Il mal d'Africa affligge Activision. E stavolta non c'entra nulla la nostalgia del continente africano celebrata dagli scrittori. Piuttosto parlerei di fastidi alla mandibola, causati da ripetuti sbadigli, con rischio di lussazione delle articolazioni della stessa. La noia, quando si affronta un videogioco tratto da un film, con l'aggravante del fatto che si tratti di un cartone natalizio, é un rischio che tutti gli appassionati del settore conoscono bene, tentando il più possibile di tenersi alla larga dai tie-in nemmeno si tratti di mine antiuomo interrate a ridosso del trentottesimo parallelo.
A Natale siamo tutti più buoni, però, e per questo tenterò un approccio il più morbido possibile a questo titolo, realizzato dai programmatori della Toys for Bob sulla scia dell'atteso successo del “seguitone” di Madagascar al cinema.
Ci siamo mascherati!
Non ti preoccupare, Alex. La tocco piano...
Veicolo requisito... la missione procede!
Il fatto che il gioco ricalchi, per grandi linee, la trama del film impone una certa riservatezza nel discettare della storia, pena causare qualche spoiler di troppo. Basti dire dunque che siamo di fronte ad una sequenza di mini-giochi, sostanzialmente, piuttosto vari nell'approccio del gameplay, collegati tra loro da sequenze in computer grafica che riprendono e tengono unite, appunto, le fila della trama sottostante.
La prima nota dolente arriva proprio dall'invasività di questi stacchi d'intermezzo, capaci come poche altre cose al mondo d'interrompere il ritmo di gioco, mettendo a durissima prova la nostra pazienza, pur rafforzata dall'aura di santità che caratterizza il periodo festivo. Né viene in soccorso la qualità a dir poco mediocre della grafica, stimabile al livello di quella di un gioco di fascia alta per Playstation 2, e quindi ben lontana dal riuscire ad impressionare per un solo microsecondo lo schizzinoso processore del mio Bravia da 46 pollici. La next-generation é lontana giusto la distanza tra Roma e Johannesburg, tanto per rimanere in tema africano, e se volete vedere come sono fatti davvero i personaggi di Madagascar, farete meglio a farvi una passeggiata fino al multisala più vicino e comprare un biglietto per il film.
Uno dei minigiochi più divertenti: una sorta di dama della giungla!
Marty va a rete... Occhio alle entrate irregolari!
Un re delle scimmie ha i suoi privilegi. Elicottero privato incluso!
Se poi entriamo nel merito del sonoro, la musica (sic!) non cambia. Assenti le voci dei doppiatori originali (nella versione inglese trattasi di nomi del calibro di Ben Stiller e Chris Rock), gli stessi sono stati rimpiazzati da voci meno blasonate che pur mettendocela tutta non riescono a ripetere la magia vissuta nel buio della sala cinematografica. Quanto alla musica, alla lunga si rivela ossessiva e ripetitiva fino a farvi desiderare di premere il tasto di soppressione del sonoro. Il suono é inoltra caratterizzato da inspiegabili sbalzi di volume simili a quelli che ci fanno odiare le interruzioni pubblicitarie del nostro telefilm preferito in TV. Non male gli effetti sonori durante gli scontri, però una bella messa a punto avrebbe consentito di consegnare all'utente finale un prodotto bel più rifinito.
Quanto al gameplay, come dicevamo il gioco si svolge attraverso una serie discontinua di party games, dagli scacchi al minigolf, tutti personalizzati con il tema della giungla e i personaggi dei film. I livelli da superare sono una dozzina, da affrontare di volta in volta con un protagonista diverso del film (ci sono anche i pinguini, non temete!) e la difficoltà e il tenore della curva di apprendimento variano un po' da gioco a gioco, rimanendo comunque su un livello che consente la fruizione del titolo anche ad un pubblico di piccoli videogiocatori.
Il meglio di sé Madagascar 2 lo esprime proprio quando sia abbandona la trama e si sceglie di sfruttare il gioco per animare una riunione familiare o il pomeriggio che il nostro pargolo intende trascorrere in compagnia degli amichetti del cuore. La possibilità di sfidare fino a 3 avversari (solo in locale, il gioco non é dotato di opzione online) in una decina di mini-giochi, tratti direttamente da quelli presenti nella trama, disputando un torneo scuoti-divano, potrebbe aggiungere longevità ad un titolo che, altrimenti, rischia di farsi dimenticare presto e finire nel cesto dei giochi da riportare in negozio, sperando in una generosa quotazione dell'usato, da adoperare per procurarci a prezzo ridotto qualcosa di davvero divertente.
La maledizione del tie-in colpisce ancora. Gli addominali ci fanno ancora male per le risate in cui ci siamo sbellicati nell'assistere al secondo capitolo delle avventure cinematografiche di Marty, Gloria e compagni ed ora siamo costretti a curarci la mascella slogata dalla noia di questa poco avvincente trasposizione videoludica del cartone animato. A meno di non dedicarci esclusivamente a partite in 4 sullo stesso monitor, in modalità torneo (la cosa richiede 4 controller), il gioco riveste ben poco appeal, al punto da farci sentire defraudati della somma (prezzo pieno) che avete speso per acquistarlo. Nemmeno il comparto tecnico sorregge un gameplay legato troppo strettamente a quella che non é altro che una serie di mini giochi per reggere il confronto della concorrenza natalizia sugli scaffali.
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