Final Fantasy VII Rebirth: Cosa è stato mostrato durante lo State of Play

Tutti gli annunci e i dettagli condivisi da PlayStation e Square Enix riguardo Final Fantasy VII Rebirth

Final Fantasy VII Rebirth Cosa è stato mostrato durante lo State of Play

Lo State of Play della scorsa notte è stato totalmente focalizzato su Final fantasy 7 Rebirth e Square Enix ha approfittato dell’occasione per deliziarci con tantissimi nuovi dettagli riguardanti il titolo che verrà pubblicato il 29 Febbraio.

Square Enix ha rilasciato un nuovo trailer del gioco, con dei succulenti, ha mostrato la mappa del gioco, dato informazioni sul gameplay e le varie missioni secondarie in cui Cloud e company potranno cimentarsi, ci ha portato nel Gold Soucer, dandoci qualche dettaglio riguardo il modo in cui funzioneranno i legami tra i vari personaggi, e ha concluso l’evento rilasciando una demo che ci porterà a rivivere l’esplorazione del reattore Mako del monte Nibelheim e a scoprire la regione di Junon.

Final Fantasy VII Rebirth: Cosa è stato mostrato durante lo State of Play

Controllare Sephiroth è il sogno di una vita

Il mondo di gioco

Il mondo di gioco di Final Fantasy 7 Rebirth si divide in 7 macroaree: 

  • Le Grasslands: una regione verde e rigogliosa che si trova a sud di Midgar e rappresenterà la prima regione che potremo esplorare;
  • La regione di Junon: una ampissima area del mondo controllata militarmente dalla Shinra. Oltre alla città di Junon, qui troveremo anche la fattoria dei chocobo, dove potremo ottenere i primi chocobo che ci porteranno in giro per il mondo di gioco;
  • Corel: Una delle aree più amate dei fan. Qui troveremo location storiche come la città turistica di Costa del Sol, il Gold Soucer - dove ci potremo divertire tra minigiochi, missioni secondarie e la quest dell’appuntamento - e l’area desertica a sud che funge da vera e propria prigione;
  • L’area di Gongaga: una regione dove potremo visitare la città natale di Zack ed esplorare il reattore Mako della zona;
  • Cosmo Canyon: dove scopriremo le origini di Red XIII e la storia di Nanaki. Qui, inoltre, in Rebirth verrà data molto più spazio alla storia dei Cetra e sul ritorno di Sephiroth;
  • La regione di Nibel: dove potremo recarci presso la città natale di Cloud e Tifa e rivivere i loro ricordi e visitare la Villa della Shinra, dove molto probabilmente reincontreremo Vincent;
  • L’oceano di Meridian: dove potremo solcare i mari e imbatterci in qualche scontro marino.

    Final Fantasy VII Rebirth: Cosa è stato mostrato durante lo State of Play



    Nella mappa mostrata durante lo State Of Play vi è un’area a nord-ovest della mappa coperta dalle nuvole - che rappresenta l’area del Cratere Nord e molto probabilmente non sarà raggiungibile in Rebirth.

Le ricerche di Chadley

Durante la nostra esplorazione del mondo di gioco potremo aiutare Chadley nella sue ricerche, il quale a sua volta ci ripagherà con lo sviluppo di nuove materia. 

Final Fantasy VII Rebirth: Cosa è stato mostrato durante lo State of Play

Secondo quanto mostrato durante lo State Of Play, aiutare Chadley sarà molto di più di una semplice missione secondaria. Le ricerche ci vedranno impegnati in attività sempre diverse; dallo sfruttare le caratteristiche uniche di ogni razza di Chocobo fino a una serie di minigiochi con i Mogouri. 
Chadley ci consiglierà anche di esplorare tempi e luoghi perduti, dove saranno presenti boss secondari ed entità divine.

Chadley ci chiederà anche di aiutarlo nella ricerca di misteriosi manufatti chiamati Protoreliquie.
La ricerca delle Protoreliquie ci farà conoscere tanti personaggi secondari, tra cui anche un robottino che verrà molto probabilmente utilizzato per una serie di esplorazioni, e ci porterà ad una sequenza di gioco dove il nostro party avrà la sembianza cubettosa dell’era PSX. 

