OLED vs QLED: fai la scelta giusta per il tuo nuovo televisore

Due tecnologie tra le più in voga a mercato, quale scegliere in base alle necessità tecniche e di budget

OLED vs QLED fai la scelta giusta per il tuo nuovo televisore

La tecnologia QLED è l'evoluzione della preesistente LCD a cristalli liquidi. Il sistema Samsung QLED, Quantum-dot Light Emitting Diode, è profondamente diverso dall'OLED in quanto trattasi di un pannello non “auto emissivo”: ciò significa che non produce luce propria ed è costretto a utilizzare un sistema aggiuntivo di (retro)illuminazione. La questione del “quantum” è legata all'impiego di un filtro colorato (a punti quantici) davanti alla retroilluminazione LCD, volto a migliorare la brillantezza dei colori così come il contrasto.

 

Il QLED si rinnova

Più recentemente Samsung ha rinnovato la sua gamma QLED in Neo QLED, implementando la cosiddetta retroilluminazione MiniLED, che moltiplica il numero di LED (oltre che renderli più piccoli) per un controllo più preciso della luminosità, aumento degli angoli di visione e del livello di illuminazione. Il risultato più evidente è quello della riduzione del cosiddetto “light blooming”, ovvero di aloni luminosi attorno a elementi immersi nel buio. In quanto prodotta in un maggior numero di esemplari la QLED è quella economicamente più vantaggiosa e capace di superare anche ampiamente il grado di illuminazione dello schermo rispetto all'OLED.

Le dimensioni contano

Inoltre gli schermi LCD sono offerti in una più ampia varietà di tagli, anche da 32” pollici, mentre con gli OLED solo recentemente si è scesi sotto quota 48” pollici con un più contenuto 42” pollici. Per contro gli LCD/QLED/Neo QLED per via della sezione aggiuntiva di illuminazione posteriore non riescono a raggiungere un livello di nero “infinito”, così come la frequenza di aggiornamento del pannello potrebbe non essere così rapida.

 

Pixel autoilluminanti

Gli OLED sono decisamente più sottili, sfruttano il sistema “auto emissivo” per cui i neri sono assoluti, non sono soggetti a effetti come il motion-blur, ovvero il trascinamento dell'immagine e arrivano a tempi di risposta di 1 millisecondo. Infine gli OLED sono schermi più delicati specie nell'ambito dei videogiochi: l'utilizzo su schermate fisse per svariate ore potrebbe comprometterne la resa successiva. Oggigiorno esistono sistemi di “pulizia” del pannello volti a scongiurare simili rischi, purché ci si ricordi sempre dopo l'utilizzo di non togliere corrente al televisore, ma lasciarlo in stand-by, quindi in preaccensione. Solo così è possibile per l'elettronica interna effettuare la giusta manutenzione e quanto occorra per evitare il cosiddetto “stampaggio” (o burn-in) dello schermo.

 

Per i videogiocatori

Se si è più interessati a un televisore per videogiocare si aggiungono altri elementi da considerare oltre alla scelta OLED – QLED. La velocità delle porte HDMI 2.1, fino a 120 Hz/4K, la compatibilità Dolby Vision, il basso ritardo in ingresso (input lag) che non sempre è indicato. Con un OLED si ottiene un contrasto più naturale contribuendo a rendere i giochi ancora più coinvolgenti, per chi utilizza computer + scheda grafica è opportuno verificare la presenza della gestione Nvidia G-Sync e/o AMD FreeSync. I QLED con la superiore luminosità potrebbero favorire una maggiore visibilità anche in secondo piano. Non sono da meno le funzioni VRR (Variable Refresh Rate) per l'aggiornamento variabile della frequenza allineando il più possibile quella del gioco a quella dello schermo, e la ALLM (Auto Low Latency Mode) che riconosce automaticamente che c'è un gioco in ingresso abbassando al minimo il tempo di ritardo.