Capcom Fighting Collection 2: la nostra recensione!

Capcom Fighting Collection 2, una collezione di alcuni tra i migliori picchiaduro Capcom del passato!

Capcom Fighting Collection 2 la nostra recensione

Capcom Fighting Collection 2: il calcio rotante che viene dal passato!

Se dico “picchiaduro” che titolo vi viene in mente? Non ho molti dubbi a riguardo: tantissimi di voi avranno sicuramente pensato a uno dei tanti videogame sfornati da Capcom, vera e propria istituzione dei giochi da combattimento e dopo aver giocato la prima collezione, eccoci qui per la nostra recensione di Capcom Fighting Collection 2! Il viaggio nel passato della software house giapponese questa volta ci presenta il ritorno di: Capcom vs. SNK: Millennium Fight 2000 Pro, Capcom vs. SNK 2: Mark of the Millennium 2001, Street Fighter Alpha 3 Upper, Capcom Fighting Evolution, Power Stone, Power Stone 2, Project Justice (sequel di Rival Schools) e Plasma Sword: Nightmare of Bilstein (sequel di Star Gladiator), otto titoli che, con più o meno gloria, sono usciti tra il 1998 (Plasma Sword: Nightmare of Bilstein) e il 2004 (Capcom Fighting Evolution). Continua, quindi, l’opera di recupero da parte di Capcom dei suoi vecchi titoli “da combattimento”, permettendoci di rimettere le mani su giochi su cui abbiamo già speso tantissime ore e conoscere meglio giochi che all'epoca non arrivarono nel nostro mercato, come Plasma World e Project Justice.

Capcom Fighting Collection 2: la nostra recensione!
Purtroppo, non tutto brilla...

Come da copione, Capcom Fighting Collection 2 è fatto con tutti i crismi necessari per dare il giusto valore a questi titoli e potrete giocarli sia online che offline. Chiariamo subito che per quanto non ho avuto occasione di provare il netcode, per ognuno di questi è disponibile il rollback che dovrebbe limitare i fenomeni di lag, ma come detto non posso darvi informazioni specifiche, in quanto la mia prova è stata fatta a server spenti. Per quel che riguarda l'off line sono state messe in campo moltissime opzioni in grado di rendere godibili titoli con qualche anno sulle spalle, a partire di una completa traduzione italiana dei testi, magari non necessaria nei picchiaduro, ma sempre gradita. Dal punto di vista grafico, tutti i giochi rimangono ai nativi 4:3 (potrete giocare a schermo intero, ma solo con l’immagine “stretchata”) e per quanto non sia stata fatta una rimasterizzazione HD, sono presenti molti filtri che possono rendere l’esperienza di gioco più gradevole in base alle vostre preferenze, tra richiami alle vecchie linee dei monitor CRT o anti aliasing che va ad addolcire i cari vecchi pixel. Ad ogni modo, tra cornici e altri abbellimenti secondari, la fluidità di ogni titolo è al suo massimo, elemento importantissimo per il gameplay stesso di ogni picchiaduro. Presente anche il salvataggio rapido, qualora doveste bloccare una partita senza preavviso.

Qualsiasi titolo scegliate, il gameplay risulta riproposto fedelmente, ma è chiaro che per godere a pieno della maggior parte di questi titoli sarebbe il caso di avere un arcade stick, per quanto il classico controller permetta comunque una discreta esperienza. Detto questo, arcade stick o no, ogni gioco della Capcom Fighting Collection 2 fila liscio come l’olio e non ho notato problemi di sorta dal punto di vista della fluidità. Per gli amanti del collezionismo c’è anche una sezione “museo” dove vedere illustrazioni, vari video  e ascoltare i brani della colonna sonora, in nome di un recupero di importanti pezzi della storia dei videogame.

Capcom Fighting Collection 2: la nostra recensione!
Sono un giocatore semplice: datemi Vega e sarò felice!

Alcune perle non smettono di brillare

Andiamo adesso a esaminare più da vicino i giochi contenuti che, a dire la verità, offre diversi titoli interessanti, ma altri che mi hanno lasciato interdetto e aggiungo poco all’esperienza, se non elementi più che altro enciclopedici. Partiamo da Capcom vs. SNK: Millennium Fight 2000 Pro e Capcom vs. SNK 2: Mark of the Millennium 2001, due capisaldi dell’universo crossover dove i combattenti dei due famosi marchi, sebbene il mio cuore piange da più di vent’anni per la totale assenza di personaggi della saga World Heroes, ma con il tempo me ne sono fatto una ragione e non posso che elogiare questi due titoli, con il secondo che va a ampliare praticamente tutti gli elementi del primo e gode di un rooster di 44 personaggi più un sistema “grove” aperto che permette di assegnare dei punti di forza al proprio team: un vero caposaldo per gli amanti delle due software house. 

