Nintendo Switch


Play Everywhere

La forza di Switch sta ovviamente nel suo essere una console ibrida, in grado di offrire tre modalità di gioco: a casa comodamente sulla TV con la console attaccata alla base, portatile a tutti gli effetti con i due Joy-Con attaccati ai due lati della console e ovviamente nella modalità “da tavolo” che permette a più giocatori di partecipare alle sessioni di gioco (fino ad 8 players contemporaneamente).

Seguendo l’ordine enunciato dobbiamo dirvi che la console nella sua versione casalinga ci ha restituito un ottima impressione. La risoluzione massima a cui si può arrivare è 1920x1080p e 60 fps (al momento Zelda da noi testato arrivava a 900p), un salto in avanti netto per quanto riguarda Wii U, ma che rimane comunque inferire a quello che è attualmente presente sul mercato (PS4 PRO) e che arriverà nei prossimi mesi.

Il meglio di se la console lo da ovviamente nella sua forma portatile; la risoluzione a 1280x720p è davvero ottima e, grazie alle dimensione contenute del pannello, il risultato è davvero soddisfacente. Abbiamo notato però che in condizioni di gioco all’aperto, specialmente alla luce, la retroilluminazione soffre un po, ma rimane comunque giocabile.

Discorso batteria: anche qui dalle prove effettuate con Zelda dobbiamo ammettere che ci aspettavamo qualcosa di meglio. Rispetto alle 3 ore dichiarate giocando con illuminazione a livello medio, non siamo andati oltre alle 2 ore e mezza, meno di quanto dichiarato dalla stessa Nintendo.

> Il viaggio

Molto meglio la durata dei Joy-Con che si attesta oltre le 15 ore, ma qui sorge il vero problema di Switch. Per ricaricare i Joy-Con, comprando la confezione base è possibile ricaricarli solamente o tenendoli attaccati a Switch collegata alla base, oppure staccando l’alimentazione che collega la basetta e portandosi in giro il cavo. Questa scelta non ci ha convito anche perché “obbliga” l’acquirente a doversi far carico di una spese ulteriore che può essere o un ulteriore cavo di ricarica oppure dell’impugnatura dotata di attacco USB per la ricarica. Rischiare di rimanere a bocca asciutta perché i Joy-Con si sono scaricati, non è proprio il massimo per una console che punta anche al gioco portatile.

Altro elemento che non ci ha convinto pienamente è la presenza dei laccetti. Questi, con la necessità di collegarli sempre tramite slide, aggiungono un ulteriore passaggio per poter giocare a determinati titoli, costringendo i giocatori spesso a dover togliere la console dalla base, sfilare i Joy-Con e successivamente infilare i lacetti nello slide. A noi questo passaggio è sembrato un po troppo macchinoso, oltre al fatto che portarli in giro sfusi (a me che non si compra una custioda, ma richiede altra spesa di denaro) si rischia seriamente di perderli. Anche questo aspetto poteva essere ragionato meglio.

…e tutto il resto?

Come avrete notato mancano alcuni pezzi a questo succoso speciale. Tra questi citiamo la prova approfondita del rumble, il gioco in più giocatori ma soprattutto molte delle feature che riguardano la dashboard. Il nuovo aggiornamento sarà infatti rilasciato al day one con il lancio della console e questo permetterà di testare a fondo alcune delle caratteristiche che non siamo ancora stati in grado di testare con mano.

Proprio per questo motivo vi rimandiamo ad un aggiornamento di questo articolo che ci e vi illuminerà su tutto quello che non siamo ancora stati in grado di testare. Continuate a seguirci.

Nintendo Switch