Xbox One

di
Il futuro, tra esclusive e multipiattaforma


I prossimi mesi (e in particolare il 2014) di Xbox One, grazie ad una serie di titoli annunciati all'E3 e alla Gamescom, si presentano particolarmente ricchi.


Ai titoli del day one seguiranno infatti una serie di giochi (esclusivi e multipiattaforma) di cui scopriremo di più nei prossimi mesi ma che, seppur nella pochezza dei dettagli attualmente noti, sono già in grado di stimolare le fantasie dei giocatori.


Gli amanti del multiplayer competitivo troveranno pane per i propri denti grazie all'apprezzatissimo TitanFall (in arrivo il 13 marzo). I fan di Master Chief tuttavia possono dormire sonni tranquilli: il nuovo capitolo della serie, annunciato durante l'ultima edizione dell'E3, dovrebbe arrivare a fine 2014. Anche Fable, altra storica saga di Xbox, si appresta a tornare con il capitolo “Legends”; episodio sviluppato con l'Unreal Engine 4 che, con la sua struttura “ispirata” al celebre Phantasy Star Online (Dreamcast), promette di portare un ventata d'aria fresca ad una serie che sembra non chiedere altro. Da Remedy arriverà invece Quantum Break; titolo che promette di fondere gioco e serie tv in un intreccio narrativo che si modificherà in conseguenza delle nostre azioni. A sorpresa, considerato lo stretto rapporto che da sempre li lega a Sony, da Insomniac Games arriverà Sunset Overdrive; titolo che, fondendo il l'esagerazione di Bulletstorm e il parkour di Mirror's Edge (questa é la sensazione che ci ha trasmesso almeno) alle tinte pastello di un Ratchet & Clank, promette quella giusta dose di esagerazione che non guasta mai. D4 (Dark Dreams Don't Die) invece, sviluppato dal creatore di Deadly Premonition, racconterà la storia David Young, detective che, dotato della possibilità di viaggiare indietro nel tempo, dovrà usare il suo potere per risolvere l'omicidio di sua moglie, allo scopo di evitarlo. A Kinect Sport Rivals, infine, toccherà il compito di mostrare le potenzialità del nuovo Kinect.

Tantissimi poi i titoli multipiattaforma già annunciati:

Tra i più attesi meritano una menzione Watch Dogs, Destiny, Thief 4, The Evit Within, Dying Light, The Witcher 3: Wild Hunt, Dragon Age III: Inquisition e The Witness


La console


Volutamente squadrata per integrarsi bene in ogni salotto -così come Microsoft ha più volte ribadito- Xbox One offre dimensioni generose (33.3cm x 27.4cm x 7.9cm) che le conferiscono l'aspetto di un dispositivo tecnologico non immediatamente riconducibile alla classica home console a cui siamo abituati.
Elegante la scelta delle finiture opache e lucide che, nel loro alternarsi, ricordano i riquadri dello stile “Metro”, interfaccia che accomuna l'intero ecosistema Microsoft.
Le dimensioni hanno inoltre permesso agli ingegneri Microsoft di porre particolare attenzione alla dissipazione del calore, riducendo fortemente il rischio di un eventuale “ROD 2.0” inserendo una grossa ventola.
Infine, per avvertirne la rumorosità (nota stonata del primissimo modello di Xbox 360), a sentire le dichiarazioni di chi ha avuto modo di provarla, bisogna appoggiare l'orecchio direttamente sulla console.


Il controller: così uguale e così diverso...


All'apparenza molto simile al controller di Xbox 360, il pad di Xbox One si presenta come una sua naturale evoluzione. 40 le modifiche, perlopiù invisibili da un punto di vista estetico, che gli ingegneri di Microsoft hanno inserito per migliorare uno dei pad più riusciti di sempre.
Alla croce direzionale rinnovata e di derivazione "Nintendiana" (vera croce, scusate il gioco di parole, del pad Xbox 360), si aggiungono levette più precise, un peso ridotto, un vano batteria integrato e la novità dei "grilletti ad impulsi", la cui vibrazione si aggiunge a quella "tradizionale".
Un progetto costato ben 100 milioni di dollari.
La potenza del cloud per il multiplayer... e non solo.
Una caratteristica su cui Microsoft punta fortemente é indubbiamente il cloud; tecnologia che verrà spinta (almeno all'inizio) da ben 300000 server; ben 270000 in più rispetto a quelli di cui attualmente si nutre Xbox Live.
In aggiunta al gioco online, elemento centrale dell'esperienza Xbox dal lontano 2002, il cloud di Microsoft promette un'iniezione di potenza ad Xbox One, triplicandone la capacità di calcolo. Un utilizzo indubbiamente ambizioso che inizierà a mostrarsi, seppur in fase embrionale, attraverso il Drivatar di Forza Motorsport 5 e che potrebbe portare una bella rivoluzione all'attuale modo di concepire lo sviluppo.


