Silent Hunter 4: Wolves of the Pacific - U-Boat Missions
di
Marco Modugno
“Monsone”. A chi di voi non é uno studioso di storia della guerra sottomarina, questo nome ricorderà solo un fenomeno meteorologico tipico dei climi tropicali. Negli appassionati di sommergibili, invece, quel nome non può non risvegliare il ricordo della campagna offensiva scatenata nel Pacifico con la tecnica dei “branchi di lupi” da un pugno di U-Boot tedeschi e da alcuni battelli oceanici della Regia Marina italiana.
L'iniziativa, dato anche il limitato numero di unità coinvolte e la minore efficienza, rispetto alle efficienti installazioni europee, delle basi logistiche asiatiche, messe a disposizione dalla Marina Imperiale giapponese, ebbe un impatto assai limitato sugli esiti del conflitto, specie se paragonata alle enormi quantità di tonnellaggio navale nemico mandato a picco dalla Kriegsmarine e dall'alleato italiano nel Mediterraneo e in Atlantico. UbiSoft, però, probabilmente sensibilizzata dalle richieste degli appassionati comandanti di Uboot (si scrive così, alla tedesca, con la doppia “o”) rimasti orfani dei loro battelli dai tempi di SH3, ha deciso di rilasciare, ad un prezzo assai modico visti i contenuti, questo data pack dedicato ai sommergibili della Kriegsmarine, permettendosi anche qualche licenza storica nel consentire un impiego massivo di mezzi navali”crucchi” nelle acque del più grande degli oceani.
Un curriculum vitae degno di un futuro Ammiraglio!
Arriva la cavalleria samurai!
Manovra evasiva! Siluri a dritta
Il periodo trattato va dal luglio 1943, data d'inizio dell'impegno sottomarino dell'Asse in Asia, al maggio 1945 e vengono aggiunte al già ricco menu della versione base una manciata di missioni al cardiopalma, complice il nuovo sistema di ricognizione implementato (che prevede l'uso di mezzi aerei, soggetti però all'abbattimento da parte della flak nemica) e la minore ripetitività dei compiti da svolgere rispetto a SH4. I mezzi comandabili sono solo due: il battello a lungo raggio Tipo IX-D2 e il Tipo XVIII, dotato del rivoluzionario propulsore Walther a turbina, da utilizzare solo nelle manovre d'attacco subacquee.
Un'altra importante novità per il gameplay é rappresentata dalla presenza di personaggi realmente esistiti, veri e propri “eroi”, alla cui esperienza attingere per risolvere le missioni più ostiche. Infine acquista importanza l'aspetto “strategico” di poter chiamare in ausilio mezzi navali ed aerei alleati, salva la possibilità di vedersi rifiutata l'assistenza ove, nel corso di precedenti missioni, avessimo fatto cacciare in una trappola mortale la “cavalleria” inopinatamente convocata.
Il pacco rappresenta la prima espansione ufficiale del quarto riuscito capitolo di una saga che, possiede da tempo l'esclusiva di fatto del genere, consentendo al giocatore smaliziato, così come al principiante, di familiarizzare fin dal principio con i concetti essenziali della guerra sottomarina, consentendogli di gestire attraverso un'interfaccia amichevole, e comunque pienamente scalabile, l'intero equipaggio di un sub delle varie classi impegnate dalla marina tedesca nel Pacifico, durante il secondo conflitto mondiale.
I due tipi di battello sono tutti ben riprodotti, anche se i “bullonisti” più sfegatati saranno delusi delle voci in inglese (sottotitoli in italiano), delle uniformi inesatte, del fatto che nonostante la bandiera tedesca gli ordini continuino ad arrivare da ComSubPac (il Comando in capo americano per le forze Subacquee nel Pacifico, nda) e le mappe non abbiano il reticolo in uso alla cartografia tedesca. Poco verosimili, inoltre, i suoni di fischi e sirene (anche quelli sono americani! I tedeschi usavano diversamente!) e quasi imperdonabile l'assenza dello snorkel sui sommergibili, che permetteva alle unità tedesche di ricaricare le batterie dei motori elettrici navigando a quota periscopica, conferendo loro un innegabile vantaggio sui mezzi alleati che ne erano sprovvisti.
Il tecnicismo, in ogni caso, non pregiudica una piacevolezza visiva, riscontrabile in un uso del motore grafico davvero eccellente, in grado di riprodurre momenti davvero cinematografici, specie nelle riprese all'esterno del sub, né un approccio giustamente ludico là dove una telecamera invisibile ci consente di assistere (mentre il nostro battello magari si sta ritirando precipitosamente negli abissi, per evitare la reazione della scorta nemica) alla fine della nostra preda, appena “infiocinata” a colpi di siluro.
Si mette male per l'alleato giapponese!
Una delle poche portaerei nipponiche sopravvissute. Proteggiamola!
La grafica ci regala momenti di vera poesia. Altro che Coleridge!
L'udito viene parimenti gratificato da una colonna sonora implementata di musiche di ottima qualità e da effetti sonori realistici e credibili, dal suono della cavitazione delle eliche di un cacciatorpediniere che naviga sopra di noi, ascoltato attraverso l'idrofono, fino al celeberrimo “ping” del sonar attivo. L'aver incluso nell'add-on i benefici della patch 1.04, capace di eliminare i bug più perniciosi, oltre alla possibilità di utilizzare direttamente i porti di Penang, Singapore, Jakarta e Surabaya, aggiunge valore e longevità ad un'espansione che vanta davvero un rapporto ottimale tra prezzo e qualità.
