Chi è Sentry? L’Eroe dai Mille Soli che nasconde un'ombra devastante

Chi è Sentry LEroe dai Mille Soli che nasconde unombra devastante

Nel 2000 la linea Marvel Knights mise in atto un inganno editoriale senza precedenti: presentare ai lettori un “eroe d’epoca” di cui nessuno ricordava l’esistenza. Nacque così Robert Reynolds, alias Sentry, paladino “dal potere di un milione di soli esplodenti” retro-inserito a forza nella continuità Marvel. La miniserie The Sentry di Paul Jenkins e Jae Lee rivelò che l’uomo d’oro era stato cancellato dalla memoria collettiva (lettori compresi) per contenere la sua metà oscura, il Void—un mostro che incarna depressione, dipendenza e paura di sé stessi. Fin dall’esordio, dunque, Sentry nasce come paradosso: il supereroe più potente della Terra e, insieme, la più fragile delle sue menti, simbolo della lotta fra onnipotenza e auto-annientamento.

Chi è Sentry? L’Eroe dai Mille Soli che nasconde un'ombra devastante
Un'immagine tratta dai fumetti. Crediti: Marvel Comics

Genesi Editoriale (2000): Il Segreto Retroattivo di Paul Jenkins

Per lanciare il personaggio di Sentry la Marvel orchestrò un elaborato scherzo mediatico, spesso ricordato come “Sentry Hoax”. In collaborazione con Wizard Magazine venne diffusa la falsa notizia della riscoperta di un eroe Silver Age creato da Stan Lee e da un fantomatico disegnatore, Artie Rosen.

  • Wizard n. 103 pubblicò persino l’obituary di Rosen; i numeri successivi mostrarono “schizzi d’epoca” in realtà disegnati da John Romita Sr.

  • Lettere editoriali su testate Marvel (es. Daredevil #9) citavano “ricordi” di Artie Rosen, mentre interviste a Stan Lee confermavano la leggenda, rafforzando l’illusione che Sentry fosse stato dimenticato dagli stessi eroi Marvel e dai lettori

  • L’inganno fu svelato solo in Wizard n. 116 (maggio 2001): nessun Artie Rosen, ma un’operazione metanarrativa ideata da Paul Jenkins con Marvel Knights; gli “schizzi vintage” erano parte del gioco

La campagna -spacciata come “verità” storica- replicava nella realtà il plot della miniserie: nel fumetto, la memoria collettiva cancella volontariamente Robert Reynolds per imprigionare l’alter-ego Void; fuori dal fumetto, la Marvel chiedeva ai lettori di credere di averlo rimosso dai ricordi. Un cortocircuito fra marketing e narrativa che trasformò Sentry in leggenda istantanea e aprì la porta al suo ingresso “retroattivo” nell’universo Marvel.

Rientro nell’Universo Marvel (2004-2006): il ciclo “Sentry Reborn”

Dopo anni di oblio auto-indotto, Robert Reynolds riappare come prigioniero di massima sicurezza del Raft – un penitenziario sottomarino progettato per contenere criminali super-potenziati. La rivolta che apre New Avengers n. 1 (2005) libera Reynolds e costringe gli eroi a fare i conti con il suo potere sconfinato.

Con il supporto di Tony Stark, Reed Richards ed una seduta telepatica di Emma Frost, Sentry integra i ricordi perduti e la sua colossale Watchtower si materializza improvvisamente sopra la Stark Tower – immagine destinata a tornare sul grande schermo: nel film Thunderbolts *, Valentina Allegra de Fontaine ribattezzerà infatti quella struttura “Watchtower” e la userà come base operativa del team.

Il ciclo Sentry: Reborn (2006) di Paul Jenkins & John Romita Jr. segue l’eroe mentre si unisce ai Vendicatori, spostando il conflitto dal “segreto” alla gestione quotidiana del suo alter-ego oscuro, il Void (a cui dedicheremo il prossimo paragrafo). Ogni missione estremizza la dicotomia: quando affronta Terrax il Domatore, ex araldo di Galactus armato d’ascia cosmica, o respinge il signore atlanteano Attuma, conquistatore degli Abissi, la linea che separa salvatore e cataclisma si assottiglia – e l’idea che un solo blackout emotivo possa trasformare l’uomo d’oro in rovina planetaria diventa il vero terrore condiviso dai suoi compagni.

Chi è Sentry? L’Eroe dai Mille Soli che nasconde un'ombra devastante
Un'immagine tratta dai fumetti. Crediti: Marvel Comics

Dai Mighty Avengers ai Dark Avengers (2007-2009)

Dopo la Civil War, Tony Stark rifonda i Vendicatori con una squadra “ufficiale” guidata da Ms. Marvel: fra Wasp, Ares e Wonder Man spicca Sentry, garanzia di forza bruta e deterrente globale (Mighty Avengers vol. 1, 2007). In queste missioni – dallo scontro con Ultron cosmico al salvataggio di Manhattan durante l’invasione Skrull – Robert combatte con l’ansia che ogni atto eroico possa risvegliare il suo oscuro alter-ego, Void, costringendo Stark e Reed Richards a terapie d’emergenza fra scienza e sedute psichiche.