Kinect 2


L'inclusione di Kinect in ogni confezione di Xbox One rappresenta uno dei pochi punti fermi (insieme al prezzo) della strategia Microsoft, essendo sopravvissuto ai vari dietrofront che in questi mesi si sono susseguiti.
Il nuovo sensore si presenta in una configurazione nettamente superiore al primo modello, offrendo una ripresa a 1080P e la capacità di individuare addirittura le singole dita delle mani.
Quanto questo si tradurrà in giochi migliori lo scopriremo nell'arco dei prossimi mesi-anni. Ciò che invece merita una considerazione é il motivo per cui Microsoft avrebbe scelto (per molti in maniera impopolare) di non offrire la possibilità di scegliere se acquistare o meno il nuovo Kinect. La ragione potrebbe essere quella di incentivare lo sviluppo di esperienze finalmente all'altezza delle produzioni da pad, dando agli sviluppatori la certezza che ad un certo numero di console corrisponde lo stesso numero di Kinect; proporzione che, non essendosi realizzata durante questa generazione, potrebbe aver frenato l'ambizione di alcuni sviluppatori, poco incentivati a sviluppare grossi titoli non liberamente fruibili da tutti.
Anche la bontà delle produzioni legate al nuovo Kinect, come tante altre cose, sarà da appurare nel corso degli anni.

Cosa c'é dentro la scatola?

Console Xbox One
Sensore Kinect
Controller celebrativo
Obiettivi esclusivi
Cavo HDMI
Xbox One Cuffia per la chat
Una versione digitale di FIFA 14 (o altri titoli in base alle offerte dei vari rivenditori)

Tra presente, futuro e... speranze:

Xbox One, a conti fatti in maniera meno marcata di quanto sia opinione ormai diffusa, non fa altro che inserirsi nel solco tracciato dalla precedente generazione di console: la ricerca di una multimedialità che - iniziata già ai tempi di PlayStation 2 con l'obiettivo di sdoganare il formato DVD in campo cinematografico - tende alla convergenza di media “affini” su un unico dispositivo. La ricca line-up presente e futura della console e gli ingenti investimenti di Microsoft (1 miliardo di dollari per portare 15 esclusive durante il primo anno di vita della console, il potenziamento della struttura di Xbox Live con il cloud e un buon numero di nuovi studi interni aperti) rappresentano, allo stesso tempo, la migliore rassicurazione a chi temeva un supporto troppo sbilanciato verso la multimedialità e un ottimo punto da cui partire dopo il successo di Xbox 360, cercando di migliorare ulteriormente qualità e quantità dei contenuti offerti; nella speranza che si punti ad una maggior varietà dei brand offerti e ad un supporto (soprattutto interno) esteso a tutto il ciclo vitale della console; due caratteristiche che, prendendo ad esempio quanto fatto da Playstation 3, Xbox 360 non ha offerto in maniera altrettanto convincente.
Xbox One

Xbox One

Xbox One, a conti fatti in maniera meno marcata di quanto sia opinione ormai diffusa, non fa altro che inserirsi nel solco tracciato dalla precedente generazione di console: la ricerca di una multimedialità che - iniziata già ai tempi di PlayStation 2 con l'obiettivo di sdoganare il formato DVD in campo cinematografico - tende alla convergenza di media “affini” su un unico dispositivo. La ricca line-up presente e futura della console e gli ingenti investimenti di Microsoft (1 miliardo di dollari per portare 15 esclusive durante il primo anno di vita della console, il potenziamento della struttura di Xbox Live con il cloud e un buon numero di nuovi studi interni aperti) rappresentano, allo stesso tempo, la migliore rassicurazione a chi temeva un supporto troppo sbilanciato verso la multimedialità e un ottimo punto da cui partire dopo il successo di Xbox 360, cercando di migliorare ulteriormente qualità e quantità dei contenuti offerti; nella speranza che si punti ad una maggior varietà dei brand offerti e ad un supporto (soprattutto interno) esteso a tutto il ciclo vitale della console; due caratteristiche che, prendendo ad esempio quanto fatto da Playstation 3, Xbox 360 non ha offerto in maniera altrettanto convincente.