Jagged Alliance 3 – Il Ritorno dei Mercenari – Recensione PC

Una sfida strategica senza numeri, ma con tanta azione

Il genere degli strategici a turni, complice il successo indiscusso della serie XCOM, è fiorito nel corso degli anni a dismisura, permettendo ai giocatori di godersene i frutti nelle varie “declinazioni” proposte dai diversi sviluppatori del settore.

Alcune serie hanno avuto maggior successo di altre, come il già citato XCOM, mentre altri hanno faticato di più per rimanere sullo scaffale, cercando chiaramente in ogni modo di sparire nel girone dei dimenticati, accanto al cestone delle offerte a buon mercato (ormai anch’esso quasi sparito grazie all’avvento del digitale). 

Jagged Alliance fa un po’ parte del secondo filone: si tratta infatti di una serie che è uscita la bellezza di ventiquattro anni fa, una roba che farebbe accapponare la pelle anche ai più coraggiosi, soprattutto in funzione dell’enorme divario tecnologico, e generazionale, che separa i due capitoli l’uno dall’altro. 

E pensate pure che quest’ultima installazione del franchise, sviluppata da Haemimont Games (quelli del più recente Stranded: Alien Dawn tanto per capirci), è un diretto sequel del precedente. 

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Jagged Alliance 3 – Mi sono sentito un po’ come Barney Ross

Gli appassionati di cinema avranno riconosciuto il protagonista della mia citazione, ma per coloro meno informati, è importante precisare che Barney Ross è il capo degli Expendables, un piccolo gruppo di individui "sacrificabili" interpretato da star del cinema degli anni ’80 e ’90. I tre film con Sylvester Stallone tanto per intenderci, qui tirati in ballo solo per spiegarvi il modo con cui inizia la nostra avventura su Jagged Alliance 3.

Il gioco narra delle turbolente vicende della nazione di Grand Chien, afflitta da conflitti interni di vasta portata, scaturiti dalla lotta dei gruppi di potere per il controllo delle risorse naturali del territorio. La nostra squadra di mercenari, quella dei “sacrificabili” per l’appunto, viene composta selezionando i membri da un ampio database in base alla loro esperienza e ai costi, viene reclutata quando il presidente eletto scompare misteriosamente e La Legione, una forza paramilitare brutale, assume il controllo del paese, conquistando gradualmente villaggio dopo villaggio. 

Il nostro obiettivo è di ritrovare il presidente, sostenuti finanziariamente dalla sua famiglia, e fermare l'avanzata della Legione, addestrando i locali per difendere le proprie case e conquistando territori che ci consentano di ottenere risorse supplementari per far crescere il nostro gruppo. 

Partiamo intanto col dirvi che la fase di tutorial, sebbene filoguidata, non sembra essere perfettamente in grado di mettere a proprio agio il giocatore, soprattutto se si tratta poi di qualcuno non avvezzo al genere degli strategici a turni. Genere, come sappiamo, composto da numerosi sottomenu e abilità, attive e passive, da saper combinare nel modo giusto soprattutto quando l’obiettivo è quello di sopravvivere alle incursioni che andranno effettuate sul territorio di Grand Chien. 

Jagged Alliance 3 – Il Ritorno dei Mercenari – Recensione PC

Onestamente ci saremmo aspettati qualcosa di più della semplice “scelta consigliata dal gioco”, oltre al fatto che le prime due missioni risultano un po’ ingannevoli, poiché nella maggior parte dei casi i nemici appariranno più tonti del normale, e serviranno spesso il fianco ai nostri colpi, nel classico schema scriptato in cui il giocatore deve soltanto imparare a usare “n” abilità.

Andando infatti avanti, ogni cosa apparirà più chiara dopo i vari tentativi svolti per sopravvivere, questo perché il gioco, anche alla difficoltà più bassa, finisce per risultare un pelino troppo ostico qualora preso troppo sottogamba.

Jagged Alliance 3 – Dimenticatevi numeri e percentuali, qui si va a sentimento! 

Come anticipato nel precedente paragrafo, Jagged Alliance 3 pecca un po’ di superficialità. Non lo fa con cattiveria, sia chiaro, ma finisce con risultare inizialmente accomodante, per poi lasciarci in mezzo alla strada con i numerosi problemi da affrontare durante la campagna. 

Per dirvene una, non c’è nessun accenno a come gestire al meglio le finanze, un aspetto fondamentale del gioco dato che i contratti dei mercenari vanno rinnovati nel corso della campagna. Quindi, se tanto mi dà tanto, la scelta finisce per essere estremamente importante all’inizio, perché si rischia di assoldare dei mercenari a buon mercato, solo per ritrovarsi tra le mani un gruppo di scappati di casa poco organizzati.

