The Old Guard 2: recensione di un sequel che supera l'originale
Su Netflix un intrattenimento senza mezze misure, più consapevole della sua anima da b-movie

Chi non muore si rivede, e se i protagonisti sono immortali questo assioma dovrebbe essere ancor più veritiero. Ma al momento per The Old Guard 2, sbarcato ora nel catalogo di Netflix con protagonista una Charlize Theron il cui fascino resta immutabile, la sicurezza di un prosieguo è ancora incerta. D'latronde grandi incognite attendevano al varco l'uscita del film, rimasto in naftalina per diverso tempo prima a causa del Covid e poi per traversie produttive.
Il primo episodio, uscito nel catalogo della piattaforma cinque anni fa ottenendo un notevole riscontro da parte del pubblico di abbonati, era una sorta di capitolo introduttivo, con buona parte dell'ora iniziale atta a esporre il relativo background. Background tratto pari passo dall'omonima serie di graphic novel di Leandro Fernández e Greg Rucka, quest'ultimo anche sceneggiatore dei live-action. Inoltre come spesso accade il numero 2 rischia di pagare caro il confronto con l'originale: sarà anche questo il caso? Scopriamolo insieme.
La storia di The Old Guard 2: una nuova minaccia
Ambientato sei mesi dopo gli eventi conclusivi del precedessore, The Old Guard 2 riprende con Andromeda, ora mortale, alla guida della sua squadra di guerrieri imperituri, specializzati in operazioni segrete, tutti dotati dell'abilità di guarire anche dalle ferite più gravi. Il gruppo agisce nell'ombra, svolgendo missioni da mercenari, cercando di rendere il mondo un posto migliore un po' alla volta. Ritroviamo perciò l'ultima arrivata Nile, la coppia di amanti secolari formata da Joe e Nicky e l’esperto di tecnologia James Copley, un uomo normale unitosi alla loro causa.
In seguito ad un raid andato a buon fine contro dei criminali, il gruppo viene contattato da Booker, un loro simile che aveva tradito la squadra: ha scoperto che Qunh, l'amica più cara di Andy, è riuscita a fuggire dalla sua prigione di ferro in fondo all’oceano, dove era stata rinchiusa 500 anni prima. Andy, tormentata dal senso di colpa per non averla salvata allora, esita a incontrarla, mentre nel frattempo la misteriosa Discordia, ritenuta la prima immortale di sempre, trama qualcosa con intenti sospetti...
Nuovi nomi dietro e davanti la macchina da presa
Se nell'originale, rispetto alla media del filone, latitavano parzialmente le scene d'azione, The Old Guard 2 ci tiene sin da subito a mettere le cose in chiaro con un radicale cambio di registro: il prologo, tra combattimenti a mani nude, sparatorie e spericolati inseguimenti u quattro ruote, mostra i muscoli e instaura l'appeal muscolare e coreografico che sarà da lì a venire. E questo sequel funziona a tratti più del prototipo, proprio per via di questa presa di posizione maggiormente netta che lo avvicina ad un'energica anima da b-movie ad alto budget, senza eccessive pretese di sorta.
Ci si diverte nel corso dei cento e rotti minuti di visione e poco importa se i vari passaggi, tra gesta di sacrificio e (in)aspettati tradimenti, siano relativamente prevedibili. Il cambio dietro la macchina da presa, con Victoria Mahoney a sostituire la collega Gina Prince-Bythewood, ha giovato per dinamismo e concretezza. La regista - il cui unico altro film in carriera è stato l'apprezzato esordio, presentato in concorso al festival di Berlino, ovvero il drammatico Yelling to the Sky (2011) - trova la giusta sintesi tra atmosfere anni Novanta e modernità, con tutto ciò che John Wick ha significato per l'action blockbuster occidentale di nuova generazione. E la Theron, che già di par suo aveva menato divinamente le mani in Mad Max: Fury Road (2015) e Atomica Bionda (2017), viene qui sfruttata in maniera intelligente, trovando nuovi alleati e antagonisti di tutto rispetto.
Se ritorna il nucleo centrale di figure chiave - ritroviamo quindi KiKi Layne, Marwan Kenzari, il nostro Luca Marinelli, Matthias Schoenaerts e Chiwetel Ejiofor - l'arrivo di new entry del calibro della vietnamita Veronica Ngo e della superstar Uma Thurman non possono che essere un valore aggiunto. Se non conoscete la prima, vista tra l'altro in un piccolo ruolo in Star Wars: Gli ultimi Jedi (2017), il nostro consiglio è quello di recuperare il dittico di arti marziali composto da Furie (2019) e Furies (2022), anch'esso disponibile su Netflix; la bionda attrice di Kill Bill torna invece all'action dopo molto tempo, per una resa dei conti finale, seppur non definitiva, sicuramente forzata ma indubbiamente dall'impatto non indifferente.
Un sequel migliore
Alcune sequenze mostrano una certa personalità, come quando Andy si ritrova ad attraversare un luogo a lei ben conosciuto e il paesaggio muta nello scorrere del tempo attraverso i suoi ricordi, e le location vengono sfruttate con accortezza: lo Stivale è palcoscenico prediletto, con Roma, Trieste e il Lago d'Iseo al centro di alcuni passaggi clou.
A mancare a The Old Guard 2 è un pizzico di personalità, difetto che penalizzava in maniera ancora maggiore il suo predecessore. Ma a differenza del suddetto, che seppur ben realizzato risultava relativamente freddo e privo di scene madri degne di tal nome, in questa nuova avventura degli immortali si respira una maggior consapevolezza, non soltanto da parte di questi protagonisti in cerca del proprio posto in un mondo che calpestano da secoli, ma anche di una storia che getta le basi per un futuro in continua espansione. Nonostante il destino del franchise sia ad oggi ancoa incerto, speriamo di poter assistere a un terzo tassello per chiudere almeno la trilogia, anche per via di quell'aperto cliffhanger che chiude la visione.
Rating: Tutti
Nazione: Italia
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Redazione

The Old Guard 2
A cercare il pelo nell'uovo, si possono notare delle soluzioni narrative che stonano e storpiano in parte con quanto visto nel primo film, oltre a risvolti del tutto nuovi pensati per il live-action e assenti nel fumetto all'origine. Ma The Old Guard 2, pur non essendo ancora un film perfetto, fa un piccolo passo in avanti in quanto a carisma e personalità, entrando nell'anima e nei tormenti di questi personaggi vivi da secoli ma eppure ancora incompiuti.
Il ritorno di vecchie conoscenze e l'arrivo di "nuovi" avversari amplia una lore dalle grandi potenzialità, con le new-entry di rilievo di Veronica Ngo e Uma Thurman, e l'anima action è scattante e incisiva al punto giusto, in un'operazione che finalmente non nasconde più la sua natura da b-movie delle grandi occasioni. Prevedibile ma divertente, questa nuova avventura della Andy di Charlize Theron e del suo gruppo di immortali, sa come intrattenere.