Steven Seagal - Quando sul set non voleva più uccidere nessuno

Un crollo spirituale mise in pericolo l'inizio riprese di "Delitti inquietanti", ma qualcuno sul set sbloccò la situazione

Steven Seagal  Quando sul set non voleva più uccidere nessuno

Steven Seagal ha "eliminato" una moltitudine di personaggi nei suoi quasi 40 anni di carriera da attore, ma c'è stato un momento in cui ha avuto un crollo spirituale che lo ha portato a decidere di non uccidere nessuno sullo schermo. Ciò avrebbe potuto creare non poche complicazioni, dato che era il 1996 e stavano per iniziare le riprese di Delitti inquietanti - Glimmer Man.

Di fatto poi in quel film Seagal si dimostrò più che mai determinato agli scontri mortali, ma quello che forse non tutti sanno è che fu l'attore Stephen Tobolowsky a far cambiare idea al protagonista di Nico il primo giorno delle riprese.

In Delitti inquietanti interpreta un serial killer e, nonostante il regista John Gray fosse contrario temendo che la situazione si complicasse, in tale veste l'attore affrontò e convinse Seagal. Lo stesso Tobolowsky arrivò a dirgli: "Mi aiuterebbe davvero, rispetto alla mia reincarnazione, se potessi uccidermi. Allora potrei lasciare questo corpo e trascendere in una vita e in un corpo migliore".

Nonostante gli sforzi supplementari resi necessari per concludere le riprese, Glimmer Man si rivelò un autentico fiasco commerciale, con 39 milioni di dollari di incasso contro i 45 milioni di budget, complicando non poco la carriera di Seagal.