The Crown torna con la sua ultima stagione e senza la sua regina

The Crown affronta la sesta e ultima stagione, senza più l’ombra della sua regina e vera protagonista: cosa è cambiato e come sarà il gran finale della serie Netflix.

The Crown torna con la sua ultima stagione e senza la sua regina

Sembra un colpo di mano di un grande sceneggiatore e forse lo è: The Crown sta per tornare su Netflix per la sua sesta e ultima stagione, privo della sua più grande protagonista. L’arco narrativo conclusivo della serie dedicata all’ultimo secolo di vita e regno della Corona inglese arriverà diviso in due parti: quattro episodi disponibili in piattaforma il 16 novembre, gli ultimi sei il 14 dicembre.

Sesta e ultima stagione, anche se la storia della famiglia reale inglese ha ancora molti capitoli da raccontare. Lo showrunner Peter Morgan lo aveva anticipato e (per ora) ha mantenuto la parola: The Crown non arriverà a raccontare lo stretto presente dei Windsor, ma metterà la parola fine al suo racconto dopo la tragica morte di lady Diana. Ci sarà un nuovo passaggio di testimone nel ruolo della regnante: a interpretare Elisabetta II nel momento più critico della sua vita da coronata sarà infatti l’attrice Imelda Staunton, 67enne interprete inglese di lunga esperienza. Toccherà a lei il compito d’incarnare l’Elisabetta II fittizia e per molti versi romanzata di The Crown alla sua prova più difficile: quella del divorzio del figlio e dell’allontanamento di Diana dalla famiglia reale.

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The Crown 6 affronta la morte di Lady D

Questo passaggio narrativo, già attesissimo, sarà l’ennesima prova e forse la definitiva cartina di tornasole per una serie che, nel bene e nel male, ha fatto parlare molto di sé per la sua ricostruzione storica. The Crown infatti è sempre stata al centro del dibattito proprio per come si prenda molte libertà storiografiche nella narrazione della famiglia Windsor, prediligendo una coerenza interna narrativa a un precisa adesione alla Storia.

Seguitissima, The Crown divide il suo pubblico tra convinti sostenitori della serie che illustra il peso dilaniante della Corona inglese sulle dinamiche della famiglia che ospita al suo interno la testa su cui è posata e detrattori. Questi ultimi hanno più volte ribadito come alcuni “tradimenti” storici della ricostruzione della serie tendano a gettare una luce più positiva e confortante su molte pagine grigie della casata reale.

La sesta stagione di The Crown sarà interessante proprio perché affronterà la pagina più nera per Elisabetta II come regina. Una pagina che tutti hanno ricordato come l’unica macchia su un curriculum reale di altissimo livello: la disastrosa gestione della morte di Lady D da parte della regina, che portò la sua figura a essere per lungo tempo invisa tra i suoi sudditi. Elisabetta II non seppe intercettare l’enorme commozione del suo popolo, non seppe entrare in risonanza con lo stesso o mascherare il proprio disinteresse, forse il proprio sollievo.

The Crown nel suo finale affronta un momento straordinariamente delicato dal punto di vista narrativo, forte anche di un ritratto di lady Diana che a sua volta ha fatto molto discutere, ritenuto eccessivamente ingenuo da molti. A interpreterà ci sarà ancora l’applauditissima Elizabeth Debicki, che riprenderà il ruolo della principessa Diana fino alla morte della donna nel 1997.

The Crown torna con la sua ultima stagione e senza la sua regina

The Crown 6: da Diana a Kate

Per dire addio alla serie è già stato confermato che torneranno le prime due interpreti della sovrana protagonista, Claire Foy e Olivia Colman. Tra i nuovi arrivi ci saranno Fflyn Edwards nel ruolo del principe Harry e Bertie Carvel nei panni del primo ministro Tony Blair. Nella seconda parte della stagione è confermata anche la presenza di Meg Bellamy nei panni di Kate Middleton. La serie infatti proseguirà oltre la morte di Lady Diana, concludendosi nell’anno 2005.

La Storia, quella con la S maiuscola, ha però anticipato i desiderata Netflix, lasciando la serie priva della sua vera protagonista. La vera Elisabetta II infatti è morta, cambiando inesorabilmente la percezione di un racconto seriale. Ironia della sorte, The Crown ha spiegato a molti la vita di Elisabetta II prima ancora che il ricordo e gli speciali realizzati per la sua morte lo facessero.

La vera Elisabetta II non ha mai commentato la serie, mentre alcuni membri della famiglia hanno fatto capire che all’interno del nucleo familiare è vista con fastidio e disprezzo. Di certo i reali non si ritrovano tutti insieme sul divano a sentirsi raccontare le loro stesse vite, il messaggio è questo.

The Crown torna con la sua ultima stagione e senza la sua regina

C’è però un’altra fine che si avvicina: quella dell’ennesima serie Netflix “prima maniera”, appartenente a un’epoca seriale che per il servizio streaming è sempre più lontana. The Crown, infatti, produzione inglese di altissimo livello, ha ben poco da spartire con la direzione presente della grande N: per tematiche, per nomi coinvolti, per cura certosina della produzione, per approccio “vecchio stile” alla narrazione. The Crown ha saputo stupire con la sua storia orizzontale divisa talvolta in episodi autoconclusivi che incapsulano una singola vicenda e che risaltano sugli altri per la loro potenza, per la loro finissima scrittura.

The Crown si prepara ad andarsene con sulla testa la corona di una delle serie migliori disponibili su Netflix e, salvo disastri dell’ultima stagione, rimane una delle perle di un catalogo che fatica sempre più a trovare questa propensione al rischio e questa qualità. Se la morte di Elisabetta II ha chiuso un’era storica, la fine di The Crown rischia di chiudere una pagina che rimpiangeremo di quella della serialità.