I Simpson: Il Videogioco

I Simpson Il Videogioco
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I videogiochi sono l'origine di tutti i mali. Marge Simpson, perlomeno, sembra esserne arciconvinta quando, all'inizio della storia narrata nel titolo che ci accingiamo a recensire, sequestra implacabile al pestifero Bart l'agognata copia di Grand Theft Scratchy (Scratchy e Itchy altri non sono che i Grattachecca e Fighetto della versione italiana...), violentissimo picchiaduro dal titolo evocativo. Poco dopo, però, sulla testa di Bart piove dal cielo il manuale d'istruzioni di un videogame intitolato proprio The Simpson e ciò dà immediata origine alle vicende contenute nel titolo Electronic Arts.

Sam Fisher, ciucciami il calzino!
Sam Fisher, ciucciami il calzino!
Lisa contro i delfini assassini: delirante!
Lisa contro i delfini assassini: delirante!
Marge scatena il suo potere di "persuasione"!
Marge scatena il suo potere di "persuasione"!

Si tratta del debutto su PS3 della famiglia americana protagonista dell'omonima serie animata creata da Matt Groening, già protagonista di altri giochi dedicati alle console di penultima generazione: Come in tutte le grandi occasioni, quindi, gli sviluppatori hanno dato fondo alle risorse per accattivare fin dalle prime battute il vasto pubblico degli appassionati, principali obiettivi di marketing di un tie-in derivante da una serie televisiva.
Ecco che allora il motore grafico del gioco, pienamente supportato dal performante hardware delle console next-gen, se la cava a meraviglia nel gestire un impatto visivo assolutamente omogeneo a quello dei cartoni TV, ben lontano da qualche incertezza cell-shading che aveva caratterizzato qualche gioco del passato mutuato dallo stesso franchise. Ed ecco che nella colonna sonora, interamente doppiata in italiano, si ritrovano tutti, ma proprio tutti, i doppiatori della serie originale, che danno il meglio di loro stessi nel recitare in modo convincente e spesso esilarante le mille gag presenti.
Diciamola tutta. In fondo per animare dei personaggi bidimensionali in un ambiente pseudo-3D sarebbe bastata anche una PS2. Certo è, però, che l'hardware di nuova generazione si fa garante di un rateo di fps che non scende mai sotto il livello di guardia della scattosità, nemmeno nelle scene più concitate quando si gioca in split-screen con un amico. E la cosa aiuta, visto che il gameplay del gioco si basa su un approccio platform e azione dove un'incertezza al momento sbagliato potrebbe costarci un reload di troppo.

In ogni caso, il tema cartoonesco ed il fatto che il gioco sia stato pensato per un pubblico di ogni età hanno fatto sì che gli sviluppatori si siano ben guardati dall'implementare puzzle troppo cervellotici.
Quasi sempre, l'uso congiunto di due personaggi della saga e un minimo di sforzo cerebrale fa sì che un giocatore di medie capacità riesca a destreggiarsi in pochi attimi con i puzzle disseminati nel gioco. Il punto di forza del sistema di gioco, infatti, sta proprio nella necessità di far collaborare due personaggi per volta, attingendo ai differenti poteri di ciascuno, per risolvere gli enigmi. Bart, ad esempio, può abbattere i nemici o rompere gli oggetti con una fionda, planare e arrampicarsi con il mantello di Bartman o trasformarsi in RoboBart e affrontare i nemici con micidiali raggi laser che oltrepassano anche vetri e altri ostacoli trasparenti. Marge, invece, possiede un megafono attraverso il quale esercitare un potere di persuasione capace di spingere i passanti ad affrontare i cattivi. Lisa, dal canto suo, non poteva non utilizzare il sax per stordire i nemici mentre Homer li affronta a colpi di rutti micidiali, ricaricati attingendo ai power-up sparsi in giro per le mappe, o rotolando in giro sotto forma di grossa palla.
Il gameplay, come accennato altrove, è tipicamente stile anni Novanta e non costituisce, da solo, un tentazione sufficiente a convincerci all'acquisto.

