JDM: Japanese Drift Master: Recensione di un racing arcade che dovete acquistare!
JDM: Japanese Drift Master è un gioco indie di sgommate ma dal cuore enorme

Se vi parlo di giochi racing arcade con tanta, tantissima tamarraggine, allora la mia memoria corre ai primi titoli portavano questa "filosofia" delle corse clandestine nei primi titoli che ho avuto il piacere di giocare e tra questi come non citare il grandissimo Need For Speed Underground... ma soprattutto il suo seguito. Da lì in poi si potrebbe citare una pletora di bellissimi giochi che ne ricalcavano i passi, ma sempre meno sul concetto di modifica delle auto e soprattutto sul piacere di una bella gara in derapata come vera protagonista. In Giappone però non è proprio così, ci sono vari manga e anime e videogame che ne incarnano l'essenza ed essendo io un grandissimo fanatico di Initial D, è obbligo fare qualche parallelismo con questo JDM.
Quest'ultimo infatti non si limita a proporre un’esperienza di guida, ma si pone come una vera e propria celebrazione della cultura del drifting giapponese e come l'opera Shuichi Shigeno tra una gara e l'altra la storia è narrata tramite dei manga, pur non originalissimo, ma molto piacevole. Sviluppato da Gaming Factory, questo simcade open world riesce a trasportare il giocatore nel cuore pulsante del Giappone, tra passi montani avvolti dalla nebbia, strade cittadine illuminate dai neon e officine artigianali dove ogni bullone racconta una storia.
L’ambientazione è uno dei punti di forza più evidenti: ogni elemento, dai ciliegi in fiore che cadono sull’asfalto alle lanterne che oscillano al vento, è pensato per evocare un senso di autenticità e immersione totale. Il comparto sonoro contribuisce in modo determinante a questa atmosfera, con suoni ambientali realistici e una colonna sonora che mescola lo-fi, synthwave e hip-hop giapponese, creando un sottofondo perfetto per ogni sessione di guida e anche in questo caso le musiche e lo stile ricalca da vicino quello del videogame a cui si ispira sotto egida SEGA.
Il gameplay si colloca in una zona di equilibrio tra arcade e simulazione, offrendo un sistema di guida accessibile ma al tempo stesso profondo. Ogni auto ha una propria personalità, e padroneggiarla richiede tempo e dedizione. Il drifting, cuore pulsante del gioco, è trattato con una cura quasi reverenziale: le meccaniche di derapata sono fluide, reattive e incredibilmente soddisfacenti, con un sistema di punteggio che premia la precisione, l’angolo e la continuità delle manovre. Le modalità di gioco spaziano dall’esplorazione libera dell’open world alle competizioni a punti su tracciati cittadini o montani, passando per gare di velocità pura e missioni secondarie come le consegne di sushi, che aggiungono un tocco di umorismo e varietà. Non manca una scuola di drift, un tutorial esteso che accompagna il giocatore dalle basi alle tecniche più avanzate.
Il parco auto è un altro elemento che farà la gioia degli appassionati: si parte con icone del mondo JDM come la Nissan Silvia S15 e la Toyota AE86, ribattezzata Toyuni Hatchi (sì, lo so, saperlo è la cosa più importante del gioco!), ma il vero punto di forza è la personalizzazione. Ogni veicolo può essere modificato in profondità, sia dal punto di vista estetico che prestazionale. Si possono cambiare verniciature, body kit, cerchi, spoiler, luci posteriori e scarichi, ma anche intervenire su sospensioni, differenziale, cambio, turbo e freni. Persino gli interni sono personalizzabili, con sedili da corsa, volanti sportivi e rollbar. Il livello di dettaglio è tale da permettere la regolazione della pressione degli pneumatici o del camber delle ruote, per ottimizzare la derapata in base al proprio stile di guida.
Dal punto di vista tecnico, JDM è una gioia per gli occhi. Il motore grafico gestisce con eleganza effetti di luce dinamici, riflessi realistici e condizioni meteo variabili, offrendo un’esperienza visiva di altissimo livello. Le texture sono nitide, le animazioni fluide e l’ottimizzazione su PC è sorprendentemente solida, anche su configurazioni di fascia media. Il comparto sonoro, come già accennato, è altrettanto curato: ogni motore ha un sound unico, le derapate “cantano” sull’asfalto e la colonna sonora accompagna perfettamente ogni momento di gioco.
Il multiplayer online consentirà di sfidare altri piloti in eventi drift o semplicemente esplorare l’open world in compagnia, con eventi stagionali, classifiche globali e raduni virtuali in stile car meet, al momento è stato previsto in questo modo ed è stata recentemente rilasciata una road map con tutte le "iniezioni" di contenuti. La longevità è garantita da una campagna narrativa con missioni e rivalità, eventi giornalieri e settimanali, e aggiornamenti promessi dagli sviluppatori che introdurranno nuove auto e tracciati.
Gamesurf alla guida
Hai parlato quindi solo bene di questo gioco, ma ci sono difetti? Mi direte voi… ebbene sì e non sono pochi, minori, ma anche macro oltretutto, ma andiamo con ordine. La parte di guida e l'handling è il cuore pulsante del gioco stesso, talmente bello da essere quasi perfetto, ottimo con il pad, imprescindibile col volante e anzi sembra essere il motivo per cui fare l'acquisto dello stesso. La parte delle luci e degli effetti meteo è assurdo per quanto sia realistico, ottimizzato e ben realizzato, pur con qualcosa di "sporco" negli effetti particellare da sistemare, ma è robetta da poco.
Il grosso difetto è invece l'idea di fare strade così tanto strette da essere impossibile non andare contro le barriere poste dalle costruzioni stesse e nello stesso tempo avere una fisica delle collisioni con un comportamento assurdo che "spara" l'auto in ogni direzione, senza quella più logica. L'IA degli avversari è spesso "particolare", nel senso che sembra che a volte gli avversari facciano una gara senza che voi ci siate, altre volte hanno l'aggressività di chi non vuole vincere, ma solo uccidervi (male). In tutto questo arrivo con il difetto più grande, macro e assurdo: l'economia di gioco. Le auto costano molto, troppo, ma soprattutto i potenziamenti hanno un prezzo che è fuori scala e spesso non potete vincere se non quella modifica che vi permette di avere il giusto boost di prestazioni aggiuntive, ma spendere nei potenziamenti vi preclude di acquistare auto e di conseguenza altri potenziamenti ecc.
Potete fare delle gare che vi permettono guadagnare denaro poi da spendere dopo in potenziamenti, ma anche in questo caso dovete buttarvi nelle stesse gare, per decine di volte e alla fine questo incrina la vostra possibilità di proseguire nel gioco stesso. In una decina di ore considerate che ho buttato via per intero i salvataggi almeno un paio di volte per questi errori critici, quindi considerate la cosa quando avranno sistemato questo difetti.
In definitiva è consigliato? Per quanto mi riguarda è il miglior gioco di corse arcade con il "drift" che conosca, quindi dagli anni '90 ad oggi. Una perla rara, unica, con tantissime pecche e ancora un po' acerbo, ma è quel gioco che dovete comprare senza nemmeno pensarci su.
Versione Testata: PC
Voto
Redazione

JDM: Japanese Drift Master
JDM è assolutamente "raw", ha un cuore enorme, alcuni difetti, ma non sbaglia di nulla quando si parla di fare il vero "drift". Se vi piacciono i racing arcade... compratelo! Se amate sgommare in modo più o meno approfondito, con pad o volante, non lasciatelo sullo scaffale.