Se la missione affidatavi dal gioco, salpare e intercettare, affondandolo, il maggior tonnellaggio possibile di naviglio nemico prima di essere costretti a rientrare per rifornirvi, evitando, é ovvio, di finire sul fondo dell'oceano con lo scafo squarciato dalle cariche di profondità, ben presto scoprirete che governare un sommergibile degli anni '40 da soli, seppur coadiuvati da un'IA dell'equipaggio eccellente, non é proprio come fare il giro del porto con il vostro gozzetto, in una serena domenica di primavera.
Un sistema di compressione del tempo piuttosto efficace, per fortuna, vi libererà dal tedio di lunghe ore di navigazione qua e là per l'oceano, a caccia di bersagli. Quando però avvisterete il nemico, le cose si faranno serie per davvero. Il sistema di gioco, molto accurato e gestibile attraverso interfacce intuitive e immediate, vi consente infatti una gestione puntigliosa di ogni sistema e sottosistema del vostro battello, dalle casse d'immersione alla sala radio, dalla camera di lancio siluri di prora fino alla sala macchine. A ciascuna incombenza, incluse le eventuali riparazioni, potrete assegnare uno o più uomini i quali, in perfetto stile RPG, impareranno migliorando man mano le loro prestazioni.
Anche il combattimento, se lo si vuole approcciare al massimo livello di realismo possibile, non sarà una passeggiata. Raggiungere senza essere avvistati la posizione ideale per sferrare il vostro attacco, colpire il bersaglio con una salva di siluri efficace e ritirarvi sani e salvi richiederà, almeno all'inizio, molta pazienza, precisione e raccomandazioni a Santa Barbara, patrona dell'arma subacquea. Per fortuna gli sviluppatori di Ubisoft Romania hanno previsto un sistema completamente scalabile nel quale, un po' come si fa nei giochi di Formula Uno, potrete deselezionare una buona parte delle opzioni tecniche, trasformando un simulatore realistico ma obiettivamente ostico ed elitario in un gioco dal gameplay più abbordabile.
Ciò nonostante, dimenticatevi l'azione adrenalinica di un simulatore arcade come Battlestations Midway. Questa espansione, come il gioco base e i suoi predecessori, é decisamente diretta ad un pubblico meno impaziente, desideroso di apprendere e padroneggiare poco a poco i meccanismi per ricavare la massima soddisfazione possibile quando si riuscirà, dopo tanti sforzi, a piazzare una coppiola di “pesciolini” esplosivi a mezzanave di una corazzata americana.
Se la campagna bellica prevista in solitario é senza dubbio lunga e impegnativa, un ulteriore supporto alla longevità del gioco viene fornito dalla presenza di un comparto multiplayer adatto alle richieste avanzate dagli appassionati del genere. Dimenticatevi pertanto gazzarre stile FPS e concitati deathmatch all'ultimo siluro. Potrete invece cimentarvi nella caccia in branco, prendendo il mare assieme ad altri tre amici reclutati sui server (altri sette se giocate in LAN locale), o in accese sfide dove l'avrà vinta chi mostra più precisione e nervi saldi. Interessante é anche la possibilità d'impersonare, nelle battaglie online, il Commodoro in comando della squadra navale di superficie, sovrintendendo ai movimenti e alle rotte di caccia delle navi tentando, in questo modo, di rendere la vita difficile ai sub in immersione.
Siamo più che certi che gli amici di Betasom, animata comunità italiana di sommergibilisti virtuali che ha partecipato anche ai test della versione Beta del gioco, saranno in grado di apprezzare nel tempo le molte qualità del nuovo titolo Ubisoft, utilizzandolo nei loro confronti in rete. Il gioco base, un anno fa, rappresentò una gradita ventata di novità per tutti gli appassionati, apportando evidenti e godibili migliorie alla grafica, rispetto al predecessore, e una migliore scalabilità del settaggio dei comandi, a vantaggio di un allargamento cospicuo della fascia d'utenza. L'eliminazione di spiacevoli bug fa di questa espansione un suo complemento ideale.
Pur rimanendo destinati ad un pubblico di nicchia, SH4 ed il suo add-on rappresentano quindi, senza dubbio, un'interessante opzione anche per qualche neofita, alla ricerca di nuove esperienze virtuali, purché sia disposto fin dal principio a spendere un quantitativo di tempo necessario all'apprendimento delle tecniche di base.
Emersione all'alba. Giusto il tempo di una boccata d'aria.
Che ci fa la corazzata Deutschland (poi Lùtzow) nel Pacifico?
Emersione rapida! Konichi-wa, kamaraden! Ben trovati!
Silent Hunter 4: Wolves of the Pacific - U-Boat Missions
Dettagliato, con una grafica spettacolare, un po' meno elitario del solito. Queste le principali qualità del quarto capitolo della serie dedicata da Ubisoft ai patiti della guerra sottomarina. Il motore grafico evoluto, capace di regalare veri e propri spezzoni di epica cinematografica, la scalabilità delle opzioni, che consente di personalizzare il livello di difficoltà del gioco, e mille chicche che forse solo gli appassionati sapranno cogliere, faranno di questo add-on un sicuro successo tra gli appassionati. Gli orfani dell'ammiraglio Doenitz (comandante in capo dell'arma subacquea tedesca durante la guerra), rimasti aggrappati al vecchio SH3 per fedeltà alla bandiera della Kriegsmarine, potranno finalmente aggiornarsi, anche se il Pacifico, forse, non riesce a regalare tutte le sensazioni dell'Atlantico e del mare del Nord. Risolti, comunque, i principali bug che affliggevano la versione base.
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