The Last of Us

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Non é la solita apocalisse
Mondi post-apocalittici con gli zombie? “Si é già visto”, concorda Bruce Straley, game director del gioco.
“Ormai conosciamo a memoria gli sparatutto con gli zombie, così come conosciamo a memoria i mondi grigi in cui sono ambientati. Questo non sarebbe da Naughty Dog, non é nel nostro stile. Il mondo deve essere comunque bellissimo, deve comunque darti quella sensazione di mistero mista a bellezza che ti spinge a volerlo esplorare sempre più”.
E pensiamo che le immagini, effettivamente, parlino da sole. Ci troviamo sì di fronte a città e zone rurali in rovina e disabitate, ma la palette di colori rende onore a tutto quello che di buono ha fatto Naughty Dog con Uncharted e soci. Le tinte di base sono tutt'altro che spente: il verde delle piante é un po' il colore dominante dell'avventura. Nonostante la pericolosità e il background tutt'altro che paradisiaco delle zone, si resta comunque facilmente affascinati da quello che - ancora una volta - si presenta come un minuzioso lavoro combinato di gusto ed arte.



Certo, se la magnificenza delle ambientazioni non potesse essere in qualche modo interattiva, sarebbe anche un grande spreco. Fortunatamente, Naughty Dog ha pensato anche questo. Nonostante non se ne siano viste nella sezione giocata, gli sviluppatori assicurano che anche platforming e “rompicapi” avranno un proprio spazio, nel corso dell'avventura.
“Capire come sorpassare gli ostacoli usando le abilità uniche di Joel ed Ellie sarà uno dei pilastri del gioco”, ha infatti confermato Straley.
Non aspettatevi le acrobazie circensi di Nathan Drake, però. The Last of Us, da come avrete ormai capito, é un prodotto poco romanzato, che cercherà di basare tutta la sua fortuna sul realismo e sulla coerenza dell'azione. Ad esempio, presenti le scalate, ma non saranno esagerate come quelle di un Uncharted a caso. Qualunque cosa accadrà nel gioco, infatti, cercherà di rientrare nei limiti delle possibilità di un cinquantenne. O, quantomeno, in quelli di un cinquantenne piuttosto arzillo.
“Gli scontri con gli infetti saranno pochi, se confrontati a quelli con gli umani normali”, ha poi precisato il game director. “Nonostante gli infetti siano gli unici nemici che abbiamo presentato direttamente, é giusto che le persone sappiano che saranno solo una piccola parte dei pericoli dell'avventura. La verità é che non volevamo tenerli nascosti come colpi di scena. É giusto che i giocatori sappiano a cosa vanno incontro fin dal primo annuncio, senza che corrano il rischio di restare poi delusi, magari di fronte ad una sorpresa che, stilisticamente, non si aspettavano. Questo tipo di elementi sovrannaturali non sono già più un mistero. I veri misteri del gioco sono i rispettivi passati dei due protagonisti. Chi sono? Come mai sono insieme? É su quello che abbiamo voluto concentrarci. Una relazione simile tra un uomo e una bambina si é già vista in passato, ma mai in un videogioco.
Perché, alla fine, tutto sembra ruotare attorno a questa particolare “attenzione” che Joel ha nei confronti di Ellie, nonostante il suo cuore duro e il suo aspetto da burbero non lo diano a notare. Come abbiamo già detto, Joel ha ricordi tutt'altro che rosei della sua precedente vita, e i dolori accumulati nel corso dei decenni l'hanno trasformato nella “bestia” che ora tutti vediamo.
“A volte, ti trovi semplicemente tra le mani questi personaggi maschili virili e violenti, con un passato oscuro e senza alcun sentimento”, ha detto Druckmann, altra mente dietro il titolo. “Prima o poi, questi uomini trovano una possibilità di riscattarsi, magari confrontandosi con un bambino, l'esempio perfetto dell'innocenza dell'umanità. Da parte del bambino, invece, fare coppia con una persona simile lo fa spesso crescere, lo rende più indipendente e saggio sul mondo che lo circonda. Queste sono coppie perfette, i personaggi si completano a vicenda”.

