Mummie - A spasso nel tempo, recensione: la Spagna tiene testa all'animazione USA

La recensione di Mummie - A spasso nel tempo per scoprire come la Spagna sia riuscita a tener testa all’animazione statunitense in un film per famiglie abbastanza riuscito.

Mummie  A spasso nel tempo recensione la Spagna tiene testa allanimazione USA

Non si muove sui livelli di Disney, Pixar, Dreamworks o della miglior animazione autoriale francese, ma Mummie - A spasso nel tempo è comunque una sorpresa più che positiva. Il film d'animazione distribuito da Warner Bros. in Italia si muove su livelli tecnici così soddisfacenti che, a parte qualche momento d'impasse, non tradisce mai le sue origini europee e spagnole.

La Spagna non è una nazione tradizionalmente associata all'animazione. I centri più importanti sono negli Stati Uniti con il lungometraggi firmati dalle grandi major e il progressivo avanzare dei progetti commissionati dai servizi di streaming, l'Oriente (non solo Giappone ma anche Cina e Corea del Sud) e l'Europa. La Francia, nazione con un grande cultura legata al mondo del fumetto, del cinema e dell'animazione, è un polo d'assoluta eccellenza anche per le tecniche tradizionali, l'Italia si difende bene, ma sulla mappa ci sono realtà situate nell'Est Europa (in primis la Polonia) e i paesi del Nord, senza dimenticare la Russia.

Mummie - A spasso nel tempo, recensione: la Spagna tiene testa all'animazione USA

Mummie - A spasso nel tempo è un film dedicato alle famiglie e adatto ai bambini (anche più piccoli), di stampo chiaramente commerciale. È un onesto film d'animazione per famiglie che sorprende come novità "geografica", senza però avere quel guizzo che lo renda davvero memorabile. Eppure non si può che rimanere colpiti da come Juan Jesús García Galocha al suo esordio alla regia porti a casa in maniera dignitosa e molto pragmatica un progetto che viene il sospetto non abbia nemmeno lontanamente i fondi dei film di cui tenta di (e riesce a) calcare le orme.

Prosegui la lettura della recensione per capire se Mummie - A spasso nel tempo fa per te:

 

Di cosa parla Mummie - A spasso nel tempo

In un ribaltamento fulminante del film, i non morti si devono proteggere dai vivi. Le mummie di questo film sono immortali e non invecchiano mai: sembrano in tutto e per tutto normali esseri umani. Solo la luce bianca rivela la loro natura di scheletri bendati.

Le mummie dell’antico Egitto dunque sono sopravvissute e hanno creato una città sotterranea in cui trascorrere un’eternità tranquilla, lontana dai viventi da cui si devono difendere. Come vi comportereste contro chi preda le vostre tombe e sottrae i vostri corpi? Mummie sfiora persino un argomento potenzialmente controverso, certamente stuzzicante (i cattivi siamo noi!), salvo poi ritornare nel solco del rassicurante e familiare.

Il lui della situazione si chiama Thut ed è un’auriga alla Ben Hur con un trauma emotivo che gli impedisce di tornare in pista, lei si chiama Nef(ertiti) ed è una principessa millenaria allergica al matrimonio e che sogna di cantare davanti a un pubblico. Per un sbaglio dell’araba fenice (aspetta, ma non eravamo in Egitto?) i due vengono designati come futuri sposi. A Thut viene consegnato un anello reale da proteggere per sette giorni, in attesa dello sposalizio.

Un archeologo subdolo e mammone lo sottrae dal suo nascondiglio, inconsapevole di essere vicino alla scoperta dell’incredibile città delle mummie viventi. Thut è dunque costretto a inoltrarsi nel mondo dei vivi per recuperarlo in una settimana: se non lo farà, gli verranno cavati gli occhi e tagliata la lingua.

Insieme alla futura sposa, al fratellino e al suo adorabile coccodrillo domestico, le antiche mummie esploreranno la bizzarra realtà moderna, vivendo un’avventura che li aiuterà ad affrontare le rispettive paure.

Mummie - A spasso nel tempo, recensione: la Spagna tiene testa all'animazione USA

Cosa funziona e cosa no in Mummie - A spasso nel tempo

A parte qualche limite tecnico, Mummie - A spasso nel tempo è del tutto indistinguibile dai lungometraggi riempitivi di Illumination Entertainment, lo studio che ha fatto fortuna grazie alla saga di Cattivissimo Me e al tormentone Minion.

Detto dalla sottoscritta, che negli anni ha sviluppato una certa ostilità verso l’animazione dall’anima molto commerciale e vuota di contenuti ed estro di Illumination, non suona come un complimento. In realtà lo è: Mummie con un sol balzo quasi annulla la distanza tecnica e geografica dei due continenti.

Alla luce di questo grande traguardo e delle ambizioni non da poco della pellicola, che contiene anche un paio di numeri canterini stile principesse Disney, infastidisce ancora di più la debolezza cronica della sceneggiatura. C’è abbastanza da divertire il pubblico occasione che punta a tenere impegnati i bimbi un paio d’ore, ma per le generazioni cresciute a pane, ambizioni Pixar e creatività Ghibli è davvero poco per essere davvero coinvolti.

Non tutti i film puntano all’autorialità ed è giusto così, ma il potenziale di Mummie avrebbe consentito di fare molto, molto di più aggiungendo poco o pochissimo. Sarebbe bastato evitare qualche buco di trama, limare qualche passaggio ovvio e approfondire un po’ di più quello che rende questo film molto contemporaneo.

Mummie è così connesso al presente dell’animazione da mettere al centro il ritratto di una persona che soffre di attacchi di panico e che deve superare un trauma, esattamente come accadeva nel notevole Il gatto con gli stivali - L’ultimo desiderio, tornato di recente al cinema dopo 11 anni e un notevole restyling anche narrativo.

Mummie - A spasso nel tempo, recensione: la Spagna tiene testa all'animazione USA

Tutto sommato va bene così: Mummie diverte e mette a segno un paio di gag carine, ha personaggio gradevoli e un coccodrillo domestico adorabile. Il tutto senza tracimare in quel ricatto commerciale che si percepisce chiaramente dietro a recenti animaletti visti in film Disney, Illumination ma anche in grandi saghe come Star Wars.

È un film che ha un finale compiuto, laddove ci si aspetterebbe forse una chiara ambizione di franchise o almeno…sequel? Sicuramente l’ora e mezza di visione per chi ha un pupo da intrattenere, magari amante dell’Antico Egitto, la vale. Cinematograficamente parlando, è un buon inizio verso, chissà, prove future ancora più ambiziose.

Se vedrete Mummie - A spasso nel tempo occhio alla scena extra posta a metà dei titoli di coda.

Mummie - A spasso nel tempo

Rating: Tutti

Durata: 98'

Nazione: Spagna

6

Voto

Redazione

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Mummie - A spasso nel tempo

Perfetto per intrattenere i pupi per 90 minuti, abbastanza gradevole per i grandi. La Spagna bussa alla porta dell'animazione internazionale con un titolo già convincente.