Aggiornamento di stato: MicroSoft vuol dire anche MicroSocial. Condividi o Commenta. Erano più o meno le 22,00, ora italiana, di lunedì primo giugno, il giorno che ha segnato l'inizio di una nuova era nei videogiochi. In futuro i fanciulli studieranno il primo giugno 2009 come la storica data dello sbarco dei videogiochi sui social network. E lo faranno impugnando il nuovo Blackberry con il loro account Facebook o Twitter - mentre si collegano all'erede di Xbox360.
IL NUOVO AVVENTO [MEGLIO TARDI CHE MAI] E' tempo di evangelizzazione di massa per i social network, profeti digitali dell'avvento di un regno virtuale dove tutti sono amici di tutti, dove non esistono guerre o carestie e dove la circolazione dei dati, sotto qualunque forma, non incontra nessun ostacolo tecnologico, nessuna inerzia politica, nessun costo economico, nessuna barriera culturale. Comunicazione uguale libertà. Ora tocca a Microsoft convertirsi, senza passare per Damasco, ma ammettendo che il videogioco, isolato dalle evoluzioni del web, non fa più divertire come una volta. Il web si conferma l'habitat naturale per ogni tecnologia. Ma il web non é più quello incentrato sul sito, con la newsletter e i contenuti preconfezionati. La mutazione genetica della rete é stata quella di aprirsi ai contenuti generati dagli utenti stessi. Il web é diventato un fenomeno partecipativo, che nasce dal basso, dallo street-mapping, da youtube, dal microblogging - dai social network.
NON SOLO MODA [PERCHE' I SOCIAL NETWORK HANNO CAMBIATO IL WEB] Il social network non é soltanto Facebook. Cioé: non é solo aprire un account e poi vagare nel vuoto mentale di fronte alla domanda - e ora? I social network (SN é più comodo) non sono “siti” in senso classico. Se questi ultimi sono paragonabili a palazzi, i SN sono come piazze, spazi pubblici, punti di incontro. Non conta l'arredamento o l'architettura ma i contenuti e i loro autori. Il sito internet sta ai SN come Neanderthal sta all'alta definizione. Il segreto del successo é incastonato in 3 regole auree: 1. la personalizzazione dei contenuti associa ad ogni messaggio l'identità del suo autore, così che la comunicazione é un flusso continuo che scrive ogni giorno una nuova pagina della biografia personale; 2. l'atomizzazione dei contenuti, che vengono compressi in “quanti” o pacchetti microscopici, perfetti per essere somministrati rapidamente e soprattutto per essere letti immediatamente; 3. il commento diventa un'abitudine automatica che non richiede procedure complicate, stimolando un dibattito aperto all'intera comunità degli amici; 4. la “mobilità” dei SN é la nuova realtà tecnologica e sociale, perché consente di connettersi e interagire sui SN senza aver bisogno di una postazione fissa; 5. il popolo del web é ormai migrato sui SN perché la navigazione é molto più facile e offre molte più opportunità rispetto al tradizionale sito. A queste cinque regole valide per ogni utente privato bisogna sommare la regola fondamentale per un'azienda: i SN sono praticamente a costo zero e sono già il brodo di coltura per fantastiche forme di marketing virale e distribuzione di servizi, contenuti a pagamento e altre applicazioni business-oriented.
VITA SOCIALE [AGGIUNGIMI TRA I CONTATTI!] Anche se sono entrati nel lessico famigliare, i SN sono radicalmente cambiati. Dal banale account su Facebook, considerato un “must” così come dieci anni fa era essere online, lo standard si é alzato verso la compresenza dello stesso utente su una pluralità di SN. Adesso sono sorti differenti strumenti per gestire questa giungla di account e la prossima sfida é integrare in un unico spazio, un “mesh-up”, i differenti flussi di messaggi provenienti da ciascun SN. Da spazio privato come era agli albori Myspace (e come é tramontato) a universo sociale in continua espansione con Twitter - 140 battute di messaggio di stato che avvolgono il pianeta in un “sub-web” con le sue regole, le sue usanze, i suoi protagonisti. Lo sviluppo imperioso di questi SN di seconda generazione ha coinvolto anche un vasto sviluppo di applicazioni in larga parte programmate da singoli utenti e poi condivise gratuitamente. E' un circuito virtuoso e virtuale che pompa energie sempre fresche, ma solo in una direzione precisa. Undicesimo comandamento: vai sul social network!
