F1 2017

La Formula Uno è una disciplina rigorosa. Piloti come Vettel, Hamilton o Bottas (i tre attualmente impegnati nella lotta per il mondiale) ci insegnano che serve dedizione, studio, allenamento e un pizzico di follia per governare bolidi che “uomini comuni” non riuscirebbero minimamente a tenere in strada, figuriamoci in pista.

Detto questo, però, tutti noi appassionati abbiamo da sempre la curiosità di salire su quei mezzi e provare l’ebrezza di cosa vuol dire battagliare per una posizione sul podio. Bene, sappiate che mai come quest’anno F1 2017, annuale titolo dedicato circus della Formula 1 sviluppato da Codemasters, potrebbe essere in grado di regalarvi gioie immense.

F1 2017

Uno sviluppo importante

Sin dall’arrivo su questa generazione la serie ha quasi sempre cercato annuali rivoluzioni, idee nuove per trovare una vera direzione e identità. Lo scorso anno la base fu realmente molto solida, e proprio per questo motivo, constatare che il team di sviluppo si sia mosso nella direzione di ampliare e non rivoluzionare, ci ha fatto mettere il cuore in pace. Le novità passano dall’implementazione di elementi all’interno di modalità già esistenti, sino all’arrivo di nuovi contenuti che erano stati richiesti a gran voce dai fan.

Un esempio di implementazione lo abbiamo avuto dalla nostra fugace prova sulla modalità carriera. Strutturata in maniera molto simile a quanto visto lo scorso anno, la grande novità riguarda lo sviluppo della monoposto attraverso una sorta di skill tree che ricorda quello dei giochi di ruolo. Starà quindi al pilota decidere come sviluppatore la propria monoposto nel corso della stagione, scegliendo dove andare a “specializzare” il proprio bolide. Una sorta di simulazione dei “pacchetti di aggiornamento” a cui sono sottoposte le auto durante tutta la stagione reale. Migliorati anche i “dialoghi” con la scuderia e tutta una serie di elementi collaterali che non vediamo davvero l’ora di approfondire in sede di recensione.

Parlando di novità, nel nostro hands on di un’oretta circa abbiamo avuto la possibilità di provare la più eccitante: l’introduzione delle auto storiche. Partendo dagli anni ’80 e arrivando ai giorni nostri, il gioco ci mette nelle mani un sacco di mezzi che hanno fatto la storia del motorsport. La Ferrari di Michael Schumacher, la Red Bull di Sebastian Vettel, ma sopratutto la splendida McLaren di Ayrton Senna. Questi sono solo alcuni esempi di bolidi con cui potremo scendere in pista in svariate modalità: eventi dedicati, corsa contro il tempo, e gare singole.

Scendendo giusto appunto in pista abbiamo notato l’enorme differenza che passa tra il governare una macchina moderna di F1 (veloce, pulita, stabile) e un mezzo del passato (scorbutico, instabile e in piena esplosione di potenza). Sotto questo aspetto il lavoro svolto dai ragazzi di Codemasters è stato davvero appagante e, avendo giocato con una bella postazione compresa di volante Thrustmaster, possiamo dirvi che le differenze - volante alla mano - si sentivano in maniera netta.

Un gameplay che ancora una volta punta a soddisfare un po' tutti, con un’impostazione a metà tra la simulazione e l’arcade, personalizzabile come sempre attraverso tutta una serie di settaggi. Il feeling alla guida è davvero ottimo, e leggermente diverso rispetto a quello dello scorso anno (merito anche delle nuove regole FIA che governano le monoposto), ma soprattutto grazie alla possibilità di scegliere davvero tra moltissime opzioni, ognuno potrà cercare e trovare liberamente la proprio comfort zone.

Un plauso va fatto anche al comparto tecnico che migliora molto quanto visto lo scorso anno; i modelli delle auto sono fedeli alle controparti reali e ben dettagli, la pista è ricca di contorno, e più “viva" rispetto allo scorso anno in fine le le condizioni meteo sono davvero ben realizzate. Abbiamo notato anche un frame rate piuttosto solido  nelle fasi più concitate. Ovviamente stiamo parlando di semplici sensazioni date da un’ora di hands on, aspettatevi una critica più approfondita in sede di recensione.

D’altronde se è vero che da una parte F1 2017 ci ha regalato ottime sensazioni, sono ancora molti i punti oscuri da esplorare, a partire da una componente multigiocatore che non può e non deve essere ignorata.

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