La carovana di Settlers va ad est. La prima espansione ufficiale per la riedizione del titolo gestionale strategico di Ubisoft, infatti, denominata The Eastern Realm, trasferisce l'azione di colonizzazione e sviluppo ad Oriente, nell'immaginario Impero da voi governato, minacciato dalle mire espansionistiche della Dea del Fuoco Verde. Per fortuna, la figlia di Praphat, Mogul di Hidun, l'incantevole Saraya, é pronta ad accorrere in vostro aiuto, così come facevano gli altri eroi del gioco base, Rise of an Empire. Grazie a lei potrete ottenere tributi da altre fazioni e il costo di costruzione degli empori e quello della merce da essi trattata si abbasserà, favorendo la fiorente crescita della vostra civiltà.
Quel ramo del sacro Gange che volge a meridione...
I paesaggi sono popolati di bestie esotiche.
Di qui alla grande Muraglia ce ne corre. Però é un inizio...
Questo a grandi linee il tema della campagna single player dell'add-on di Settlers, che cambia non poche carte in tavola a chi, ormai, si era abituato a governare ridenti città medievali occidentali in pietra e legno e ad avere a che fare con un clima prevedibile come quello europeo. TER aggiunge alla ricetta meteorologica il deserto, nel quale potrà essere prodotto ben poco, e la stagione monsonica delle piogge, vero flagello per l'elevato rischio d'inondazioni in cui incorreranno le vostre colture.
Per fortuna, l'acqua in eccesso durante il periodo umido potrà essere conservata per la stagione secca attraverso la fontana, una delle nuove strutture presenti nel gioco. L'altra, l'emporio, vi consentirà di aprire rotte commerciali con altre civiltà, garantendo un flusso costante di merci di ogni genere. Spariscono invece dal menu il miele, il pesce e il granturco (volevo vedere bene!). E compaiono alcune nuove strutture decorative, come l'arco di trionfo e la meridiana.
Infine, sembra a grande richiesta, torna il geologo, figura presente nella vecchia versione di Settlers e allora destinata alla scoperta delle vene minerarie. In TER la sua funzione é invece quella di rivitalizzare le vene ormai esaurite.
Si comincia con un piccolo vilaggio...
La vicinanza a sorgenti d'acqua é fondamentale. Però non esageriamo!
Anche le divise militari sono in stile.
Tutto il resto resta più o meno come nel gioco base, pur con i dovuti e prevedibili distinguo in termini d'architettura delle strutture e abbigliamento dei vostri “coloni”, intenti come il solito ad interagire liberamente sulla mappa, mantenendo quasi sempre un atteggiamento coerente con le variazioni dell'ambiente che li circonda.
La grafica, anche in questo caso, non sbugiarda la tradizione di Ubisoft, consentendo un livello di dettaglio elevato anche a livello massimo di zoom e una corretta e accattivante rappresentazione degli eventi atmosferici. Il sonoro fa lo stesso, accompagnando le nostre partite con musiche gradevoli ed effetti speciali che aumentano il grado di coinvolgimento ed immedesimazione nelle partite, a fronte di una linea storica non certo meritevole di un Oscar per la miglior sceneggiatura.
Invariato anche il gameplay, che lascia ancora parecchio a desiderare nei suoi aspetti tattico-militari, che non rappresentano comunque il vero cuore del gioco, da sempre più improntato sugli aspetti urbanistici e organizzativi che costringono il giocatore ad ottimizzare la logistica e la dislocazione delle varie filiere di produzione, pena il collasso economico della sua civiltà.
Nuove mappe multiplayer e single player, alcune delle quali progettate da utenti della comunità online e risultate vincitrici di un apposito contest, completano i contenuti di un'espansione che, se non fa certo gridare al miracolo, rappresenta comunque per i fan del franchise un'appetibile acquisto, dato anche il prezzo ridotto di vendita. Per questo sentiamo di consigliarlo a chi si era un po' stancato di costruire fienili e barbacani, desideroso di sperimentare una ventata di novità senza però rinunciare ad uno schema di gameplay ormai acquisito e familiare.
Ma non c'era il divieto di edificare sulle spiagge? Abusivisti!
La grafica vi regalerà molte cartoline come questa.
E se poi vi manca il caos medioevale, resta sempre il gioco base!
Basterà una singola eroina a salvare l'Impero d'Oriente? E' proprio questo l'arduo compito imposto a Saraya, unica aggiunta di questo pacco d'espansione al pool di eroi del gioco base. Valutando l'insieme dei nuovi contenuti del DVD, si arriva ben presto a ritenere un po' scarso il loro numero. Ben altro ci saremmo aspettati di trovare in un add-on ufficiale destinato a rinverdire le sorti commerciali, peraltro non eclatanti, della sesta edizione del franchise dedicato ai Settlers. Vero che il prezzo di vendita é ridotto e vero anche che la nuova campagna funziona, sia sotto l'aspetto tecnico che sotto quello del gameplay. Dopo averla finita, però, ci si accorge di non averne avuto abbastanza. Saranno sufficienti allora poche mappe nuove multiplayer per far resistere il gioco ancora qualche ora sul nostro hard disk?
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