Fermati, moccioso anabolizzato!
Fermati, moccioso anabolizzato!
I boscaioli sono nemici temibilissimi.
I boscaioli sono nemici temibilissimi.
salveremo la foresta dai palazzinari privi di scrupoli!
salveremo la foresta dai palazzinari privi di scrupoli!

Ben più allettante, invece, è la mole cospicua di citazioni, gag, e facezie rubate qua e là nelle numerose stagioni dello show e, in egual misura, da film, telefilm e videogiochi famosi. Ci sono, tanto per citarne qualcuno, livelli che rifanno il verso ai sanguinosi assalti di fanteria di Medal of Honor e dungeon che rifanno il verso ad Everquest, senza dimenticare mini livelli che citano immortali successi del passato come Joust e Gauntlet.
Il divertimento, sotto questo punto di vista, è assicurato, a patto che non si nutra una spiccata allergia per il colore giallo e per il singolare e irriverente umorismo dei personaggi di Groening.
L'unico peccato è che la trama, capace di tenerci aggrappati al gamepad fino all'ultimo livello, rimbalzando da una citazione memorabile all'altra, finisce per coinvolgerci per non più di una manciata di ore, sei o sette al massimo se non siete di quelli che non vogliono scrivere la parola fine prima di aver sbloccato ogni singolo segreto o oggetto nascosto del gioco. Anche così, in ogni caso, scordatevi longevità alla Oblivion o alla GTA. Oltre tutto, vista l'assenza di supporto online, l'unica alternativa alla campagna in singolo è giocare la stessa campagna in split-screen (verticale, il che non è il massimo: il fallimentare multi cooperativo di Resistance non ha proprio insegnato niente agli sviluppatori per PS3!) con un amico, sulla stessa console.
Nessun rischio, quindi, che una volta finito il gioco proviate la tentazione di sottrarlo a lungo dalle aste Ebay sulle quali siete soliti riciclare tutti i giochi di cui volete liberarvi.

Tutt'altro che sbalorditivo sotto molti aspetti, comunque, I Simpson rimane un platform onestissimo che si lascia giocare d'un fiato, capace d'intrattenere anche chi non ha la sveglia con il faccione di Homer sul comodino e una tazza da caffèlatte con una delle scritte da lavagna di Bart dipinta sopra. Magari però, vista la longevità complessiva del prodotto tutt'altro che eccelsa, parecchi di voi preferiranno attendere la possibilità di procurarselo usato o in versione Platinum a metà prezzo. Pensateci su.

C'è uno sporco lavoro da fare, soldato Homer!
C'è uno sporco lavoro da fare, soldato Homer!
Tutti dormono... tranne Bartman!
Tutti dormono... tranne Bartman!
Salvate il soldato Homer!
Salvate il soldato Homer!
I Simpson: Il Videogioco
6.5

Voto

Redazione

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I Simpson: Il Videogioco

Come in un cartone animato. Non ci si aspetta nulla di meno da un tie-in di una delle più fortunate serie d'animazione degli ultimi due decenni, trasportato su una console next-gen cui, secondo l'opinione degli entusiasti, mancherebbe solo la parola. Tuttavia, in tempi in cui i franchise di successo sono spesso sfruttati per tentare di vendere titoli mediocri e di scarsa qualità, un po' di patema d'animo nel prepararsi a valutare questo titolo era più che giustificato. Fugato, però, dopo pochi minuti di gioco, da un impatto grafico e sonoro che non ha davvero nulla da invidiare ad una delle puntate della serie. Le riserve da muovere a I Simpson, allora, non possono essere di natura tecnica ma, semmai, legate ad un gameplay che alterna momenti felici e altri meno e ad una trama troppo breve per giustificare un acquisto a prezzo pieno, in assenza di un supporto online.

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