Il video mostrato non ha dato molte informazioni riguardo cosa siano le protoreliquie, tuttavia viene specificato che una volta raccolte tutte queste, qualcosa di grosso accadrà.

Lavoretti e Missioni secondarie

Final Fantasy VII Rebirth: Cosa è stato mostrato durante lo State of Play

Come in Final Fantasy 7 Remake, Cloud e company potranno dilettarsi in tantissimi lavoretti che li porteranno in giro per il mondo di gioco e a conoscere i vari personaggi secondari legati alle varie missioni secondarie. 

I vari lavoretti e le missioni secondarie aiuteranno anche a rafforzare la relazione tra i membri del party, cosa che avrà un impatto su alcuni momenti della storia e anche sul gameplay.

Square Enix ha promesso un enorme attenzione alla qualità delle missioni secondarie; alcune di queste, come quella legata a Johnny, ripercorreranno la stessa strada del gioco del 1997, altre invece sono state create totalmente da zero per Rebirth.

Un altro importantissimo dettaglio condiviso da Square Enix è che gli eventi del mondo di gioco e della main quest non impatteranno sulle secondarie. Dare la libertà al giocatore di avviare una quest secondaria per poi riprenderla decine di ore dopo rappresenta secondo gli sviluppatori una delle maggiori forze del titolo.

Mentre tanti minigiochi sono legati alle missioni secondarie e alle ricerche di Chadley, Square Enix ci ha tenuto a informarci che ci saranno anche tantissimi minigiochi slegati dalle secondarie, e il luogo dove trovare la maggior parte di questi è chiaramente il Gold Saucer; dove potremo divertirci con corse tra chocobo, G-Bike (una sorte di corsa in moto senza esclusione di colpi), un gioco di calcio che ricorda la formula di Rocket League. 

A questi vanno aggiunti una serie di minigiochi presenti in Junon come cavalcare delfini e l’esibizione della parata militare. 
New entry di Final fantasy 7 Rebirth è il gioco di carte Queen’s Blood che promette essere ai livelli del Triple Tread di Final Fantasy 8 e offrirà tantissime carte da collezionare e avversari da sfidare.

Grafica e Gameplay

Final Fantasy VII Rebirth: Cosa è stato mostrato durante lo State of Play

Graficamente Final Fantasy 7 Rebirth è una delizia per gli occhi. Square Enix ha promesso una narrazione dal taglio cinematografico qualitativamente superiore rispetto al remake di 4 anni fa
Rebirth sfrutterà totalmente le potenzialità del SSD di PlayStation 5 per offrire ai giocatori un enorme mondo di gioco con una risoluzione elevatissima e tempi di caricamento quasi pari a zero.

Sul piano grafico, saranno inoltre disponibili due modalità grafiche: una modalità dedicata alle performance che garantirà un framerate stabile a 60 FPS e una modalità focalizzata sulla grafica che permetterà una risoluzione a 4K.

Esattamente come in Final Fantasy 7 Remake, ogni personaggio del party ha una propria caratteristica unica che verrò richiesta per superare determinate parti del gioco.
Barret potrà colpire oggetti dalla lunga distanza, Yuffie potrà arrampicarsi in determinate aree, Tifa potrà raggiungere una serie di location grazie al suo rampino, Red XIII può arrampicarsi sui muri, Cait Sith potrà raccogliere e lanciare oggetti di grosse dimensioni e Aerith può manipolare il Lifestream. 

La necessità di capire di volta in volta quale personaggio sia necessario per superare una certa area permetterà al giocatore di utilizzare tutti i membri del party e a costruire le relazioni tra i vari personaggi.

