You, nella mente di uno stalker: speciale Crimini in Serie

Il nuovo episodio di Crimini in Serie ci parla di stalking

You nella mente di uno stalker speciale Crimini in Serie

Fin dalla sua prima apparizione, per il modo in cui il mondo viene filtrato attraverso lo sguardo di un personaggio con comportamenti ossessivi che sfociano in gravissimi crimini, la serie di Netflix You ha fatto discutere.

Nel nuovo episodio del podcast Crimini in Serie ci occupiamo del personaggio di Joe Goldberg, interpretato da Penn Badgley, e di come la sua storia - sebbene tratta dal romanzo io di Caroline Knepes e non da specifici fatti reali - sia un po’ lo specchio sia della diffusione dei comportamenti di stalking nella società di oggi che dei rischi tecnologici derivanti dal condividere completamente le nostre vite sui social network.

You, il podcast

 

Ecco quindi che il dibattito diventa realmente interessante quando ci si interroga non solo sui limiti di ciò che si dovrebbe o potrebbe trarre dalle riflessioni su serie che affrontano argomenti come questi, ma anche su come la storia di Joe Goldberg ci insegni a prestare maggiore attenzione ai segnali d’allarme, all’ossessione di mostrare sempre tutto su Internet e a quel complesso di “educazione“ che a volte ci impedisce di riconoscere il pericolo.

Tra fiction e realtà

You, nella mente di uno stalker: speciale Crimini in Serie

Netflix, che trasmetterà la quinta e ultima stagione di You prossimamente, è ricchissima anche di true crime dedicati a reali casi di stalking.
Nell’episodio di Crimini in Serie che riflette profondamente sulla figura di Joe Goldberg citiamo alcuni casi famosi, come quelli relativi agli stalker di Jodie Foster o di Kirsten Dunst, ma anche i moltissimi casi che dimostrano come i comportamenti degli stalker finiscano immancabilmente per sfociare nella violenza.

In questo senso, la riflessione che scaturisce dalla visione di You ci fa guardare il mondo contemporaneo con uno sguardo più consapevole. La volontà di mostrarci il mondo narrativo attraverso uno sguardo “deviato“ non è una novità, ma nel caso di You diventa particolarmente interessante per la sua stretta correlazione con comportamenti e abitudini che accomunano fin troppo le vittime di Joe e le vite di tante persone comuni. Il modo in cui vengono gestite le informazioni è al centro di infiniti dibattiti, oggigiorno. La riflessione sul legame fra il personaggio di Joe Goldberg e i tanti reali stalker che l’hanno ispirato (già a partire dal romanzo) si rivela particolarmente utile per leggere in You un messaggio e un monito che si spingono ben oltre i confini del televisore.

Un'analisi più approfondita

You, nella mente di uno stalker: speciale Crimini in Serie

Insieme ai casi di cronaca reale, lo sviluppo del personaggio di Joe ci riassume in qualche modo ciò che fin troppo spesso sentiamo dire durante la visione del telegiornale. Ecco quindi che, ancora una volta, le “ inutili” serie TV, per di più violente e quindi giudicate ancora peggio, come in questo caso, si ammantano di un significato che a uno sguardo superficiale sfugge.
Quando si tratta di tematiche così attuali, impegnative e delicate, è sempre bene compiere un’analisi approfondita delle ragioni per cui la serie You e il personaggio di Joe Goldberg abbiano avuto tanto successo.

Gli esempi tratti dalla realtà, con casi storici come quello dell’omicidio di John Lennon, ci parlano dei famigerati 15 minuti di fama, di come l’esibizione e l’ostentazione su Internet nascondano fragilità e insicurezze e di come, alla fine, tutto ruoti attorno al concetto di “purché se ne parli".

Noi in Crimini in Serie ne parliamo, certo, dimostrando ancora una volta che quando si tratta di crimine la realtà supera costantemente la fantasia.

Ascoltate la riflessione su You per saperne di più e per arrivare a parlare di una vicenda che intreccia realtà e finzione e ha fatto molto discutere: la storia vera di Baby Reindeer, il cui successo ha portato la "vera Martha" della serie a uscire allo scoperto, facendosi intervistare di fronte al mondo intero.

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