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Non é un Paese per vecchi
Il fatto di dover fare perennemente da scorta a una bambina non deve intimorire i giocatori. The Last of Us non é Ico, dove si passa la maggior parte del tempo a fare da scorta a un personaggio che non sa cavarsela da solo. Ellie, comandata dall'Intelligenza Artificiale, avverte il protagonista dei pericoli che questo non può vedere, sa come e quando nascondersi durante uno scontro e - soprattutto - non si intromette mai dove può dare fastidio. Non arriveremo mai ad un Game Over a causa sua, praticamente (a meno che non la si lascia appositamente in balia dei nemici, ma questo é tutto un altro paio di maniche). L'Intelligenza Artificiale sembra essere un altro dei punti focali su cui Naughty Dog vuole impegnarsi al massimo. Gli sviluppatori hanno infatti promesso che, per quando il gioco sarà sugli scaffali, gli avversari si comporteranno in modo più umano che mai, adattandosi dinamicamente allo scontro e alle nostre azioni. Viene chiamato “Balance Power”. Minacciateli con una pistola e li vedrete nascondersi dietro a qualunque riparo gli capiti a tiro; avanzate invece con un'arma bianca, ed ecco che i nemici troveranno magicamente il coraggio di venirvi addosso e di cresimarvi in un matrimonio di schiaffi. Addirittura, si sta cercando di fare in modo che i nemici stessi reagiscano a particolari condizioni dello scontro. Ad esempio, abbattete un loro amico e cercheranno di dare il massimo per vendicarlo; uccidete invece il loro capo, e non riusciranno più a restare organizzati come prima.
Il lato tecnico verrà ancora una volta graziato da attori che, una volta sul set, registreranno in contemporanea movenze a doppiaggio. É una tecnica poco comune nel mondo dei videogiochi, andata parecchio di moda proprio grazie ad Uncharted. I risultati, in termini di recitazione, si sono sempre rivelati di primissima qualità, e non ci sembra strano che Naughty Dog non abbia voluto cambiare strada. Anche in questo caso, gli attori che interpreteranno Joel ed Ellie sono esperti che bazzicano nel campo del cinema da molti anni, e che sono già apparsi in passato in alcune famose serie televisive.
Altra buona notizia é che sarà il maestro Santaolalla ad occuparsi delle colonne sonore. Per chi non lo conoscesse, ci basterebbe prendere i nomi di “I Diari della Motocicletta”, “Brockback Mountain” e “Babel” dal suo curriculum. Il team si afferma felicissimo di collaborare con una figura di così alto rilievo, già insignita anche di un premio Oscar, e viceversa da parte del compositore. Già nel trailer di presentazione si può sentire una tra le tante tracce che ha composto per il gioco finale.

Il futuro ed il passato di The Last of Us
Generalmente, quando Naughty Dog progetta un gioco, é perché ha già pensato di tirarne fuori una nuova saga. Questo é successo già con Crash, con Jak e con Uncharted. The Last of Us subirà la stessa sorte? Per il team, sembra essere ancora un po' prematuro parlarne.
“Pensiamo solo ad un gioco per volta”, ha continuato Straley. “La storia del gioco si regge da sola, non lascia alcun punto in sospeso. I personaggi portano a termine il loro viaggio, e tutto finisce qui”.
Probabilmente, ci sarà anche qualche tipo di modalità online, anche se gli sviluppatori non si sono ancora sbottonati a riguardo. “Ancora dobbiamo progettarla per bene”, ha detto Straley. “Ma assicuriamo che sarà veramente interessante”.
Qualcuno, giustamente, potrebbe anche chiedersi... ma cosa ne sarà di Uncharted? I fan di Nathan Drake possono dormire sonni tranquilli, per ora. Infatti, se il team ha deciso di allargarsi, é proprio perché - per la prima volta nella sua storia - ha l'intenzione di lavorare a più di un gioco in contemporanea. Lo sviluppo di The Last of Us non implica quindi un abbandono (per molti ancora prematuro) dell'archeologo più amato su console. Anzi, stando alle ultime voci di corridoio, sembrerebbe proprio che Uncharted 4 sia già in lavorazione. C'é da chiedersi però per quale console...

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Un'ultima chicca che probabilmente farà drizzare le orecchie agli appassionati di più vecchia data. Sapevate che, all'inizio, The Last of Us poteva essere un nuovo episodio di Jak&Daxter? Naughty Dog ha ammesso che, nel periodo dopo il completamento di Uncharted 2, un seguito della saga era stato preso seriamente in considerazione, per la prima volta su PS3. Cosa é successo poi?
“Era impossibile far finta di niente di fronte a tutte le richieste dei fans”, ha spiegato Evan Wells, co-presidente.
“Ci veniva sempre chiesto quando sarebbe arrivato l'annuncio di un nuovo Jak. Non so se questa notizia basterà loro, ma é giusto che sappiano che ci abbiamo pensato. Tempo fa ci siamo riuniti e ci siamo detti, 'facciamo un passo indietro e cerchiamo di sfruttare su Jak tutto quello che abbiamo imparato con la serie di Uncharted'. Amiamo Jak, e non siamo mai riusciti a dimenticarlo del tutto. Ma appena abbiamo provato a buttare giù le prime idee e a cercare di capire come evolvere la vecchia formula, ci siamo accorti che il nostro nuovo stile di narrazione e di gameplay non era più molto consono. Tutto sembrava prendere una direzione molto diversa da quello che doveva essere un vero Jak & Daxter. Non era di certo il gioco che la gente aspettava. Alla fine abbiamo capito che, continuando per quella strada, avremmo accontentato ben poche persone, quindi abbiamo cominciato a battere nuovi terreni. Forse non é ancora giunto il tempo per un nuovo Jack. Naughty Dog ha una lunga storia alle spalle, e probabilmente avrà una lunga storia anche davanti a sé, quindi di tempo per fare una cosa simile c'é. Mai dire mai, anche se attualmente sembra piuttosto difficile”.

The Last of Us

The Last of Us

Ancora tanti i dubbi a riguardo, ma questi primi stralci di informazioni lasciano ben sperare. Nonostante questo nuovo team sia nato da una costola di Naughty Dog, gli standard soliti della software house sembrano essere rimasti intatti. Ancora ci chiediamo come possa funzionare una modalità online, o quanto grande e liberamente esplorabile possa essere il mondo di gioco, ma siamo sicuri che le risposte non tarderanno ad arrivare. L'E3 dista ancora qualche mese, ma é probabilmente lì che verrà fugato ogni dubbio.