La mappa tattica fa il suo fino a un certo punto, senza illustrarti con chiarezza che spesso si rivela fondamentale ritornare sui propri passi, magari per risolvere alcune missioni secondarie oppure semplicemente per esplorare e trovare oggetti utili a farci risparmiare qualche dollaro. E non ci dice nemmeno chiaramente che esistono location in grado di fornici introiti costanti qualora conquistate.

Durante gli scontri nella mappa è possibile ingaggiare il nemico, alcune volte cogliendolo persino di sorpresa (cosa difficilissima, provandoci anche noi ci siamo riusciti pochissimi volte, anche perché sembra che i nemici abbiano gli occhi anche dietro la testa), altre volte semplicemente gettandosi nella mischia, anche perché sebbene esista un sistema di coperture, accompagnato da uno che vi permette di scegliere la parte del corpo da mirare, non si trova da nessuna parte una scala di valori che ci permetta di capire se e come colpiremo il nostro avversario.

Jagged Alliance 3 – Il Ritorno dei Mercenari – Recensione PC

Non ci sono infatti percentuali. Zero, nada, punto. Jagged Alliance 3 sembra fatto apposta per farti gettare nella mischia, senza pensare a niente, mettendovi molte volte nella posizione di risolvere uno scontro con personaggi quasi in fin di vita, che dovranno poi essere curati nella mappa tattica buttando via del tempo prezioso, che con contratti più o meno brevi non è proprio il massimo chiaramente.

Tra i luoghi più importanti da visitare si distinguono i villaggi e quest’ultimi, una volta liberati, garantiscono il ritorno della popolazione locale, dalla quale è possibile ottenere risorse preziose e svolgere missioni secondarie, che avranno anche un piccolo impatto sulla trama principale (tipo il tizio dei diamanti, dato in pasto ai ribelli per puro senso di antipatia).

Jagged Alliance 3 – Ogni personaggio va analizzato per bene

Come anzidetto, non ci sono percentuali di riferimento con cui impostare il combattimento, o per assurdo scegliere una copertura al posto di un’altra. Viene quindi da chiedersi: come posso vincere uno scontro evitando perdite tra le mie fila?

Gli improbabili riferimenti a parti del corpo faziose danno il primo aiuto, soprattutto morale, ma successivamente a intervenire a gamba tesa nella questione ci pensano le abilità base di ogni mercenario, abilità che vi garantiranno un discreto successo qualora interpretate nel modo giusto. Non potendo evitare in alcun modo il combattimento, i nostri mercenari sono costretti a scegliere il modo migliore per approcciare ai nemici, tipo separando il gruppo per poi appostare ogni personaggio nel punto designato, oppure sfruttare al meglio i personaggi con maggiori punti azione e mandarli in avanscoperta con un buon livello di stealth. 

Ce ne sono per tutti i gusti, sebbene alla fine si finisce quasi per approcciare sempre allo stesso modo, complice un sistema che sulla carta dovrebbe dare il più alto numero di informazioni possibili, mentre in Jagged Alliance 3 si è deciso di fare al contrario. Eliminare le informazioni può garantire meno frustrazione ai giocatori di vecchia data, quelli abituati con XCOM e i 95% che si trasformano in fallimenti completi, ma per tutti gli altri questo sistema di gioco potrebbe finire per risultare semplicemente casuale.

Jagged Alliance 3 – Il Ritorno dei Mercenari – Recensione PC

Diciamo che nascondendo i numeri, non si ottiene un effetto tanto diverso da chi ce li ha, tutto qui. Questo, unito a una IA non proprio brillante dei nemici, finisce per inficiare leggermente sull’esperienza di gioco, il quale potrebbe farvi davvero venire qualche grattacapo in merito al “cosa fare e cosa no”.

Tecnicamente non ci troviamo di fronte a un miracolo della tecnica, vi confesso che nelle fasi di recensione fino al momento di una patch non mi è stato possibile giocare attraverso un monitor con refresh rate più alto dei 60hz, ma, detto ciò, possiamo tranquillamente dire che l’ambientazione e i personaggi sono piuttosto belli da guardare. Peccato per la mancanza della localizzazione in lingua nostrana, anche solo per i testi eh, nonché peccato per la mancanza di cutscene un po’ più arzigogolate. Qui al massimo troviamo una serie di dialoghi con degli avatar, anche piuttosto sgraziati e scritti con semplicità.

Jagged Alliance 3

Versione Testata: PC

8

Voto

Redazione

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Jagged Alliance 3

Jagged Alliance 3 offre un'esperienza strategica avvincente, anche se caratterizzata da alcune pecche. Mentre la mancanza di numeri e percentuali può risultare frustrante per i giocatori abituati ad approcci più tattici, il gioco si distingue per un'ambientazione affascinante e personaggi ben sviluppati in termini di abilità attive e passive. Nonostante alcuni aspetti da migliorare, Jagged Alliance 3 offre ancora il fascino del passato con un tocco moderno, catturando l'attenzione degli amanti degli strategici a turni.