Google dice addio ai domini locali: anche "Google.it" sarà reindirizzato a Google.com
Google abbandona i domini nazionali: ora tutte le ricerche passeranno da Google.com, inclusa l’Italia. Ecco cosa cambia per gli utenti.

Una svolta storica per il motore di ricerca più usato al mondo: addio ai domini nazionali come Google.it, Google.fr o Google.co.uk. Al loro posto, una sola destinazione globale: Google.com.
Addio a Google.it
Google ha ufficializzato una transizione epocale nella sua infrastruttura digitale: i domini locali associati ai singoli paesi — i cosiddetti ccTLD (country code top-level domain) — verranno gradualmente dismessi. Questo significa che, anche digitando indirizzi come google.it, gli utenti verranno automaticamente reindirizzati al dominio globale google.com.
La decisione, già in fase di implementazione, punta a semplificare l’esperienza d’uso e riflette un cambiamento tecnologico già in atto dal 2017, quando Google ha cominciato a mostrare risultati locali basandosi sulla posizione geografica dell’utente, indipendentemente dal dominio utilizzato.
Il processo è già iniziato e proseguirà in modo graduale nei prossimi mesi. Non esiste ancora un calendario preciso per la migrazione di ciascun dominio, ma è probabile che entro la fine del 2025 la maggior parte del traffico verrà instradata verso google.com.
Google, cosa cambia (e cosa no)
Per l’utente medio, l’impatto sarà minimo. Cambierà solo l’indirizzo visibile nella barra del browser: non più "google.it", ma "google.com". Tuttavia, le ricerche continueranno a restituire risultati pertinenti alla propria area geografica, grazie al geolocalizzatore integrato nel motore di ricerca.
È possibile che alcuni utenti debbano riconfigurare le proprie preferenze di ricerca o effettuare nuovamente il login, ma l’ecosistema rimarrà invariato nelle sue funzionalità principali.
Perché Google abbandona i domini locali?
L’evoluzione delle tecnologie di localizzazione ha reso superflua la frammentazione per domini nazionali. La presenza di decine di indirizzi specifici per paese era un’eredità dei primi anni del web, quando l’unico modo per garantire risultati pertinenti era distinguere gli utenti attraverso il dominio visitato. Oggi, questa esigenza è venuta meno.
La centralizzazione su google.com consentirà al motore di ricerca di ottimizzare le risorse, mantenere una gestione più agile del servizio e offrire aggiornamenti più coerenti su scala globale.
Foto copertina di Christian Wiediger su Unsplash.