duro da mordere.

Tormented Souls 2: nuovo gioco, sensazioni familiari

La demo copre, a seconda del tempo che si dedica a esplorare ogni singolo angolo, circa un paio d'ore di gioco e si ferma proprio sul più bello - com'è giusto che sia, per ingolosire. La prima evidenza a balzare all'occhio è l'impegno nel mantenere fedeli le radici del survival horror classico, pur introducendo una serie di innovazioni e miglioramenti che affinano l'esperienza di gioco. Un elemento distintivo che rimane intatto è l'uso delle angolazioni fisse della telecamera: questa scelta stilistica, un chiaro richiamo ai capolavori del genere come i primi Resident Evil e Silent Hill, è fondamentale per creare un'atmosfera di costante tensione e claustrofobia ma deve anche saper essere utilizzata. Non basta piazzare delle inquadrature fisse per poter dire di aver rievocato lo spirito dei survival horror vecchia scuola, perché pur limitando la visibilità del giocatore, e dunque incrementandone l'ansia, devono anche potergli dare margine di comprensione su come rispondere a un'eventuale minaccia in arrivo. In questo, Tormented Souls 2 per ora non fallisce: nonostante tenda a nascondere le proprie minacce oltre lo schermo, un po' grazie al sonoro ma soprattutto alla consapevolezza dei dintorni che viene restituita al giocatore, anche per merito della mappa da consultare, si riesce sempre ad affrontare l'orrore non dico ad armi pari ma nemmeno in totale svantaggio.

Tormented Souls 2, provata la demo del promettente survival horror cileno

Una delle novità più significative è invece l'introduzione di un nuovo sistema di selezione rapida delle armi, che permette a Caroline di passare fluidamente tra le diverse armi a sua disposizione nel vivo della battaglia, migliorando la reattività e la fluidità degli scontri. Un miglioramento notevole rispetto al primo capitolo, dove la gestione dell'inventario e il cambio delle armi erano più macchinosi e andavano a interrompere il flusso del gioco. Adesso, invece, si può fluidamente pensare a dove riposizionare Caroline sapendo che un eventuale cambio di armi sarà pressoché immediato; una velocità che aiuta moltissimo nello sbarazzarsi dei nemici secondo la logica del "prima di butto a terra, poi ti finisco", ossia utilizzando le armi da fuoco per scaraventare a terra i nemici e poi finirli con, ad esempio il martello - perfetto esempio di strumento che viene anche adottato come arma. Tenendo anche conto di quanti colpi servono per atterrare il nemico (variano a seconda dell'arma usata) e quanti altri per finirlo mentre cerca di riprendersi (questi sembrano più fissi tra le varie creature), è anche possibile valutare prossimità e possibilità per massimizzare l'efficacia dei nostri attacchi. Dopotutto, i survival horror vecchia scuola hanno sempre chiesto un pizzico di strategia per conservare quante più risorse possibili - risorse che, a proposito, si possono anche trovare in vasi o cassi rompibili grazie al nostro fido martello.

Inoltre, Caroline avrà la possibilità di raccogliere e modificare un arsenale di armi improvvisate. A differenza del primo Tormented Souls, dove alcune armi erano già disponibili, qui sembra esserci una maggiore enfasi sulla creatività e l'adattamento, con strumenti come la pistola sparachiodi che suggeriscono un approccio più "fai-da-te" alla sopravvivenza. La mia è solo un'ipotesi, per ora, fortemente rafforzata però non solo dal fatto di aver dovuto comporre la suddetta pistola (niente di complicato e le risorse la prima volta sono rese disponibili di default) ma di aver trovato, in seguito, una piccola bombola di aria compressa, a suggerire prima o poi quella installata nella pistola si sarebbe esaurita. Non è successo, anche perché ho quasi da subito adottato l'approccio di arma da fuoco + arma contundente per sbarazzarmi dei nemici, e in alcuni casi ho usato anche il fucile a pompa sbloccato dopo aver risolto un enigma, quindi non posso dirlo con certezza; tuttavia, aver trovato proprio un oggetto simile suggerisce questa direzione.

Tormented Souls 2, provata la demo del promettente survival horror cileno

Parlando del combattimento per sé, le animazioni di sparo e il feedback dei colpi sono stati visibilmente migliorati rispetto al primo capitolo. I proiettili hanno un impatto più tangibile sui nemici, e le reazioni dei mostri sono più realistiche, rendendo il tutto non solo più efficace ma anche più immersivo e soddisfacente. Caroline può anche schivare ma è una mossa rischio/ricompensa piuttosto sbilanciata verso il rischio, data la deliberata lentezza nel reagire all'input. Se ben calcolato può tornare utile, perché alcuni nemici dopo aver attaccato a vuoto restano scoperti, e ci sono stati casi in cui sono riuscita a farne buon uso, però è un approccio che va studiato bene e padroneggiato, altrimenti il rischio è di prendersi danni gratuiti.

Infine, una postilla riguardo agli enigmi. Elemento molto apprezzato del primo capitolo, per la loro complessità adeguata senza mai risultare proibitiva ma nemmeno stupida, continua a essere un pilastro centrale del gameplay. Ne ho superati pochi per fare una stima adeguata, tuttavia mi hanno lasciato l'impressione che Dual Effect non deluderà sotto questo punto di vista, anzi sospetto che la suddetta complessità possa persino essere aumentata. Ci sono state volte in cui ho pensato troppo fuori dagli schemi, ipotizzando soluzioni articolate quando in realtà erano più semplici, ma il bello degli enigmi proposti è anche questo.

Tormented Souls 2, provata la demo del promettente survival horror cileno

Due ore circa sono state sufficienti per farmi innamorare di nuovo di Tormented Souls e della sua protagonista dal discutibile senso estetico - le voglio bene anche per questo. Non vedo l'ora di poter giocare al gioco completo, nel frattempo penso che riaccenderò il primo per rinfrescarmi la memoria su cosa abbia passato Caroline.

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