Fino a qualche anno fa, un grosso cruccio per molti appassionati di giochi di guida era la mancanza delle Ferrari tra le auto a disposizione. Da un po' di tempo a questa parte invece, e per fortuna, le auto del cavallino rampante sono presenti praticamente in ogni titolo in uscita. Considerato che si tratta del marchio con il maggior prestigio, questo aspetto fa sicuramente la gioia degli appassionati.
Ora su PS3 avremo a disposizione un titolo addirittura incentrato completamente sulle Ferrari, una licenza (fortunatamente non esclusiva, cosicché continueremo a vedere le rosse di Maranello anche negli altri videogame) in cui guidare i bolidi che hanno fatto la storia della casa, sino all'ultima F430 del trofeo challenge, uno dei monomarca più seguiti nel panorama delle competizioni a quattroruote.
Menù con musica sinfonica evocativa e Ferrari su sfondo nero. Un binomio sicuramente affascinante
Spa sta cominciando ad essere un circuito piuttosto usato nei videogame...era ora!
Nonostante un comparto tecnico solo sufficiente, i caricamenti sono piuttosto lunghi.
Il teorema che vuole un gioco farsi più bello se al suo interno vi sono anche le Ferrari, non vale però se esteso a tutto il gioco. Ovvero non è detto che un videogame fatto di sole Ferrari sia tutto bello. Anzi... In realtà l'approccio è sicuramente dei migliori. Si viene accolti da una trionfale musica d'orchestra con le immagini fisse su una buona riproduzione di una F430 Challenge su sfondo nero. Cominciamo dal tutorial e confermando l'opzione veniamo folgorati dall'urlo del V8 provocato da un affondo fulmineo sul pedale di destra.
La pista da dove si comincia non poteva che essere quella privata di Fiorano (un altro bonus, dato che è una pista rara a vedersi negli altri videogames). Selezioniamo la visuale interna e...incredibile!!! Ma quella che sentiamo è proprio la voce di Tiff Needell (come lui stesso ci conferma), il famoso conduttore di Fifth Gear (nonché ex conduttore, assieme a Jeremy Clarkson di Top Gear, tuttora diretta concorrente), la trasmissione televisiva sul mondo dell'automobile, conosciuta dagli appassionati di tutto il mondo, qui in veste di nostro tutor per insegnarci i rudimenti basilari alla guida di un bolide da centinaia di cavalli.
Forse gasati da questi particolari, forse perché ancora ammaliati dal fascino del marchio del Cavallino rampante, ci immergiamo nella guida del circuito di Fiorano, con Tiff che ci suggerisce quando non stiamo spingendo abbastanza ("more pauaa, more pauaaa!!") o ci conforta quando abbiamo preso dimestichezza con auto e circuito, e ripetiamo 2-3 volte di seguito quei due giri di pista coinvolgenti.
Già al secondo round però, cominciamo a notare che qualcosa non va proprio per il verso giusto. Così, per renderci meglio conto della dinamica del gioco decidiamo di uscire e prenotarci una bella sessione privata in una pista libera con tutti i giri che vogliamo a disposizione. Naturalmente la pista scelta non poteva essere che quella di Monza, tracciato sempre impegnativo ma che ormai conosciamo come le nostre tasche e che ha quei punti cardine in grado di far venir a galla immediatamente tutti gli eventuali limiti di un racing game. E infatti così è stato anche questa volta.
Interdetti da un comportamento della vettura poco reattivo, abbiamo cercato di capire cosa nella fisica non risultasse convincente. E' bastato passare alla visuale esterna per avere un panorama chiaro della situazione: la vettura viaggia come su di un perno, e nelle curve ruota e si imbarda attorno a questo. Ecco svelato il perché di una tenuta non molto realistica e di un bilanciamento pesi poco coerente. In realtà dalla visuale interna è difficile avvertire il fenomeno, e si ha una migliore sensazione di realismo.
Non mancheranno le auto storiche, anche se ci vorrà un pò per sbloccarle tutte.
L'effetto pioggia non é male, sicuramente meglio del giallo pervasivo di tutto il gioco.
Immancabile la FXX, uno dei progetti più avanzati della Ferrari, rivolto ai suoi clienti.
Per il resto un minimo di conoscenza dei circuiti per frenare nei momenti giusti ci vuole, pena delle perdite di tempo o peggio delle uscite controproducenti. Ovviamente nel nostro test abbiamo a provato a disinserire ogni tipo di aiuto, per avere il feeling più diretto con le reazioni della vettura, ma ci ha lasciato interdetti la presenza di una sorta di aiuto allo sterzo non disinseribile. In pratica la reazione dello sterzo alle nostre sollecitazioni non è mai immediata, ma viene filtrata. Se "sterziamo" improvvisamente lo stick a destra o a sinistra, lo sterzo reagirà più o meno rapidamente a seconda della velocità della vettura. Suona strano, ma va ricordato che uno stratagemma simile viene utilizzato (a suo modo) anche su Gran turismo 5 Prologue.