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MICRO-SOCIAL [PER UN RINASCIMENTO VIDEOLUDICO] Driiiin! É scoccata l'ora per Xbox360 di addentrarsi nella giungla dei SN. La vera rivoluzione non é più nell'evoluzione tecnologica ma nell'incremento dell'uso sociale di una data tecnologia. Ecco il senso di Xbox360 ora che si accinge ad entrare nella versione “social”. Niente più iperboliche rivoluzioni hardware, niente versioni con accessori superfantascientifici. Xbox360 va anche sui SN. Punto. Geek e smanettoni di tutto il mondo rilassate i polpastrelli. Qui l'unico tuning, l'unico overclock si fa con la socialità, la comunicazione, le parole, cioé se stessi. Stop al linguaggio binario! Ma l'aspetto più suggestivo é che, escluso l'upgrade a livello hardware, neanche i giochi, a livello tecnico o stilistico, vengono investiti direttamente da questa innovazione. Il vero obiettivo é la socialità che fonda ogni videogioco. Dato che ogni titolo di successo ha una solida base online, l'arrivo dei videogiochi sui SN imprime una fortissima accelerazione alla socialità videoludica. Questo potenziamento della base si riflette anche al di fuori, perché una cospicua presenza degli utenti Xbox360 sui SN consentirà di esportare la “ludosfera” al di fuori di se stessa. Quindi si aprono circuiti comunicativi che normalmente non veicolano messaggi di questo ambiente. Tu chiamalo se vuoi, sdoganamento. Alias self-advertising, come direbbe l'uomo del marketing. Finalmente i videogiochi si riscoprono fenomeno di massa che trascende lo stretto perimetro del sito per addetti ai lavori o per i clan di fanatici. Con la genialità tipica del web, questa apertura del videogioco ai SN ha costi infinitesimali di fronte a guadagni potenzialmente incredibili.
DANGER! [LE SIRENE DEI SOCIAL NETWORK E L'ULISSE DEI VIDEOGIOCATORE] Sui principali SN sono sorti, riscuotendo grande successo, una nuova forma di giochi sociali, basati prevalentemente, come é naturale aspettarsi, sulla testualità. Sono una particolare evoluzione dei giochi di ruolo, se non fosse che non ci sono ruoli ma account reali. Questi social games si stanno diffondendo con la rapidità di un virus perché viaggiano sull'alta velocità dei loro stessi social network. Inoltre sono gratis. Se davvero il popolo dei videogiocatori ci credesse alla conversione sui SN, sarebbe difficile impedire il contagio con i giochi tipici dei SN. Naturalmente l'industria videoludica non si farebbe certamente intimidire, sfoggiando la sua muscolatura tecnica e le sue ottime creazioni. Però, il sospetto rimane. Se voglio giocare online e mi sento attaccato emotivamente al mio account su Facebook, perché lì ho mille amici coi quali condivido la mia vita quotidiana, allora sarò indotto a divertirmi restando con Facebook. Domanda di preambolo: la comunità di Xbox saprà competere col mondo dei SN, conservando i suoi utenti, oppure sarà desertificata? Domanda finale: i nuovi videogiochi potranno contemperare questa esigenza - punto di domanda. La risposta non é banale.
Naturalmente l'industria videoludica non si farebbe certamente intimidire, sfoggiando la sua muscolatura tecnica e le sue ottime creazioni. Però, il sospetto rimane. Se voglio giocare online e mi sento attaccato emotivamente al mio account su Facebook, perché lì ho mille amici coi quali condivido la mia vita quotidiana, allora sarò indotto a divertirmi restando con Facebook. Domanda di preambolo: la comunità di Xbox saprà competere col mondo dei SN, conservando i suoi utenti, oppure sarà desertificata? Domanda finale: i nuovi videogiochi potranno contemperare questa esigenza - punto di domanda. La risposta non é banale.
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