Passiamo all’altra coppia, formata da Power Stone e Power Stone 2, dove ci si pesta di santa ragione in arene in tre dimensioni. Anche qui parliamo di due ottimi titoli, con il secondo che segna un importante salto di qualità e permette a un massimo di quattro giocatori portandolo ad essere quasi un party game, tra oggetti da raccogliere, power up e persino una modalità storia in stile RPG. Grafica coloratissima, cast vario, giocabilità fluida e divertimento assicurato per un titolo che porta una ventata d’aria fresca oggi come ieri. Un pezzo di storia che, effettivamente, merita di essere recuperato.

Street Fighter Alpha 3 Upper è uno dei migliori esponenti della saga degli “Alpha” ed è, appunto, l’edizione migliorata di Street Fighter Alpha 3 a cui aggiunge alcuni personaggi e diverse features, oltre a una migliore calibrazione delle mosse, senza contare che sino ad oggi era uscito unicamente in versione arcade o su Game Boy Advance, in una conversione che, per quanto fosse limitata, sapeva di miracolo. Una chicca: c’è persino una modalità per personalizzare le proprie combo!

Capcom Fighting Collection 2: la nostra recensione!
Una spruzzata di Samurai Shadown fa sempre bene

Non tutte le mazzate escono col buco

Capcom Fighting Evolution invece, oggi come ieri non riesce a soddisfare. Possiamo formare team di due personaggi scegliendo da cinque titoli Capcom (Street Fighter II, Street Fighter Alpha, Street Fighter III, Darkstalkers e Red Earth), ognuno con il suo move set originale, fattore che finisce con il rovinare gli equilibri tra i contendenti con un bilanciamento che lascia molto a desiderare. Lo stesso comparto tecnico non soddisfa: molti elementi sono stati letteralmente riciclati dai titoli originali e l’impatto visivo in generale è piatto. Difficile capire come possa interessare a qualcuno, se non per puro senso enciclopedico.

Plasma Sword: Nightmare of Bilstein, seguito di Star Gladiator (mi chiedo che fine abbia fatto), è un picchiaduro futuristico in tre dimensioni con personaggi sicuramente molto originali e arrivati dagli angoli più disparati della galassia, ma con un sistema di combattimento poco ispirato e non molto tecnico. Gli stessi personaggi, ben 22, spesso si somigliano tra loro, tra mosse e animazioni che si ripetono un po’ troppo spesso. Qualche idea interessante e l’ambientazione innovativa non elevano Plasma Sword: Nightmare of Bilstein oltre la sufficienza.

Chiudiamo con Project Justice, seguito diretto del mitico Rival Schools e anche questa volta mi domando perché non sia presente il primo episodio della saga. Anzi, vista la qualità di Rival Schools, l’assenza è ben più pesante rispetto a quella di Star Gladiator. Ad ogni modo torniamo nell’affascinante mondo degli istituti scolastici giapponesi dove team di tre lottatori si sfidano grazie a stili di combattimento ispirati alle diverse attività che si possono trovare nelle scuole del paese del sol levante. Buon bilanciamento, stili molto diversi tra loro e persino una modalità storia intrigante, nel tentativo di sconfiggere una malvagia società guidata da Kurow Kirishima, un pericoloso ninja. Uno stile unico per un titolo che moltissimi di voi devono ancora scoprire, visto che all’epoca uscì soltanto per i Dreamcast giapponesi.

Capcom Fighting Collection 2: la nostra recensione!
La saga di Power Stone merita di essere riscoperta

Per concludere, Capcom Fighting Collection 2 permette di recuperare molti titoli che difficilmente avete potuto giocare alla loro uscita, ma il livello qualitativo non è omogeneo. Ci sono, comunque, alcune perle imperdibili per chi ama i picchiaduro e apprezza il lavoro di Capcom e anche se il lavoro di recupero si limita a a una riproposizione fedele, ripulita e impreziosita da alcuni filtri, mentre il gameplay è riproposto in maniera quasi perfetta. Se vi è venuta voglia di fare un viaggio nel passato della storia dei picchiaduro, Capcom è pronta ad accendere ancora una volta la macchina del tempo!

 

Capcom Fighting Collection 2

Versione Testata: PS5

7.5

Voto

Redazione

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Capcom Fighting Collection 2

Capcom Fighting Collection 2 offre una serie di picchiaduro storici della grande casa giapponese che tornano in edizioni estremamente fedeli al passato, con filtri che ne migliorano la fruibilità e alcuni extra. Rispetto al primo episodio, questa collection  ha meno frecce al proprio arco, con alcuni titoli di gran spessore, ma altri che già all'epoca avevano fatto storcere qualche naso, senza contare che inserire il sequel del mitico Rival Schools senza dare modo di giocare il primo episodio, lascia interdetti. Ad ogni modo una produzione più che onesta, dove Power Stone 2 e Capcom vs. SNK 2: Mark of the Millennium 2001 sono due gemme da non perdere. Forse un impegno un po' basico, ma comunque indirizzato ai nostalgici.

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