SEGA Superstars Tennis

SEGA Superstars Tennis
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La primavera é la stagione del tennis, da praticare ovviamente all'aria aperta, su terra, sintetico o erba secondo i gusti, sfruttando i primi caldi e le giornate più lunghe prima che il sole cominci a picchiare davvero. Se però siete animali da gamepad, poco propensi all'effusione di sudore correndo dietro ad una pallina, cresciuti a pane e platform con il marchio blu e bianco SEGA tatuato a fuoco sulle retine, potreste trovare preferibile cimentarvi con questo simpatico giochino, da gustare magari comodamente seduti sugli spalti del campo, con una lattina ghiacciata a fianco, mentre i vostri amici con il pallino dello sport si scalmanano in una vera partita sotto il solleone tra grugniti e grida di sconforto.

SST, così come la sua versione maggiore, dedicata agli utenti Wii e recensita qualche tempo fa su queste pagine, é dedicato e destinato innanzitutto ai fan sfegatati dei giochi firmati nell'ultimo decennio dalla major giapponese.
I personaggi che lo popolano, infatti, ben 16 di cui 8 disponibili fin da subito ed il resto da sbloccare in corso di gioco, sono tutti protagonisti di famosi (e meno) titoli SEGA, riuniti in una sorta di dream team tennistico, pronto a darsi battaglia in una sfida all'ultimo match.
C'é Sonic, ovviamente, ma anche il dr. Eggman, Beat di JetSetRadio, Amigo di Samba de Amigo e perfino Gillius di Golden Axe.

Doppio misto all'ultimo sangue!
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Il solito raccomandato. Sonic troneggia anche in copertina!
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Tennis sullo skate? Contento il tuo ortopedico, di certo!
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Anche le arene di gioco, 10 in tutto, sono caratterizzate secondo i giochi della casa madre cui fanno riferimento, da ChuChu Rocket a Puyo Pop Fever, fino a Super Monkey Ball. E i minigiochi che si mescolano al tennis, rendendo il gameplay vario e divertente a discapito di una realizzazione tecnica un po' minimalista, mutuano le meccaniche dei giochi a cui si ispirano. Nell'arena VirtuaSquad, ad esempio, dovrete mirare con la pallina ai cattivi evitando di colpire i civili, proprio come in un livello di VirtuaCop. In quella di ChuChu Rocket, invece, dovrete colpire con i vostri dritti e rovesci le frecce, indirizzando i topi verso i razzi ed evitando che finiscano nelle grinfie dei felini in agguato.

L'unico neo é che si rischia di non comprendere cosa fare, a volte, a meno di non essere esperti delle meccaniche di giochi che, in qualche caso, risalgono addirittura all'era della Dreamcast. Comunque, non tutti i minigiochi viaggiano sullo stesso livello di piacevolezza e, se può essere simpatico vedere Beat che schettina per il campo graffitato invece di correre, o Sonic che schizza e gira su se stesso qua e là, alla fine ci si annoia ben prima di essere riusciti a sbloccare tutti e 8 i personaggi bonus.

Il gioco del tennis in sé, oltre a fornire lo spunto per il titolo, c'entra pochino, in fondo. Scordatevi tecnicismi in back spin, volée a rete o finte di gambe in attacco. Le partite si vincono grazie ad un ostinato batti e ribatti finché l'avversario non sbaglia e nemmeno l'attivazione del potere speciale del personaggio di turno, non appena lampeggia la stella che ne testimonia l'attivazione, servirà il più delle volte a sbloccare le frequenti situazioni di stallo.

Ad allungare la minestra della longevità potrebbe comunque contribuire il multiplayer, consentito con la stessa game card con il solo personaggio (e arena) di Sonic, mentre per accedere a tutti gli altri occorre che il vostro amico disponga della sua copia del gioco.

Sul comparto tecnico, trattandosi di un gioco per l'agile ma non certo iperperformante Nintendo DS, non possiamo certo pretendere sbalordimenti next-gen o texture iperdefinite da maxischermo Full HD. Quel che c'é basta a restituirci un'impressione generale piacevole, anche se, potendo usufruire di due schermi, si sarebbe potuto fare molto di più che relegare a quello più in basso il mero ruolo di tabellone segna punti e se i personaggi avrebbero potuto, dopo tutto, essere un po' meglio definiti anche senza stressare troppo l'hardware della console.

Gradevole e appropriato il sonoro che ci permette di riascoltare mentre giochiamo famosi jingle dei titoli SEGA, diversi a seconda dell'arena e del personaggio con cui ci cimentiamo. Uno solo per campo, però, a differenza dei quattro diversi resi disponibili nel porting destinato alla sorella maggiore Wii.

Raccomandato quindi a chi ha una sveglia a forma di Sonic sul comodino e la Dreamcast ancora collegata alla presa scart della TV del salotto, SST rischia di deludere chi pensi di trovarsi alle prese con un titolo dall'anima sportiva. Se invece lo intenderete fin da principio come un incrocio tra platform e puzzle game, simpatico, frizzante e immediato, potreste apprezzarlo e, chissà, magari anche finire per amarlo...

Un game per uno: tutto ancora da decidere!
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Prendi questa, riccio, se ci riesci!
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Una nota femminile non guasta.
Una nota femminile non guasta.


SEGA Superstars Tennis
6

Voto

Redazione

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SEGA Superstars Tennis

Il vero tennis é un'altra cosa, siamo d'accordo. In nessun modo, comunque, il team di sviluppo della Sumo Digital ha mai preteso di realizzare un'esperienza analoga a quella di cui godono i fan di simulazioni sportive ultrarealistiche come i vari Top Spin e compagnia. SST, piuttosto, sposta l'attenzione sulla simpatia dei personaggi di diversi titoli SEGA, alcuni noti e altri molto meno, e sulla varietà dei minigiochi nei quali gli stessi dovranno, ciascuno secondo la sua specialità, cimentarsi. Il tutto condito da una grafica minimalista ma tutto sommato piacevole e da un sonoro che regala alle nostre orecchie il meglio delle colonne sonore SEGA. E c'é anche il multiplayer, per chi proprio non sa farne a meno. Sufficienza meritata, dopotutto.

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