Colonna sonora

Final Fantasy VII Rebirth: Cosa è stato mostrato durante lo State of Play

Square Enix ha sottolineato come durante lo sviluppo di Rebirth gli sviluppatori abbiano prestato la massima attenzione nel rispettare la natura della soundtrack originale del titolo del 1997, tuttavia vi è stata anche un grande studio degli arrangiamenti in base alla scena mostrata. 
Durante il trailer abbiamo potuto osservare alcune scene in Junon, con la fanfara di benvenuto per Rufus o alcuni spezzoni in Costa del Sol.

Per Final Fantasy 7 Rebirth sono state registrate più di 400 tracce; un numero enorme che può dare un’idea delle tantissime location non mostrate e momenti che potremo vivere durante il gioco.

Relazioni e scelte

Final Fantasy VII Rebirth: Cosa è stato mostrato durante lo State of Play

Come già accennato, grande attenzione è stata posta alle relazioni tra i vari membri del team. Le risposte che Cloud darà durante il gioco decideranno chi accompagnerà Cloud durante l’appuntamento al Gold Saucer. Una grossa sorpresa rispetto al capitolo originale è che questa volta anche dei personaggi che non erano presenti nell’originale Final fantasy 7 potranno ora accompagnarci durante una delle parti più iconiche del gioco.

Il modo in cui ci relazioniamo con i vari personaggi aumenterà il livello dei rapporti tra i vari membri del party, portando a un livello maggiore di questo e nuove mosse in sinergia disponibili.
Gli attacchi in sinergia sono la grossa aggiunta che va a migliorare il gameplay, quasi perfetto, di Final Fantasy 7 Remake. Ogni combinazione di personaggi ha una serie di attacchi in sinergia diversi e il gioco darà piena libertà di sperimentazione permettendo ai giocatori di resettare i punti abilità e redistribuirli in maniera diversa.

Il futuro di Aerith

Final Fantasy VII Rebirth: Cosa è stato mostrato durante lo State of Play

Il vero e proprio elefante nella stanza.
Il futuro di Aerith è stato un tema caldissimo sin dalla pubblicazione di Final Fantasy 7 Remake e gli eventi conclusivi del titolo del 2020 non hanno fatto altro che alimentare le varie teorie riguardanti il destino di Aerith.

Nel gioco del 1997 Aerith viene uccisa da Sephiroth alla Città dei Cetra e la sua morte è totalmente funzionale ai fini della trama.
Dopo la sua morte, Aerith prende coscienza di sé nel Lifestream e aiuta Cloud a svegliarsi dallo stato di incoscienza in cui era caduto e sempre grazie al suo intervento nel Lifestream, Gaia riesce a contrastare Meteor.

Insomma, è intorno a quei famosissimi 7 secondi che la trama dell’intero gioco si concentra.

Duante il trailer mostrato durante lo State of Play, possiamo vedere Cloud e compagni alla Città dei Cetra fronteggiare Sephiroth e nel momento esatto in cui Aerith sta per essere uccisa, vediamo Cloud impugnare la sua spada e bloccare l’attacco di Sephiroth.

Chiaramente dal trailer non è possibile capire se il contrattacco di Cloud abbia avuto effetto o meno, tuttavia la scena sembra far capire che l’attacco di Sephiroth sia stato bloccato e Aerith sia stata quindi salvata.

Insomma, sembra che Aerith sopravviverà in Final Fantasy 7 Rebirth, tuttavia ciò non significa che la sua morte sia stata cancellata del tutto.

Infatti, nonostante alla fine di Final Fantasy 7 Remake Cloud e compagni sembrano aver sconfitto i numen, questi sono ancora presenti nel mondo e la cosa può solo significare che continueranno a svolgere il loro ruolo di “guardiani del destino”.
Non è da escludere che i numen possano bloccare il contrattacco di Cloud, oppure portare alla morte di Aerith in un secondo momento.

Come detto, la morte di Aerith nel capitolo originale del 97 è necessaria per contrastare Meteor e salvare il pianeta. 

Tuttavia, tra linee temporali alternative, numen e tanto ancora, tutto può accadere.
A noi, non resta altro che attendere il 29 Febbraio per giocare Final Fantasy 7 Rebirth in esclusiva temporale su PlayStation 5