Pikmin 2

Pikmin 2
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Il primo Pikmin, uscito poco dopo il lancio del Gamecube, è a tutt'oggi ancora uno dei migliori giochi del 128 bit Nintendo. Shigeru Miyamoto, riuscì nella duplice impresa di creare dal nulla un nuovo brand, e di mostrare al mondo la sua visione del tutto particolare di un genere, quello degli strategici in tempo reale, talvolta troppo legato a vecchi e inamovibili stereotipi. A dare a Miyamoto l'ispirazione per il titolo fu nientemeno che madre natura, che dal giardino dove Shigeru coltiva amabilmente uno dei suoi hobby (il giardinaggio) mandava segnali inequivocabili, tramite la difficile ma affascinante vita delle formiche, che avrebbe dato poi il là alla nascita dei Pikmin. Questi simpatici e piccoli esserini, una via di mezzo tra animali e vegetali, si sono rivelati degli alleati straordinari nella nostra prima avventura, aiutandoci ad affrontare insidie d'ogni genere nel pianeta in cui eravamo malauguratamente precipitati, e soprattutto collaborando in maniera attiva al recupero dei pezzi della nostra astronave, condizione necessaria per permetterci l'agognato ritorno a casa. Alla luce di un ottimo successo di critica e di un buon risultato commerciale, era pressoché inevitabile lo sviluppo di un seguito, che dopo essersi fatto attendere più a lungo del previsto (come da tradizione Nintendo), è finalmente arrivato.


Ritorno al passato.
La nostra nuova avventura riparte proprio dove si era conclusa la prima; tornati sul nostro pianeta ci ha atteso un'amara realtà. L'azienda per la quale lavoriamo, la Hocotate transport, si trova in bancarotta ed è in procinto di chiudere. L'unico modo per rimediare a questa difficile situazione finanziaria, è quello di tornare nel pianeta dei Pikmin (che poi dovrebbe essere la nostra amata Terra) alla ricerca di comuni oggetti usati nella nostra vita di tutti i giorni o quasi, che nel pianeta di Olimar (il protagonista) hanno però un valore altissimo. In questo nuovo ed affascinante viaggio, non saremo da soli, ma a coadiuvarci nella nostra difficile missione ci sarà l'ingenuo ma simpatico Louie. L'introduzione di un nuovo personaggio giocabile è certamente una delle novità più rilevanti del titolo: Louie nonostante possa sembrare in apparenza dotato di uno scarso quoziente intellettivo, è in grado di gestire i Pikmin alla pari del capitano Olimar. Si potrà alternare i due personaggi in qualsiasi momento, in modo tale da suddividere equamente i compiti. Per esempio mentre uno può andare alla ricerca di "tesori", l'altro si potrà dedicare alla proliferazione dei Pikmin, in modo da consentire un più oculato controllo del tempo. Dovete sapere, infatti, che ogni giornata dura circa 15 minuti, e prima che essa termini bisognerà necessariamente riportare tutto il nostro "esercito" alla base. Tutti quelli che si troveranno senza riparo all'arrivo del tramonto andranno, infatti, incontro ad un triste destino.

Questa limitazione temporale è un incentivo alla pianificazione di ogni giornata, alcuni giorni saranno dedicati, infatti, solamente all'abbattimento di barriere naturali e non, che non consentirebbero altrimenti ai nostri Pikmin di avanzare, altri giorni invece saranno sicuramente più fruttuosi per quel che riguarda il ritrovamento dei numerosi oggetti. Come abbiamo già detto molti di essi non sono altro che semplici rifiuti, quali batterie, vecchie lattine, tappi di bottiglia, altri invece saranno delle commoventi autocitazioni Nintendo; ci troveremo a recuperare impolverati Game&watch, carte da gioco che richiamano agli albori della grande N e così via. Per recuperare ogni oggetto sarà necessario un certo quantitativo di Pikmin; se per quelli più piccoli ne basteranno generalmente una dozzina, per quelli più grandi ne occorreranno oltre un centinaio. Ma come è possibile dato che i Pikmin disponibili sul campo possono essere al massimo 100?

Semplicissimo, difatti in questa nuova avventura faremo la conoscenza con due nuove specie, i bianchi ed i viola e proprio questi ultimi valgono ben 10 pikmin, pur "contandone" solamente come uno. Comprese le new entry, i Pikmin si dividono ora in ben cinque colori differenti, ognuno con delle caratteristiche peculiari. I rossi sono quelli tuttofare, veloci costruttori, e resistenti al fuoco, i blu sono invece gli unici che potranno accompagnarci nelle scorribande acquatiche ed i gialli, i più agili, sono quelli che meglio si prestano ad essere lanciati verso l'alto, oltre che in grado di resistere all'elettricità. Per quel che riguarda i nuovi arrivi, come già detto i pikmin viola sono i più forti in assoluto, e pagano la loro potenza con una scarsa velocità, mentre i bianchi, i più piccoli di tutti, appaiono già dal loro aspetto un po' malaticci, sono però in grado di resistere a veleni vari e loro stessi se ingeriti sì "vendicheranno" avvelenando il loro uccisore.
Sfruttare al meglio le caratteristiche delle diverse specie è naturalmente importantissimo, ogni razza di Pikmin ha i suoi pregi ed i suoi difetti ed assegnare a ciascuna dei compiti ben precisi diventa di vitale importanza ai fini della missione. In talune situazioni sarà necessario costituire un team ben assortito e variegato in modo da poter affrontare al meglio qualsiasi ostacolo, in altre circostanza invece, sarà meglio portarsi dietro un gruppo ben specializzato in modo da sfruttarne al massimo le peculiarità.

Pikmin 2
9

Voto

Redazione

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Pikmin 2

Pikmin2 rappresenta il seguito ideale: riprende l'innovativa e fortunata formula del prequel, la amplia, la migliora e ne lima alcuni difetti. Le novità di questo nuovo capitolo sono tante, a partire dall'introduzione di un nuovo personaggio giocabile che consente di ottimizzare meglio il lavoro durante la giornata, a delle nuove specie di Pikmin, che giovano ancor più alla strategia da applicare nei combattimenti e nella risoluzione degli enigmi.
Tutte queste caratteristiche, supportate da una ottima realizzazione tecnica, lo rendono in definitiva uno dei migliori giochi disponibili per il Gamecube, nonché uno dei più fulgidi esempi della tanto discussa Nintendo difference.