Ubisoft avrebbe cancellato un Assassin's Creed con un ex-schiavo

Troppo politico in un momento instabile

Ubisoft avrebbe cancellato un Assassin's Creed con un ex-schiavo

Assassin's Creed è una delle più importanti e longeve saghe presenti sul portfolio di Ubisoft e la sua caratteristica di poter essere potenzialmente ambientata in qualsiasi periodo storico fa sì che moltissimi concept vengano continuamente proposti e vagliati. Alcuni vengono scelti e diventano giochi; altri no, e diventano niente [cit.].

Secondo una fonte anonima riportata da Game File, l'anno scorso Ubisoft avrebbe bocciato un progetto della serie nonostante questo fosse stato già approvato in precedenza. Le motivazioni non sarebbero però legate a problemi di sviluppo, a una trama debole o a un periodo storico non interessante, ma unicamente a ragioni socio-politiche.

L'Assassin's Creed cancellato perché troppo politico

Il capitolo in questione, infatti, sarebbe stato ambientato negli Stati Uniti subito dopo la fine della Guerra di Secessione (dopo il 1865, dunque) ed avrebbe avuto come protagonista un ex-schiavo di origine Africana. Nel gioco si sarebbe analizzata la condizione delle popolazioni schiavizzate e si sarebbe assistito anche alle nascita di movimenti razzisti come ad esempio il KKK.

Secondo la fonte di Game File, nel 2024 Ubisoft ha deciso di cancellare questo progetto in quanto "troppo politico in una nazione troppo instabile". Effettivamente la decisione è arrivata dopo che la casa franco-americana si è trovata in mezzo a un vortice di polemiche e attacchi relativi al personaggio di Yosuke, il Samurai nero di Assassin's Creed Shadows.

"Sono stato terribilmente deluso ma non sorpreso dalla dirigenza - afferma la fonte anonima - Stanno prendendo sempre più decisioni per mantenere lo 'status quo' politico e non prendere né posizione né rischi, neppure di tipo creativo."

Assassin's Creed, Ubisoft e le scelte del passato

In realtà la stessa serie di Assassin's Creed in passato ha già trattato le condizioni dei neri, degli schiavi o ex-tali, dei creoli e mulatti: vi dice niente Assassin's Creed III: Liberation, ambientato nella Louisiana del 1765? La vicenda con Aveline come protagonista debuttò su PS Vita nel 2012 - da cui la nostra Recensione - per poi arrivare su PS4 nel 2014 con il titolo Assassin's Creed Liberation HD - anche questa versione Recensita da noi. Erano però altri tempi e alla Casa Bianca abitava un certo Barack Obama...

A monte di queste motivazioni politiche, però, c'è anche da considerare che Ubisoft, come tante altre software house, ha passato gli ultimi 365 giorni a tagliare numerosi progetti e spese nel tentativo di far quadrare i conti in un periodo particolarmente complicato per l'industria: i risultati poco incoraggianti del pluri-rimandato Skull & Bones o il flop di The Division Heartland non hanno sicuramente fatto bene alle casse della società che ha dunque più di una ragione per limitare i progetti in corso.

Ricordiamo inoltre che Ubisoft lo scorso Marzo ha stretto un accordo con Tencent che l'ha liberata di parecchi fardelli, con la formazione di un nuovo studio di cui ancora però non conosciamo i lavori, e nel frattempo vende brand e progetti ad altre software house.
Non sembra proprio il momento per rischiare con un messaggio contrario all'establishment...

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