Quando il potere politico passa a Norman Osborn (era Dark Reign), la paura di “perdere il controllo” diventa strumento di ricatto: Osborn arruola Sentry nei suoi Dark Avengers (2009) promettendogli stabilità mentale; in realtà sfrutta il Void come mastino dallo sguardo apocalittico. Il costume dorato si oscura, l’aura messianica si contamina di inquietudine: in missioni come la crisi Molecule Man o il blitz in Latveria, gli alleati-villain temono l’eroe tanto quanto i nemici, consapevoli che basta un crollo emotivo perché il Void prenda il sopravvento e l’“Angelo d’Oro” si tramuti in catastrofe vivente.

Così, mentre lo scudo di Captain America passa a Bucky Barnes, Sentry incarna l’altra faccia del super-soldato: potere illimitato senza ancoraggi etici, pronto a esplodere nelle pagine dell’evento successivo, Assedio.

Assedio (2010): Caduta di un Dio che si è Creato da Sé

Nell’arco Assedio Norman Osborn trascina H.A.M.M.E.R. e i Dark Avengers all’assalto di Asgard, sospesa sulle pianure di Broxton, Oklahoma. Sentry, ormai dominato dall’alter-ego oscuro Void, guida l’attacco: abbatte le mura della città celeste, ne fa crollare i palazzi e squarcia il terreno sotto gli dei. Quando Ares interviene per fermarlo, la furia del Void spezza il dio della guerra a mani nude, rivelando un potere fuori scala.

La resistenza degli Avengers vacilla finché Loki, pentito per aver aiutato Osborn, cede agli eroi le Pietre di Norn, infondendo loro energia sufficiente a contrastare la creatura. In quel turbine di forze cosmiche, un lampo di lucidità riaffiora: Robert Reynolds, schiacciato dal rimorso, implora Thor di porre fine al suo tormento. Il figlio di Odino acconsente: abbatte Sentry/Void con un fulmine divino e trasporta il corpo dell’amico fin dentro il Sole, confidando che il calore stellare ne impedisca qualsiasi rigenerazione.

Con la morte di Reynolds si chiude l’era Dark Reign e si inaugura l’“Heroic Age”, ma l’universo Marvel resta con un dubbio irrisolto: quanto a lungo può restare sepolta una forza nata dalle paure stesse del suo portatore?

Chi è Sentry? L’Eroe dai Mille Soli che nasconde un'ombra devastante
Un'immagine tratta dai fumetti. Crediti: Marvel Comics

Morte, Cloni e Rinascite (2011-presente)

La morte nella fornace solare non chiude realmente la parabola di Robert Reynolds. Poco dopo, gli Apocalypse Twins recuperano il suo corpo e gli impiantano un Death Seed celestiale, riportandolo in vita come Cavaliere della Morte al servizio dell’Armageddon (Uncanny Avengers 2013). Insieme a Banshee, Daken e Grim Reaper, Sentry affronta la Unity Squad portando in battaglia un Void “purificato” che obbedisce solo alla volontà apocalittica dei gemelli. Quando quel conflitto si chiude, Thor lo scaglia di nuovo nel Sole: un gesto risolutivo che dura, però, quanto un battito cosmico.

Nel 2018 Jeff Lemire riporta la leggenda sul campo con la serie Sentry (2018). Qui Reynolds, ora guardiano notturno di un diner, assume farmaci sperimentali che gli consentono d’entrare in Sentry World, una dimensione psichica dove può essere eroe senza liberare il Void. Il fragile equilibrio salta quando il vecchio sidekick Billy Turner ruba la formula e costringe Bob a riconoscere che non esiste cura definitiva per la propria ombra.

Due anni più tardi, l’evento King in Black (2020) lo richiama in prima linea: Sentry cerca di spezzare in due Knull, il dio dei simbionti, ma la divinità oscura gli restituisce la fine riservata un tempo a Carnage, squarciandolo e assorbendo il Void. Lo spirito di Reynolds prosegue verso l’aldilà scortato da Valkyrie (Jane Foster), mentre Doctor Strange impedisce che il cadavere venga profanato dalle forze ectoplasmatiche che infestano New York.

Eppure il “potere di mille soli esplodenti” non resta senza padrone: nella miniserie Sentry (2023) di Jason Loo e Luigi Zagaria, frammenti dell’energia residua si disperdono sulla Terra, conferendo abilità simili a nuovi, ignari portatori (da noi recensito qui). Questa staffetta innesca la domanda che accompagna da sempre il personaggio: conta l’uomo o l’energia? E, soprattutto, senza Robert Reynolds, chi terrà a bada il prossimo risveglio del Void?

 

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