L'estate dei segreti perduti: l'adattamento del romanzo young-adult non convince del tutto
Otto episodi che vorrebbero replicare Succession in ottica adolescenziale, ma con scarsi risultati

Certamente come "gruppo di famiglia in un interno", citando il classico di Luchino Visconti, i personaggi al centro de L'estate dei segreti perduti superano ogni immaginazione, rendendo il microcosmo dove ha luogo la vicenda un coacervo di bassezze umane raramente visto su grande o piccolo schermo che sia.
Alla base di questa nuova serie di Amazon Prime Video vi è l'omonimo romanzo young-adult di Emily Lockhart, pubblicato nel 2014 e capace di ottenere non soltanto un notevole riscontro tra gli appassionati del genere ma anche l'apprezzamento da parte della critica. Sulla carta le intenzioni erano forse quelle di dare vita a una nuova Succession, ma il risultato è assai inferiore alle aspettative, pur covando all'interno delle sue otto puntate alcuni spunti interessanti che però non vengono approfonditi pienamente, anche per via di una caratterizzazione dei personaggi non propriamente ottimale. Ma andiamo con ordine...
Dove è ambientato L'estate dei segreti perduti
Cadence Sinclair Eastman è la nipote del ricchissimo patriarca Harris Sinclair, a capo di una potente dinastia. L'uomo ha tre figlie - Penny (madre di Cadence), Carrie e Bess - e possiede un’isola privata vicino a Martha’s Vineyard, dove la famiglia trascorre insieme tutte le estati. La ragazza ha un legame molto stretto coi cugini Mirren e Johnny, nonché con Gut, il nipote di origini indiane del nuovo compagno di una delle zie.



Gut e Cadence in particolare sono profondamente uniti sin da quando erano bambini e ora che hanno compiuto sedici anni la loro relazione rischia di trasformarsi in qualcosa di più. Mentre ognuno dei Sinclair sembra alle prese con una serie di problemi personali, l'amore tra i due ragazzi potrebbe complicare ulteriormente la situazione. Un giorno Cadence rimane vittima di un incidente e perde la memoria, con molti mesi trascorsi in ospedale per recuperare pienamente. Ma all'arrivo dell'estate successiva, con i suoi ricordi ancora annebbiati, al suo ritorno sull'isola cercherà di scoprire cosa sia veramente accaduto l'anno precedente.
Avanti e indietro per scoprire la verità
E proprio sull'alternanza tra i due piani temporali, con l'Estate 16 e l'Estate 17 che si dividono il minutaggio delle quasi otto ore complessive, la sceneggiatura cerca di gestire i colpi di scena e le rivelazioni, fino a quell'ultimo episodio dove tutti i nodi vengono al pettine in maniera ben più che traumatica, rivoluzionando per gran parte quanto visto nelle puntate precedenti. Un cliffhanger potenzialmente esplosivo che arriva però meno (pre)potente del previsto, parzialmente per una certa furbizia in come sono state trattate certe situazioni nonché per via di personaggi che non si rivelano altro che vittime dei loro sbagli... e che sbagli!
Difficile entrare in comunione empatica con questa famiglia di ricchi, dove gli errori dei grandi si riflettono su figli e nipoti. Tra tossicodipendenze, attacchi di panico, tradimenti, bugie e segreti il racconto mette in mostra figura non soltanto imperfette, ma anche poco amabili per via delle loro perseveranza nel fare quasi sempre la cosa sbagliata, senza un'effettiva maturazione, adulti o teenager essi siano. A cominciare proprio da Cadence, che si avvicina progressivamente alla scoperta di quella verità che la cambierà per sempre.
Il fatto che la pressoché totalità di chi compare su schermo sia latore di negatività non è aprioristicamente un male, ma se si intende puntare su cinismo e cattiverie assortite la scrittura dovrebbe essere più affilata e consapevole, mentre qui tutto appare fin troppo netto e diretto. La messa in scena che nasconde poco e mostra molto e le interpretazioni accentuate dalla maggior parte del cast rendono il tutto eccessivamente palese, con le difficoltà da parte del pubblico di comunicare ed immedesimarsi con chi al centro della storia.
Com'è difficile crescere in L'estate dei segreti perduti
L'anima adolescenziale, con le atmosfere dedicate al pubblico del relativo target incarnate dai quattro ragazzi protagonisti, si affida a rispettivi, tormentati, coming-of-age privi di brio e la stessa love-story tra la ricca e il povero, che richiama (come suggerito dai dialoghi stessi) ad un capolavoro della letteratura come Cime tempestose, cerca di dare un tono gratuitamente colto, che i più non comprenderanno. Basti vedere anche quel muro contro muro generazionale nella seconda metà di stagione, con i giovani che arrivano a criticare figure storiche come Cristoforo Colombo e il patriarca - un David Morse più sottotono del previsto - immutabile nei suoi rigidi schemi di pensiero.
Il voice-over da parte della principale protagonista, una pur risoluta Emily Alyn Lind prima bionda e poi scura, continua a citare favole di antichi regni e principesse, aggiornandole di volta in volta a seconda della piega via via più drammatica presa dagli eventi. Una soluzione mutevole condizionata da quelle forzature narrative che spostano di sovente le coordinate di un racconto che pecca di sovrabbondanza, quando sarebbe stato preferibile dire meno ma dire meglio.
Rating: TBA
Nazione: USA
Voto
Redazione

L'estate dei segreti perduti
"Un branco di matti": così viene definito dai diretti interessati, in uno scambio di battute, il nucleo di personaggi principali, quella famiglia Sinclair che trascorre le estati nell'isola di proprietà, diventata una prigione dorata dove nascondere la polvere sotto il tappeto. E di polvere ve ne è parecchia in questa dinastia tanto ricca quanto problematica, dove un amore impossibile e una tragedia da svelare segneranno il destino di tutti, non soltanto della giovane Cadence che diventa elemento chiave per scardinare l'intrigo narrativo alla base. A un anno di distanza, con i piani temporali che si alternano costantemente, la protagonista finirà per aprire un vaso di Pandora di bassezze e crudeltà assortite. Se è vero che dopo ogni episodio di L'estate dei segreti perduti lo spettatore avrà voglia di scoprire quali verità orribili cela quello sparuto lembo di terra, la sceneggiatura calca troppo la mano, rischiando di caricare e caricaturare storia e personaggi più del dovuto, fino a quel colpo di scena finale che cambia tutto ancora una volta.