Alla fine dei conti il controllo della vettura assume quindi una soluzione intermedia tra un comportamento simulativo ed un'impostazione arcade, permettendo anche ai novizi di correre senza troppo allenamento. Questa facilità si ripercuote anche in gara, laddove l'IA degli avversari non ci viene in aiuto. Non è nulla di catastrofico, ma non si tratta nemmeno di un'IA particolarmente avanzata capace di stupire per il suo comportamento lungimirante o, al contrario, casualmente fallace. Gli avversari non si curano più di tanto della nostra presenza in pista e si appoggiano volentieri a noi pur di affrontare la curva con pochi contrattempi.
Cosicché le gare, tutte simili e basate non su un determinato numero di giri, bensì su termini di tempo prestabiliti, tendenzialmente da 10 o 15 minuti, risultano in breve tempo ripetitive e con poche emozioni anche sotto il profilo dei sorpassi o, peggio, delle sportellate. Si perché i danni praticamente non sono implementati, ed i contatti con le vetture sono ben lungi dal dare una sensazione reale di uno scontro od una collisione in pista.
Ad appesantire la formula del gameplay c'è una struttura rigida ed estremamente verticale del gioco. Si parte con la possibilità di provare e gareggiare su di una sola auto, per poi sbloccarne una tantum, non senza un congruo numero di gare alle spalle. Non v'è neppure il senso di una escalation dato che si parte subito con una F430 scuderia (quindi una delle eccellenze) e si prosegue con modelli ben più discreti.
C'è al massimo un tentativo di istigare alla collezione, anche per via delle carte sbloccabili proseguendo nel gioco. Con queste si può partecipare al classico gioco in cui da due mazzi si estrae una carta e si deve decidere con quale parametro (velocità max, cilindrata, anno costruzione...) sfidare la carta pescata dall'avversario. E' un gioco che richiede ben poche abilità, e spesso è frutto del caso. Inoltre c'è la sola possibilità di partecipare ad una partita singola senza progressione di alcun tipo.
Insomma in quanto a collezionismo non è tutto rose e fiori. 50 bolidi marchiati Ferrari a molti possono apparire affascinanti, ma non è certo un numero copioso di veicoli se confrontato alle produzioni simili. Inoltre non viene nemmeno confortata un'eventuale vezzo di completismo, dato che anche guardando solo in casa Maranello, di vetture ne sono state prodotte un numero assai più cospicuo.
Anche graficamente il gioco non fa faville: ad una palette cromatica poco riuscita (tendente al giallognolo) si affiancano una realizzazione di autovetture e delle piste piuttosto mediocre. Gli effetti di luce sono poco convincenti, a differenza di un risultato con la pioggia più digeribile, e la fluidità, già non eccelsa (30 fps), ha spesso qualche incertezza. Il comparto sonoro non migliora lo scenario, piuttosto piatto, e dopo il buon incipit reso dalla musica sinfonica del menù non viene proposto nulla degno di nota (se non quell'illusoria voce di Tiff Needell nel tutorial, che poi scompare e non si fa più sentire per tutto il resto del gioco).
Insomma, da un inizio piuttosto esaltante, siamo passati alla delusione per un'occasione mancata. Da Ferraristi convinti non ci sentiamo soddisfatti da un prodotto che sembra sfruttare il marchio per proporre un prodotto di bassa lega e ricavarne il massimo profitto per via del brand del cavallino. Intendiamoci: non è che non sappia a suo modo divertire, è solo che non offre molti stimoli per proseguire e non ha quel qualcosa che gli permetta di distinguersi dagli altri prodotti simili.
In questo gioco l'obbligo di guidare dall'interno per avere una sensazione di maggior realismo é pronunciato
Riguardo l'assetto si possono modificare solo alcuni parametri relativi ad ammortizzatori, o freni. Mancano quelli relativi a cambio o deportanza!
L' IA, pur mostrando a tratti qualche progresso, non é molto reattiva alla nostra presenza
Non un prodotto scadente, semplicemente una licenza sfruttata male. Il gameplay a lungo andare risulta piatto, ed il modo in cui é organizzato il gioco si rivela a tratti noiosa, privo degli stimoli necessari a proseguire. Da giocare esclusivamente con visuale interna, per attenuare l'effetto surreale dell'auto posta su di un perno. Gran Turismo 5 é su di un altro pianeta in quanto a guida, mentre chi cerca un prodotto più arcade troverà in GRID un'alternativa valida.Questa é una via di mezzo dedicata strettamente agli appassionati del rosso Ferrari.
Iscriviti alla Newsletter
Resta aggiornato sul mondo Gamesurf: anteprime,
recensioni, prove e tanto altro.